Anno: 1984 Durata: 119 Origine: BRASILE Colore: C
Genere:DRAMMATICO
Regia:Hector Babenco
Specifiche tecniche:PANORAMICA, METROCOLOR
Tratto da:romanzo omonimo di Manuel Puig
Produzione:DAVID WEISMAN PER HB FILMES
Distribuzione:ARTISTI ASSOCIATI (1986) - FOX HOME ENTERTAINMENT - DVD: DALL'ANGELO PICTURES (2011)
William Hurt | nel ruolo di | Luis Molina |
Raul Julia | nel ruolo di | Valentin Arregui |
Sonia Braga | nel ruolo di | Leni Lamaison/ Marta |
José Lewgoy | nel ruolo di | Direttore della prigione |
Milton Gonçalves | nel ruolo di | Pedro |
Míriam Pires | nel ruolo di | Madre di Luis Molina |
Nuno Leal Maia | nel ruolo di | Gabriel |
Fernando Torres | nel ruolo di | Americo |
Patrício Bisso | nel ruolo di | Greta |
Herson Capri | nel ruolo di | Werner |
Denise Dumont | nel ruolo di | Michele Denise Dummont |
Nildo Parente | nel ruolo di | Juiz, capo della Resistenza |
Wilson Grey | nel ruolo di | Flunky |
Miguel Falabella | nel ruolo di | Tenente |
Walter Breda | nel ruolo di | Primo agente |
Luis Guilherme | nel ruolo di | Secondo agente |
Walmir Barros | nel ruolo di | Terzo agente |
Luiz Serra | nel ruolo di | Medico del carcere Luis Serra |
Ana Maria Braga | nel ruolo di | Lidia |
Benjamin Cattan | nel ruolo di | Amico di Molina |
Oswaldo Barreto | nel ruolo di | Amico di Molina |
Sergio Bright | nel ruolo di | Amico di Molina |
Claudio Curi | nel ruolo di | Amico di Molina |
Lineu Dias | nel ruolo di | Cassiere della banca |
Joe Kantor | nel ruolo di | Giudice |
Pericles Campos | nel ruolo di | Guardia carceraria |
Sudamerica. Valentin, giornalista militante di sinistra, viene arrestato e si trova a dover dividere la cella con Luis Molina, un omosessuale condannato per violenza su un minorenne. Sottoposto a terribili torture, Valentin trova una relativa pace proprio nel compagno di cella che ogni giorno gli racconta trame di immaginari film anni 40 che hanno per protagonista una bellissima donna, una vamp amante di giovani ufficiali nazisti biondi e spietati. Poco a poco i due diventano amici e Valentin inizia ad aprirsi raccontando di sé e della sua storia d'amore con Maria. Non sa che però Molina sta soltanto cercando di estorcergli i nomi dei suoi compagni perché, se ci riuscirà, la direzione del carcere gli ha promesso il rilascio...
"Una parte della critica ha rivelato che il film di Hector Babenco è stato concepito in un'ottica riduttiva dell'omonimo romanzo di Manuel Puig. E questo è innegabile. Nel romanzo i sogni di Molina sono infatti più variati, anche se in tutti egli conserva gelosamente e avidamente il proprio ruolo e la propria identità 'femminile'. (...) 'Il bacio della donna ragno' è opera originale, importante e di grande densità. (...) Malgrado ogni contraria apparenza, il tema è quello dell'amicizia tra gli esseri umani, della ghettizzazione per motivi diversi di due uomini, che la natura e gli eventi hanno costretto all'infelicità ed ai margini, nonché al contagio che li concede l'uno all'altro malgrado la loro sostanziale estraneità. Tema notevole, anzi arduo, sulla cui pungente umanità si proiettano e riflettono spezzoni di film ben datati, in cui la passionalità della donna-ragno (prigioniera della propria finissima tela, così come Molina lo è della sua cella) e le violenze dei suoi amanti interferiscono insidiose e vittoriose. L'altro aspetto del film, ma non perciò di maggior spessore, è quello politico, la denuncia di una situazione oppressiva e repressiva e l'isolamento dei 'diversi', con la strumentalizzazione di Molina in danno di Valentin: in un quadro di analisi psicologica e di tensione drammatica ben articolato e accurato. Film, dunque, importante e, per quanto permesso, implicante una tematica complessa e delicata." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 100, 1986)
Incasso in euro