Anno: 2007 Durata: 100 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:THRILLER
Regia:Pupi Avati
Specifiche tecniche:35 MM
Tratto da:-
Produzione:ANTONIO AVATI PER DUEA FILM, RAI CINEMA
Distribuzione:01 DISTRIBUTION
Laura Morante | nel ruolo di | Lei |
Rita Tushingham | nel ruolo di | Paula Hardyn |
Burt Young | nel ruolo di | Muller |
Treat Williams | nel ruolo di | Padre Amy |
Yvonne Sciò | nel ruolo di | Ella Murray Yvonne Brulatour Sciò |
Peter Soderberg | nel ruolo di | Las Shields |
Giovanni Lombardo Radice | nel ruolo di | Vincent |
Angela Pagano | nel ruolo di | Liuba da vecchia |
Sydne Rome | nel ruolo di | Signora Wittenmeyer |
Angela Goodwin | nel ruolo di | Madre Superiora |
Marin Jo Finerty | nel ruolo di | Liuba giovane |
Chiara Tortorella | nel ruolo di | Egle Lanzillo |
Tom Röttger- Morgan | nel ruolo di | Lester Murray Jr. |
Marina Ninchi | nel ruolo di | Signora Shields |
Davenport, Stati Uniti. Dopo la morte del marito, un'affascinante donna italiana cade in una profonda depressione da cui si riprende dopo un lungo periodo di degenza in un manicomio. Quando esce dalla casa di cura, la donna decide di rifarsi una vita e di aprire il ristorante che aveva progettato prima di rimanere vedova. Tuttavia, la sua mente viene ancora una volta messa a dura prova quando scopre che nel vecchio convitto di suore, scelto come luogo per il suo ristorante, sono stati commessi alcuni delitti misteriosi...
"Ma per una volta il meccanismo del "passato che ritorna" e che ossessiona con i propri fantasmi gli incauti visitatori qui viene messo da parte. La trama è più semplice e più complessa allo stesso tempo, con la protagonista - significativamente senza nome - che deve fare i conti non solo con un passato misterioso ma soprattutto con un presente dove preti, avvocati e borghesi mettono in mostra una pericolosa ambiguità. E dove Avati può sconfiggere il buonismo mostrando la cattiveria umana dove meno te la aspetti." (Paolo Mereghetti, IO donna, 24 novembre 2007) "Con 'Il nascondiglio' Pupi Avati torna al primo amore dei generi, in particolare quel mix di horror, noir, mystery, con il quale si impose agli esordi prima di intraprendere un prestigioso viaggio poetico-sentimentale nella provincia emiliana. A circa trent'anni da 'La casa dalle finestre che ridono', al quale seguirono 'Tutti defunti... tranne i morti' e 'Zeder', l'autore bolognese rivisita le atmosfere delle case che nascondono misteri, fantasmi e presenze inquietanti e quel Midwest americano dove aveva girato 'Bix'. (...) Il plot giocato su una realtà difficile da penetrare e sulle possibili proiezioni di una mente fragile è discreto e la casa maledetta irradia un certo fascino gotico. Ma prima di arrivare al finale quanta dilatazione da detection tradizionale quando per l'ambientazione e le premesse ti aspetti altro, e Laura Morante appare a disagio nel ruolo della protagonista." (Alberto Castellano, 'Il Mattino', 17 novembre 2007)
Incasso in euro