Anno: 1948 Durata: 107 Origine: ITALIA Colore: B/N
Genere:DRAMMATICO, SOCIALE
Regia:Alberto Lattuada
Specifiche tecniche:-
Tratto da:romanzo omonimo di Riccardo Bacchelli
Produzione:CARLO PONTI PER LUX FILM (ROMA)
Distribuzione:LUX FILM - RICORDI VIDEO, VIVIVIDEO, PANARECORD
Carla Del Poggio | nel ruolo di | Berta Scacerni |
Jacques Sernas | nel ruolo di | Urbino Verginesi |
Giulio Calì | nel ruolo di | Smarazzacucco |
Anna Carena | nel ruolo di | L'Argìa |
Giacomo Giuradei | nel ruolo di | Princivalle Scacerni |
Mario Besesti | nel ruolo di | Il Clapassòn |
Leda Gloria | nel ruolo di | La Sniza |
Nino Pavese | nel ruolo di | Raibolini |
Isabella Riva | nel ruolo di | Cecilia Scacerni |
Dina Sassoli | nel ruolo di | Susanna Verginesi |
Domenico Viglione Borghese | nel ruolo di | Luca Verginesi |
Alfredo Ragusa | ||
Annamaria Pinti | ||
Bruno Salvalai | ||
Carlo Lizzani | ||
Edith Bieber | ||
Enrico Mazzoli | ||
Enrico Urbini | ||
Gildo Spaggiari | ||
Luigi Lazzarini | ||
Maria Pia Arcangeli | ||
Mario Cavicchioni | ||
Pasquale Misiano | ||
Pina Gallini | ||
Tazio Pozzi | ||
Tina Perna |
Berta, figlia della ricca molinara Cecilia Scacerni, è promessa ad Urbino, nipote di Verginesi, un agiato contadino: il fidanzamento si festeggia sul mulino galleggiante degli Scacerni. Qualche tempo dopo, l'erculeo Princivalle, fratello di Berta, per sottrarsi all'ispezione della finanza, che più volte ha accertato delle irregolarità nel funzionamento del contatore delle macine, incendia il mulino. Princivalle viene arrestato, gli Scacerni sono ridotti alla miseria; Berta è costretta ad andare a servizio dai Verginesi, mentre il suo matrimonio con Urbino è rimandato a tempi migliori. Alimentate dalla propaganda socialista, vaste agitazioni tra i contadini. Il padrone dei Verginesi, non riuscendo ad imporre la sua volontà ai contadini, dà loro lo sfratto. La lega socialista, alla quale appartengono i Verginesi, risponde con lo sciopero generale; l'intervento della forza pubblica da luogo a scontri drammatici. Durante i tumulti Berta Scacerni, non essendo solidale con gli scioperanti, viene insultata. Si è credere a Princivalle che l'insultatore sia stato Urbino, ed egli l'aggredisce e l'uccide. Troppo tardi riconosce il suo errore e va a costituirsi.
"Nel quadro di un'epoca agitata, che il film presenta con larghezza di mezzi, s'inseriscono gli episodi della vicenda. Regia intelligente ed esperta, interpretazione efficace, ottima fotografia." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 26, 1949) "[...] 'Il mulino del Po' vuol essere, anzitutto, il ritratto di un'epoca e di una società, vuole illustrare una condizione e un fenomeno, quale quello delle prime rivendicazioni del proletariato agricolo, che cominciava ad assumere una coscienza di classe [...]. Lattuada si è imposto uno scrupolo di obiettività, cercando di far propria la 'ragione degli altri', di descrivere con un massimo di chiarezza e di partecipazione la posizione del proletariato agricolo [...] ma l'insieme del ritratto vuole aspirare ad una validità storica, ad un distacco appassionato". (Giulio Cesare Castello, 'Bianco e Nero', 9, settembre 1949)
Incasso in euro