Anno: 2000 Durata: 97 Origine: CINA Colore: C
Genere:ROMANTICO
Regia:-
Specifiche tecniche:-
Tratto da:-
Produzione:BLOCK 2 PICTURES
Distribuzione:LUCKY RED (2000) - MEDUSA DVD (2001).
Chow, caporedattore di un giornale di Hong Kong, si trasferisce con sua moglie in una nuova casa. Qui conosce Li-Chun, anche lei si è trasferita da poco lì con suo marito. Il marito di Li-Chun è quasi sempre fuori per lavoro come la moglie di Chow. Un giorno Li-Chun invita a cena Chow e gli confida di aver scoperto che i loro rispettivi coniugi hanno una relazione. Questa situazione li farà diventare amici. TRAMA LUNGA A Hong Kong, nel 1962, Chow, un giornalista di Shanghai, si trasferisce con la moglie in un modesto appartamento. Vicino arriva una coppia composta da una segretaria, Li-Zhen, e da un dirigente d'azienda. Sia la moglie di Chow che il marito di Li-Zhen trascorrono lunghi periodi all'estero per lavoro. Chow e Li-Zhen cominciano ad incontrarsi sul pianerottolo, a frequentarsi, ad andare a mangiare qualcosa insieme. Una sera a cena, parlando dei rispettivi coniugi, comprendono la realtà della situazione: i due sono amanti. Più avanti, lui riesce a scrivere un libro che ottiene successo e dice a lei che ha deciso di cercare un altro posto di lavoro. Una volta si lasciano andare a fare le prove della eventuale confessione del marito di lei. Poi per un periodo non si vedono. Più avanti, Chow le dice che partirà per Singapore, e che è innamorato. Il marito di Li-Zheng torna e lei dice a Chow che non lo cercherà più. Nel 1963 Chow è a Singapore. Nel 1966 Li-Zheng torna a vedere il vecchio appartamento. Nel 1969 Chow è in Cambogia. Tra le rovine dei templi, guarda e medita.
"Wong Kar-Way, autore di 'Happy Together' e di 'Angeli perduti', specialista delle passioni, ha fatto un altro gran film dove analisi dei sentimenti e stile della regia si uniscono a esprimere al meglio le malinconie e le felicità dell'amore". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 23 maggio 2001) "Il regista di culto della nouvelle vague d'autore di Hong Kong dipinge con immagini estenuate e raffinate una storia d'amour fou che non ha bisogno di sesso e arditezze per infiammare". (Piera Detassis, 'Panorama', 24 agosto 2000) "Tutti - o quasi - crescono. Anche Wong Kar-Wai con 'In the mood for love'. Cresce, il regista di Hong Kong, perché rinuncia al pur interessante sperimentalismo delle sue opere precedenti. Cresce perché si lascia alle spalle la tempesta erotica di 'Happy Together' e sceglie un tono intimo, pudico, ellittico, come chi conosce veramente i giochi dei sentimenti e può fare a meno di gridare. E così, al suo settimo film, racconta una storia d'amore e d'amore soltanto. 'In the mood for love', come dice una bella vecchia canzone, è solo nello stato d'animo per l'amore, che si concretizza mai, ma resta un sentimento che cambia le vite". (Irene Bignardi, 'la Repubblica, 29 ottobre 2000) "Il film seduce e cattura per la verità dei mezzi toni con cui racconta le pene d'amor perdute, un passo a due sulle punte della solitudine. E così i due splendidi protagonisti mantengono l'ambiguità dei sensi, un desiderio impalpabile, come la stoffa stessa del film. Eredi di Antonioni, Wong Kar-Wai simula un'attrazione fatale a tavolino e la rimpiange secondo l'etica della recherche proustiana, esprimendo l'invisibile delle emozioni con una cinepresa che sta al passo dei sentimenti e ci avvolge di calore". (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera, 28 ottobre 2000)
Incasso in euro