SCHEDA FILM

Il letto racconta

Anno: 1960 Durata: 98 Origine: USA Colore: C

Genere:COMMEDIA

Regia:-

Specifiche tecniche:35 MM, CINEMASCOPE, EASTMANCOLOR

Tratto da:-

Produzione:ROSS HUNTER E MARTIN MELCHER PER ARWIN PRODUCTIONS, UNIVERSAL INTERNATIONAL PICTURES

Distribuzione:UNIVERSAL

TRAMA

Jan Morrow, giovane arredatrice, ha un telefono "duplex" collegato con quello di Brad Allen, un compositore di canzoni che trascorre lunghe ore in conversazioni telefoniche con le sue numerose amiche. Naturalmente i due, pur senza conoscersi, si detestano reciprocamente, poiché a ciascuno sembra che l'altro abusi del comune impianto telefonico, superando i limiti imposti dall'urbanità. Brad si permette di telefonare a Jan Morrow, apostrofandola con epiteti irriverenti. Quando il compositore incontra Jan in un locale notturno e la sente chiamare col suo nome e cognome da un conoscente, ne resta affascinato e non esita ad avvicinarla, presentandosi però sotto falso nome. Tra i due si sviluppa un sentimento di reciproca simpatia, che in Jan si trasforma ben presto in amore. Jonathan, un plurimilionario, che da tempo fa un'assidua corte all'arredatrice, s'accorge che lei si è innamorata di un altro e, spinto dalla gelosia, cerca di scoprire chi sia il suo rivale. Quando scopre che Jan è innamorata di Brad Allen, il suo migliore amico, senza perdere tempo, gli impone di abbandonare New York e ritirarsi in una lontana villa del Connecticut. Brad accetta, apparentemente rassegnato, ma gioca a Jonathan un tiro mancino: invita Jan ad accompagnarlo. Dopo qualche tempo però la ragazza scopre la vera identità dell'uomo che ama: indignata e addolorata, torna a New York. Ma Brad è innamorato sul serio e per avere modo di incontrarla, le affida l'incarico di rinnovare gli arredi del proprio appartamento. Jan accetta, ma si vendica, trasformando la casa di Brad in una specie di museo del cattivo gusto. Furibondo, Brad si precipita in casa della ragazza, la solleva di peso e la porta in casa sua, dove avviene la spiegazione reciproca e la riconciliazione.

CRITICA

"Si tratta di una commedia brillante, tipicamente americana, ricca di trovate, di situazioni divertenti, spesso paradossali: l'esilità della vicenda è compensata dalla cura meticolosa dei particolari, da notazioni di costume e di carattere appropriate. Regia abile e briosa, recitazione spigliata." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 47, 1960) "Commediola sentimentale divertente e stupidina (esagerato Oscar per la sceneggiatura), abbondantemente passata di cottura e immersa nel saccarosio, che fa leva su battute maliziose e i sorrisini ebeti dei due simpatici protagonisti. Per nostra fortuna, il letto del titolo non se l'è proprio sentita di raccontare le reali imprese del finto macho Rock Hudson". (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 28 ottobre 2002)

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