Il primo incarico2011

SCHEDA FILM

Il primo incarico

Anno: 2011 Durata: 90 Origine: ITALIA Colore: C

Genere:DRAMMATICO, ROMANTICO

Regia:Giorgia Cecere

Specifiche tecniche:35 MM

Tratto da:-

Produzione:DONATELLA BOTTI PER BIANCAFILM IN COLLABORAZIONE CON RAI CINEMA

Distribuzione:TEODORA FILM E SPAZIO CINEMA (2011)

ATTORI

Isabella Ragonese nel ruolo di Nena
Francesco Chiarello nel ruolo di Giovanni
Alberto Boll nel ruolo di Francesco
Miriana Protopapa nel ruolo di Sorella di Nena
Rita Schirinzi nel ruolo di Madre di Nena
Bianca Maria Stea Lindholm nel ruolo di Donna Carla
Vigea Bechis Boll nel ruolo di Cristiana
Antonio Fumarola nel ruolo di Domenico
Antonia Cecere nel ruolo di Zia Vincenza
Gaia Masiello nel ruolo di Bambina della classe
Allegra Masiello nel ruolo di Bambina della classe
Francesco Spalluto nel ruolo di Bambino della classe
Luca Antonio Cecere nel ruolo di Bambino della classe
Enrico Maselli nel ruolo di Bambino della classe
Alessio Maggi nel ruolo di Bambino della classe
Paolo Genchi nel ruolo di Bambino della classe
 

SOGGETTO

Cecere, Giorgia
 

MONTAGGIO

Forgione, Annalisa
 

SCENOGRAFIA

Balestra, Sabrina

TRAMA

Italia, 1953. Nena, una maestra originaria del Sud Italia, ha ottenuto un incarico lontano da casa e per un po' dovrà separarsi da sua madre e sua sorella ma, soprattutto, da Francesco, un giovane dell'alta borghesia di cui è innamorata. Un po' triste, ma anche curiosa per ciò che l'aspetta, Nena arriva a destinazione dove scopre che le cose stanno un po' peggio di quanto immaginasse: la scuola è situata in un luogo sperduto, su un altopiano in mezzo a una natura ostile, gli alunni sono difficili da gestire e lei non ha nulla in comune con la gente del luogo. Tuttavia, Nena è orgogliosa e caparbia e ha deciso di non farsi sconfiggere dalle avversità...

CRITICA

"Piccole donne crescono: insegnando. Puglia anni '50: Isabella Ragonese (brava, ma l'accento è giusto?) lascia famiglia povera e fidanzato ricco e prende il primo incarico da maestra elementare in un villaggio dei (con)dannati al grado zero dell'esistenza. Tra miseria e nobiltà, ne verrà fuori, mettendosi il villico nel letto e 'dimenticando' l'abbiente letterato: la regista Giorgia Cecere le sta attaccata, senza troppe ambizioni, prendendo ieri per capire oggi. Istruzione e sessismo, radici ed emancipazione: senza infamia e senza lode, un piccolo film che alza la camera verso cime tempestose, ma trova le fresche frasche." (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 5 maggio 2011) "Un western al femminile nella Puglia del 1953. Lo firma Giorgia Cecere, già penna di Winspeare, qui alla prima regia. Gli dà carne e sguardi Isabella Ragonese, che aggiunge un bel personaggio alla sua collezione di italiane antiche e insieme moderne. (...) Fossimo in Arizona ci sarebbero cavalli, indiani, rodei (e scene e costumi sontuosi, perché sarebbe un film americano). In Puglia invece ci sono circhi, vendette, avvertimenti malavitosi. E maschi lenti che parlano col corpo, non con la voce. Catturati da immagini 'atmosferiche', che sanno di vento e di terra. E da inquadrature sapienti (l'aula con i bambini, la notte di nozze) a compensare la semplicità dei mezzi. Timida, timorata, incorporea alla fine del film Nena è bella, fisica, sensuale. E' nata una donna. E con lei una regista, capace di mescolare generi e attori (l'unica professionista è la Ragonese). In un film che parte dal Sud di Primo Levi ma guarda a Truffaut." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 6 maggio 2011) "Spiacerà a chi spera ancora che nasca un bravo regista italiano a settimana e magari coltivava qualche speranza in occasione dell'esordio di Giorgia Cecere (già aiuto di Gianni Amelio). Speranze deluse. La Cecere è una brava maestrina da corretto compitino." (Giorgio Carbone, 'Libero', 6 maggio 2011)

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