Anno: 2007 Durata: 98 Origine: AUSTRIA Colore: C
Genere:DRAMMATICO, GUERRA
Regia:Stefan Ruzowitzky
Specifiche tecniche:35 MM (1:1.85)
Tratto da:libro "Des Teufels Werkstatt" di Adolf Burger
Produzione:AICHHOLZER FILMPRODUKTION, MAGNOLIA FILMPRODUKTION, BABELSBERG FILM GMBH, , STUDIO BABELSBERG MOTION PICTURES GMBH, BABELSBERG FILM ZDF
Distribuzione:LADY FILM (2008)
Karl Markovics | nel ruolo di | Salomon Sorowitsch |
August Diehl | nel ruolo di | Adolf Burger |
Devid Striesow | nel ruolo di | Friedrich Herzog |
Martin Brambach | nel ruolo di | Holst |
August Zirner | nel ruolo di | Dottor Klinger |
Marie Bäumer | nel ruolo di | Aglaya |
Veit Stübner | nel ruolo di | Atze |
Sebastian Urzendowsky | nel ruolo di | Kolya Karloff |
Andreas Schmidt | nel ruolo di | Zilinski |
Tilo Prückner | nel ruolo di | Dottor Viktor Hahn |
Lenn Kudrjawizki | nel ruolo di | Loszek |
Arndt Schwering-Sohnrey | nel ruolo di | Hans |
Werner Daehn | nel ruolo di | Rosenthal |
Dolores Chaplin | nel ruolo di | Donna dai capelli rossi |
Berlino, 1936. Sorowitsch è un abile falsario, gigolò e giocatore d'azzardo di successo. Un giorno però la sua fortuna viene meno, viene arrestato e portato nel campo di concentramento di Mauthausen. Otto anni dopo, Sorowitsch viene trasferito nel campo di Sachsenhausen e qui ritrova il sovrintendente Herzog, responsabile del suo arresto, che lo ha scelto appositamente insieme ad un gruppo di abili truffatori e falsari per stampare un'elevatissima somma di denaro falso, così da rimpinguare le casse dello stato ed avere i fondi necessari a portare avanti il conflitto bellico. Il gruppo di falsari si trova costretto a scegliere se accettare di collaborare con i nazisti in una 'prigione dorata' - baracche pulite, ottimi pasti e bagni funzionanti - oppure negare il loro aiuto e salvare la vita di milioni di persone grazie alla fine della guerra per la sicura sconfitta della Germania...
"La falsificazione di sterline da parte del Reich durante la guerra ha ispirato a Jean Giono 'Cresus' (1960), con Fernandel, e a Terence Young 'Agli ordini del Führer e al servizio di Sua Maestà', con Christopher Plummer (1967). Che però raccontavano fatti di completa fantasia o ampiamente romanzati. La vicenda dei reali falsari, detenuti in campo di concentramento come criminali comuni, politici o come ebrei, è ora descritta fedelmente nel film 'Die Fälscher' ('I falsari') dell'austriaco Stefan Ruzowitzky. Protagonista,l'attore reso celebre dalla serie tv 'Rex', Karl Markovics:attorno a lui, nel ruolo di asso del falso nella Berlino degli anni Trenta, si forma il gruppo che ingannerà perfino la Banca d'Inghilterra. Ma era tardi per cambiare l'esito delle guerra... Miscela di film giallo e film concentrazionario, 'Die Fälscher' schiera attori bravi, con facce 'vere', e vanta una notevole aderenza storica e soprattutto evita ogni retorica e ogni stereotipo." (Maurizio Cabona, 'Il Giornale', 11 febbraio 2007) "Va segnalata col massimo calore la sorpresa 'Die Faelscher' dell'austriaco Stefan Ruzowitzky, ispirato alla storia autentica e incredibile degli esperti ebrei che nel lager di Sachsenhausen lavorarono per 3 anni alla cosiddetta 'Operazione Bernhard', consistente nel falsificare sterline e poi dollari per finanziare lo sforzo bellico e al contempo minare l'economia dei nemici. (...) Ma non sono i paralleli col presente la parte migliore di un film incalzante come un thriller e insieme dilaniato dall'atroce dilemma che attanaglia i prigionieri. Collaborare, salvandosi, o sabotare, facendosi trucidare? Sopportare o ribellarsi, e perché? Anche questo è un film di cui riparlare a lungo. Augurandosi che esca in Italia." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 11 febbraio 2007) "Dubbi e interrogativi sul comportamento umano sono al centro anche del film tedesco 'Die Fälscher' ('Il falsario') di Stefan Ruzowitzky, che ricostruisce con toni un po' troppo da fiction televisiva l'avvincente storia dell'operazione 'Bernhard', grazie alla quale i tedeschi negli ultimi anni di guerra stamparono false sterline (134 milioni) e falsi dollari (poche migliaia) per mettere in crisi le economie nemiche: al centro della storia, e del film, il falsario (ebreo) Salomon Sorowitsch (Karl Markovics), detenuto prima a Mauthausen e poi a Sachsenhausen, che si chiede fino a dove il bisogno di sopravvivere lo può spingere a collaborare con i nazisti." (Paolo Mereghetti, 'Corriere della Sera', 14 febbraio 2007) "Il viennese Stefan Ruzowitzky narra dell'Olocausto con doti non inedite ma neppure frequenti: alta tensione drammatica, senso di vertigine dell'orrore, concretezza dei singoli casi umani affidati a giuste facce: il prigioniero che ha perso i figli, l'ufficiale hitleriano (ex comunista) ormai sganciato da qualunque credo, l'ambiguo protagonista aggrappato al compromesso (Karl Markovics, noto per 'Il commissario Rex'). Giusta candidatura all'Oscar come miglior film straniero." (Alessio Guzzano, 'City', 15 febbraio 2008)
Incasso in euro