Anno: 1974 Durata: 103 Origine: FRANCIA Colore: C
Genere:GROTTESCO
Regia:Luis Buñuel
Specifiche tecniche:35MM (1:1.66) PANAVISION CAMERA
Tratto da:-
Produzione:SERGE SILBERMAN PER GREENWICH FILMS (PARIGI), EURO INTERNATIONAL FILM (ROMA)
Distribuzione:EURO - DOMOVIDEO
Adriana Asti | nel ruolo di | Dama in nero |
Julien Bertheau | nel ruolo di | Primo prefetto di Polizia |
Jean-Claude Brialy | nel ruolo di | M. Foucauld |
Adolfo Celi | nel ruolo di | Medico |
Paul Frankeur | nel ruolo di | Albergatore |
Michael Lonsdale | nel ruolo di | Cappellaio masochista Michel Lonsdale |
Pierre Maguelon | nel ruolo di | Gendarme |
François Maistre | nel ruolo di | Professore |
Hélène Perdrière | nel ruolo di | Vecchia zia |
Michel Piccoli | nel ruolo di | Secondo prefetto di Polizia |
Claude Piéplu | nel ruolo di | Commissario |
Jean Rochefort | nel ruolo di | Legendre |
Bernard Verley | nel ruolo di | Capitano dei Dragoni |
Milena Vukotic | nel ruolo di | Infermiera |
Monica Vitti | nel ruolo di | M.me Foucauld |
Jenny Astruc | nel ruolo di | Moglie del professore |
P.F. Pistorio | nel ruolo di | Nipote |
Anne-Marie Deschott | nel ruolo di | Edith Rosenblum |
Pascale Audret | nel ruolo di | M.me Legendre |
Ellen Bahl | nel ruolo di | Françoise, bambinaia dei Legendre |
Philippe Brigaud | nel ruolo di | Uomo con le foto |
Philippe Brizard | nel ruolo di | Il barman |
Agnès Capri | nel ruolo di | Direttrice della scuola |
Auguste Carrière | nel ruolo di | Cameriera al giardinetto |
Jean Champion | nel ruolo di | Primo medico |
Jacques Debary | nel ruolo di | Presidente del tribunale |
Orane Demazis | nel ruolo di | Madre del primo prefetto |
Luis Buñuel | nel ruolo di | Condannato a morte (non accred.) |
Serge Silberman | nel ruolo di | Condannato a morte (non accred.) |
Bernard Musson | ||
Claude Jaeger | ||
Marc Mazza | ||
Marcel Pérès | ||
Marie-France Pisier | ||
Muni | ||
Paul Le Person |
Nel prologo i soldati napoleonici fucilano patrioti di Toledo nel 1808 e un ufficiale sacrilego tenta di violare la tomba della duchessa Elvira. Poi seguono vari episodi legati tra loro dal semplice passaggio di un personaggio da una storia ad un'altra completamente diversa: dei genitori rimproverano le figlie perché hanno accettato delle cartoline turistiche "scandalose"; Henry va dal medico che lo dichiara affetto da cancro; l'infermiera, ottenuto il permesso di recarsi in famiglia, si ferma in un albergo ove ne succedono delle belle; un professore di diritto, chiesto un passaggio all'infermiera, tiene lezione presso la gendarmeria; la polizia interviene perchè un uomo dal 30º piano uccide i passanti; l'assassino viene condannato e liberato; per 14 mesi le forze d'ordine ricercano la bambina non scomparsa; il questore, arrestato presso la tomba della sorella, trova il suo doppio in ufficio e con costui si reca allo zoo ove stanno sparando nuovamente su rivoltosi che gridano: "Vivan las cadenas" (tradotto in italiano con sottotitolo: "Abbasso la libertà").
"Nella difficile lettura di quest'opera - originale, brillante, sornionamente esplosiva, finemente umoristica, di un sarcasmo che si formula con amabilità ma colpisce graffiando - possono aiutare le avvertibili costanti: l''aderenza' dell'insolito dei singoli episodi al solito delle nostre esperienze e l'accettato 'determinismo' nel comportamento di tutti i personaggi. Infatti, che i poliziotti arrestino e maltrattino il loro questore, che un tribunale condanni a morte e poi liberi un pluriassassino, che dei frati predichino bene e razzolino malaccio, che degli anarchici acclamino alle catene... sono fatti paradossali, assurdi, ma non irreali se, accettata l'ottica buñuelliana di un esame surreale, si fruga al di là delle apparenze. (...) L'assurdo buñueliano non consiste semplicisticamente in un 'nonsenso', bensì nel rovesciamento del 'senso' (buon senso o senso comune) a beneficio di un 'controsenso' (cioé un senso contrario o controcorrente). Tale operazione sembra non voler essere altro che una sollecitazione a una generale 'liberalizzazione' dell'uomo: invito ad una ricerca di valori senza preconcetti di nessun tipo." ('Segnalazioni cinematografiche, vol. 78, 1975)
Incasso in euro