Anno: 2013 Durata: 96 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:DRAMMATICO, THRILLER
Regia:Emanuele Cerman
Specifiche tecniche:-
Tratto da:-
Produzione:EMANUELE CERQUIGLINI PER TIMELINE SRL
Distribuzione:DISTRIBUZIONE INDIPENDENTE (2014)
Stefano Calvagna | nel ruolo di | Roberto Pozzo |
Federico Palmieri | nel ruolo di | Antonio Lepre |
Tiziano Mariani | nel ruolo di | Matteo Corione |
Francesca Viscardi | nel ruolo di | Silvana Marino |
Fabrizio Raggi | nel ruolo di | Ermanno Lolli |
Emanuele Cerman | ||
Maria Tona | nel ruolo di | Giudice Roberto Pozzo |
Manuela Torres | nel ruolo di | Angela De Rosa |
Fabio Farronato | nel ruolo di | Padre di Angela De Rosa |
Giulia Morgani | nel ruolo di | Elena Maggiorna |
Fabiano Lioi | nel ruolo di | Diavolo |
Due agenti dell'antidroga sono chiamati a investigare sull'omicidio di Angela De Rosa, in cui sono coinvolti un ragazzo e una ragazza ritrovati in stato di shock per l'uso di droghe, alcol e psicofarmaci. Le indagini sul massacro privo di logica, porteranno alla luce collegamenti con la realtà del Satanismo e gli inquirenti dovranno fare i conti con ulteriori omicidi e ripetute istigazioni al suicidio, attribuibili a una setta. Ispirato alla vera storia delle "Bestie di Satana".
"Il film di Emanuele Cerman, che ha tra gli interpreti lui stesso e il regista e produttore Stefano Calvagna, si richiama ai fatti di cronaca giudiziaria che ebbero al centro le Bestie di Satana e, in origine, doveva essere una fiction televisiva. Lo schema narrativo è quello di una storia di detection, che alterna i piani passato-presente con incursioni nell'onirico. La modalità della messa in scena, invece, adotta un'impronta documentaristica, con frequenti riprese a mano realizzate mediante telecamera ad alta definizione. C'è anche un tentativo di digressione sociologica affidata a Matteo, il leader carismatico della setta. Il film, però, soffre di un'evidente difficoltà a creare e mantenere la suspense, smarrendosi in una quantità eccessiva di parole e - ancor più - affidando i personaggi ad attori poco esperti." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 24 aprile 2014) "Gli americani fanno la serie tv 'True Detective' e noi questo mediocre thriller poliziesco illuminato, almeno, dall'intenso cameo di Francesca Viscardi nel ruolo di una parente delle vittime. I satanisti sono ragazzotti vestiti di pelle, fan della musica metal, mentre uno dei due procuratori sogna un nano alla 'Twin Peaks' insinuare che anche la sua famiglia sia stata inquinata dal Diavolo. E se fosse vero? Era meglio la serie tv firmata Infascelli 'Nel nome del male'. Qui di diabolica c'è solo la recitazione dei due procuratori mentre regia e montaggio di Cerman rendono almeno tollerabile la visione." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 24 aprile 2014) "Piacerà a chi ha un debole (magari da 50 anni) per i film da drive in (quelli che girava l'American pictures coi vampiri e i delinquenti motorizzati). Perché 'In nomine Satan' è stato girato come gli antichi serie Z con budget e tempi di lavorazione ridicoli. Però supplisce alla povertà (anzi alla miseria) con l'inventiva, la tensione e attori ad hoc ancorché sconosciutissimi." (Giorgio Carbone, 'Libero', 24 aprile 2014)
Incasso in euro