Anno: 1974 Durata: 120 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:DRAMMATICO
Regia:Liliana Cavani
Specifiche tecniche:35 MM, PANORAMICA - EASTMANCOLOR
Tratto da:-
Produzione:ELSA DE SIMONE E ROBERT GORDON EDWARDS PER LOTAR FILM, ITALNOLEGGIO CINEMATOGRAFICO
Distribuzione:INC - DELTAVIDEO, VIDEO CLUB LUCE, GRUPPO EDITORIALE BRAMANTE (CINECITTA') - DVD: ISTITUTO LUCE
Dirk Bogarde | nel ruolo di | Max/Maximilian Theo/Altdorfer |
Charlotte Rampling | nel ruolo di | Lucia Atherton |
Philippe Leroy | nel ruolo di | Avvocato Klaus |
Gabriele Ferzetti | nel ruolo di | Prof. Hans Vogler |
Isa Miranda | nel ruolo di | Contessa Erika Stein |
Marino Masé | nel ruolo di | Anthony Atherton |
Amedeo Amodio | nel ruolo di | Bert Behrens, il ballerino |
Piero Mazzinghi | nel ruolo di | Oscar, portiere di giorno |
Giuseppe Addobbati | nel ruolo di | Stumm, l'uomo delle pulizie |
Nora Ricci | nel ruolo di | Frau Holler |
Nino Bignamini | nel ruolo di | Adolf, il facchino/Il gigolò |
Geoffrey Copleston | nel ruolo di | Kurt |
Manfred Freyberger | nel ruolo di | Dobson |
Ugo Cardea | nel ruolo di | Mario, il cuoco |
Hilda Günther | nel ruolo di | Greta, la moglie di Mario |
Kai S. Seefeld | nel ruolo di | Jakob |
Carlo Mangano | nel ruolo di | Portiere |
Luigi Antonio Guerra |
1957. Max, ex ufficiale delle SS addetto ai campi di sterminio, svolge in un albergo di Vienna la mansione di portiere di notte, perché ha dei problemi con la luce. Così, mentre altri suoi ex colleghi, orgogliosi del loro passato, si adoperano per far scomparire documenti e testimoni compromettenti, lui si nasconde. Un giorno in albergo giunge Lucia, una ex deportata ebrea ora sposata con un direttore d'orchestra americano. Ossessionato dai ricordi, Max si reimmerge in orrori e abiezioni di ogni sorta. Anche Lucia è coinvolta nei ricordi, e tra i due ben presto divampa un'assurda passione. Preoccupato per il destino di Lucia, Max si barrica con lei nel suo appartamento dove l'isolamento e l'esaurirsi del cibo li spingono fino ai limiti estremi...
"[...] Film di inconsueta potenza espressiva, 'Il portiere di notte' attesta la piena maturità raggiunta da Liliana Cavani [...]. L'esplorazione dell'inconscio, e per questa via l'esame del nazismo come momento della storia in cui non la follia ma i meccanismi della violenza e dell'autopunizione esplodono tra quinte sinistre, sono infatti condotti nel 'Portiere di notte' con una inesorabile forza di scandaglio. In questo film non c'è posto per la pietà, e nemmeno per l'indignazione". (Giovanni Grazzini, "Corriere della Sera", 1° giugno 1974)
Incasso in euro