Anno: 2003 Durata: 93 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:DRAMMATICO, METAFORA
Regia:Edoardo Winspeare
Specifiche tecniche:35 MM (1:2,35)
Tratto da:-
Produzione:SIDECAR FILMS & TV, RAI CINEMA
Distribuzione:01 DISTRIBUTION
Claudio D'Agostino | nel ruolo di | Tonio |
Carlo Bruni | nel ruolo di | Pietro |
Anna Ferruzzo | nel ruolo di | Annalisa |
Stefania Casciaro | nel ruolo di | Cinzia |
Angelo Gamarro | nel ruolo di | Nonno |
Rosario Sambito | nel ruolo di | Sarino |
Luca Cirasola | nel ruolo di | Giornalista |
Frank Crudele | nel ruolo di | Masi |
Cosimo Cinieri | nel ruolo di | Preside |
Celeste Cacciaro | nel ruolo di | Madre di Cinzia |
Tonio, un bambino di dodici anni, viene investito dall'automobile di Cinzia e prima di cadere in coma vede qualcosa che cambierà la sua vita. In ospedale, quando riprende conoscenza, per caso entra in contatto con un uomo in fin di vita. Tonio si avvicina a lui e, quando lo tocca, l'elettrocardiogramma che segnava sul monitor una linea piatta ritorna normale. E' stato un miracolo? Quando la notizia si diffonde, alcuni giornalisti cercano di convincere i genitori di Tonio a fare un servizio sul bambino per RaiDue. Il bambino, che ha rivisto la sua investitrice ma dinanzi alla polizia ha fatto finta di non riconoscerla, la cerca per parlarle e cambierà la sua vita...
"Ben servito da attori poco noti o non professionisti, è un film luminoso (fotografia di Paolo Carnera), delicato e insolito: e Winspeare si conferma un regista da seguire". (Tullio Kezich, 'Corriere della Sera', 31 agosto 2003) "Se il soggetto non è originalissimo, se la recitazione è spesso da filodrammatici, la scelta degli sfondi e delle facce è - il nonno di Angelo Gamarro, per esempio - notevole. Più che il sottofondo sociale - crisi economica, morti bianche all'acciaieria dell'Ilva - è l'elegia di Taranto a dare il tono al film". (Maurizio Cabona, 'Il Giornale', 31 agosto 2003) "Pur efficace in diversi passaggi, Winspeare non sempre controlla la costruzione del racconto e 'taglia' la scena con quella decisione che in certi casi è necessaria. Va tuttavia riconosciuto al film, in particolare nella prima parte, scorrevolezza narrativa. Soprattutto il regista non insiste sugli aspetti emotivi della vicenda e saggiamente si attiene al registro 'medio' del film di costume ". (Francesco Bolzoni, 'Avvenire', 31 agosto 2003) "Con 'Il miracolo' Edoardo Winspeare ('Sangue vivo') cambia strada ma convince a metà. E' reso con grande intensità ed eleganza il rapporto fra il ragazzino uscito dal coma e la ragazza che lo aveva investito, altra anima ferita. Ma se il tema è la fede (in se stessi, non in Dio), sono invadenti gli sfondi sociali e famigliari". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 5 settembre 2003)
Incasso in euro