Indivisibili2016

SCHEDA FILM

Indivisibili

Anno: 2016 Durata: 100 Origine: ITALIA Colore: C

Genere:DRAMMATICO

Regia:Edoardo De Angelis

Specifiche tecniche:-

Tratto da:-

Produzione:ATTILIO DE RAZZA, PIERPAOLO VERGA PER TRAMP LIMITED, O' GROOVE, IN COLLABORAZIONE CON MEDUSA FILM, MEDIASET PREMIUM

Distribuzione:MEDUSA

ATTORI

Angela Fontana nel ruolo di Viola
Marianna Fontana nel ruolo di Dasy
Antonia Truppo nel ruolo di Titti
Massimiliano Rossi nel ruolo di Peppe
Tony Laudadio nel ruolo di Nunzio
Marco Mario De Notasi nel ruolo di Zio Nando
Gaetano Bruno nel ruolo di Marco Ferreri
Gianfranco Gallo nel ruolo di Don Salvatore
Peppe Servillo nel ruolo di Professor Fasano
Antonio Pennarella nel ruolo di Salvo Coriace
 

MUSICHE

Avitabile, Enzo
 

MONTAGGIO

Griziotti, Chiara
 

SCENOGRAFIA

Guarino, Carmine
 
 

EFFETTI

Makinarium

TRAMA

Viola e Dasy sono due gemelle siamesi che cantano ai matrimoni e alle feste e, grazie alle loro esibizioni, danno da vivere a tutta la famiglia. Le cose vanno bene fino a quando non scoprono di potersi dividere perché il loro sogno è la normalità...

CRITICA

"'Indivisibili' di Edoardo De Angelis, va visto perché tratta della nostra volgarità morale e materiale più di 'Reality' di Garrone e meno di 'Gomorra'. (...) Sul litorale di Castel Volturno (i luoghi di 'Perez'), distratto da musica neomelodica, le magnifiche canzoni di Enzo Avitabile, regna il potere del grottesco, della smorfia (...). Nella seconda parte il film va un po' in panne col barcone del bunga bunga ma in un crescendo di orrori poi recupera un finale atroce che racconta i baratri dell'Italia di oggi. Favola nera che ogni tanto si trasfigura come 'Jeeg Robot' quasi che il cinema non possa reggere l'urto. (...) le gemelle Angela e Marianna Fontana, sono eccezionali, utilizzando l'handicap come un virtuosismo da premio." (Maurizio Porro, 'Corriere della sera', 29 settembre 2016) "L'estetica della bellezza naturale sconciata dalla mano umana, l'estetica di 'Gomorra' per dirla in breve, come egli stesso dichiara e come ha già dimostrato nei primi due film 'Mozzarella Stories' e 'Perez', affascinano Edoardo De Angelis, napoletano, che dalla fotogenia negativa del litorale casertano trae linfa per il suo sguardo visionario. (...) Angela e Marianna Fontana, gemelle, due talenti (...). La metafora - uccidere qualcosa di sé per crescere, sacrificare ciò che si ama per amarlo meglio - viene espressa con sapienza, con indubbia originalità e personalità creativa." (Paolo D'Agostini, 'La Repubblica', 29 settembre 2016) "Sotto il cielo plumbeo di un hinterland senza speranze, al centro di un film potente e affascinante, le protagoniste (...), compiono il miracolo di un esordio straordinario." (Fulvia Caprara, 'La Stampa', 29 settembre 2016) "(...) il punto forte di 'Indivisibili' non è il racconto. E' la presenza stessa di quelle due ragazze, così unite - da sempre - che condividono emozioni e piaceri se non pensieri e desideri. E' l'unione fra i loro volti antichi e il dialetto che parlano, infantile e sfacciato, immediato e corrotto. E' il contrasto fra la semplicità dei loro sogni e la bruttezza senza riscatto del paesaggio che le circonda, spiagge sporche, barche in secca, ponti sul nulla, caseggiati immensi e remoti. Un paesaggio autentico che nessuno scenografo oserebbe inventare ed è uno dei punti in comune tra il film di De Angelis, così potente benché imperfetto, e il suo più esplicito antecedente: il Marco Ferreri di 'La donna scimmia', 1964, misconosciuto capolavoro in cui l'imbonitore Ugo Tognazzi esibiva nelle fiere la moglie pelosissima Annie Girardot (e poi il suo corpo imbalsamato insieme a quello del bambino per cui era morta di parto, un finale così estremo che il produttore Ponti lo fece tagliare). Una filiazione consapevole, tanto che De Angelis battezza uno dei personaggi proprio Marco Ferreri. Anche se ciò che allora era profezia, ipotesi, deriva fantastica, oggi assume i toni dimessi e quasi quotidiani di una realtà già nota e riconoscibile." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 28 settembre 2016) "Non sfugge neanche il musical all'ondata di religiosità che sembra materia irrinunciabile quest'anno tra i film della Mostra, la ritroviamo anche in Indivisibili di Edoardo De Angelis, dal ritmo cosi frizzante e battagliero (...). Utilizza spunti di superstizione popolare di cui si nutrono cronache e programmi televisivi, li rimescola e manipola secondo il gusto della commedia, accompagnati dalla musica (che fa da coprotagonista) di Enzo Avitabile. Il segreto del film è proprio nel saper padroneggiare i diversi materiali (superstizione, commedia. dramma adolescenziale, conflitto sociale, musical), obliquo rispetto agli scenari campani (siamo a Castelvolturno), con una perenne sensazione di aver già visto scene e situazioni pur nell'originalità del racconto. (...) Sono due rivelazioni le protagoniste esordienti (...). Tutti gli elementi della commedia drammatica «napoletana», diventano più cupi con questa particolare connotazione «casertana»: le componenti di umorismo e dialetto, canzoni, citazioni, prediche di un prete senza scrupoli, uno spettacolare gruppo di interpreti ne fanno un film di gusto inaspettato." (Silvana Silvestri, 'Il Manifesto', 4 settembre 2016) "Con la sua storia disperata e fortissima, con la sua energia narrativa. Con le sue due attrici, ai cui occhi resti incollato, per tutto il film. (...) Il film è movimentato, intenso e forte, gronda verità, ma è anche raccontato in modo da farti stare incollato allo schermo. Il cinema italiano può essere anche questo." (Luca Vinci, 'Libero', 6 settembre 2016)

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