Anno: 1969 Durata: 101 Origine: USA Colore: C
Genere:DRAMMATICO
Regia:Michael Winner
Specifiche tecniche:PANAVISION, 35 MM (1:2.35)
Tratto da:romanzo "The Games" di Hugh Atkinson
Produzione:LESTER LINSK PER TWENTIETH CENTURY-FOX PRODUCTIONS
Distribuzione:FOX
Michael Crawford | nel ruolo di | Harry Hayes |
Ryan O'Neal | nel ruolo di | Scott Reynolds |
Charles Aznavour | nel ruolo di | Pavel Vendek |
Jeremy Kemp | nel ruolo di | Jim Harcourt |
Elaine Taylor | nel ruolo di | Christine |
Stanley Baker | nel ruolo di | Bill Oliver |
Athol Compton | nel ruolo di | Sunny Pintubi |
Kent Smith | nel ruolo di | Kaverley |
Sam Elliott | nel ruolo di | Richie Robinson |
Mona Washbourne | nel ruolo di | Sig.ra Hayes |
Reg Lye | nel ruolo di | Gilmour |
June Jago | nel ruolo di | Mae Harcourt |
Don Newsome | nel ruolo di | Cal Wood |
Harvey Hall | nel ruolo di | Stuart Simmonds |
John Alkin | nel ruolo di | John |
Fritz Wepper | nel ruolo di | Gregorye Kovanda |
Bob Cunningham | nel ruolo di | Fred Gardner |
Paddy Webster | nel ruolo di | Jocelyn |
Alexander Werner | nel ruolo di | Yuri Vendek |
Emmy Werner | nel ruolo di | Vera Vendek |
Tina Carter | nel ruolo di | Miss Gibb |
Stephanie Beacham | nel ruolo di | Angela Simmonds |
Karel Stepanek | nel ruolo di | Kubitsek |
Adrian Metcalfe | nel ruolo di | Commentatore |
Rafer Johnson | nel ruolo di | Commentatore |
Ron Pickering | nel ruolo di | Commentatore |
Con la prestigiosa maratona si stanno concludendo le Olimpiadi romane del 1960. Sono in gara, tra gli altri, l'inglese Harry Hayes, il cecoslovacco Pavel Vendek, l'americano Scott Reynolds e l'aborigeno australiano Pintubi. Ex-garzone lattaio, Harry è stato allenato da Bill Oliver, già campione olimpionico della maratona, ed è diventato famoso per aver battuto il record dei diecimila metri, appartenuto per molto tempo a Vendek. Costretto, per un incidente che lo ha reso claudicante, a ritirarsi dallo sport attivo, Bill si prende, attraverso Hayes, la sua rivincita sul destino: per questo gli ha "imposto" di vincere nell'incredibile tempo di due ore. Ormai quarantenne, Vendek partecipa alla maratona perché glielo hanno ordinato per motivi di prestigio, le autorità del suo Paese. Scott è un ambizioso a cui piace vincere ad ogni costo: la maratona non è la sua specialità, ma vi partecipa, aiutandosi con pillole eccitanti, per dimostrare di poter essere il primo in qualsiasi gara. Pintubi è l'unico che corra per il piacere di gareggiare, secondo lo spirito delle Olimpiadi, in testa. Fino all'ultimo giro in pista, Harry, costretto a uno sforzo disumano, crolla a pochi metri dal traguardo, mentre Scott, che aveva gareggiato contro il consiglio dei medici, non regge allo stimolo degli eccitanti e deve essere ricoverato in ospedale. L'anziano e stupefacente Vendek portatosi in testa alla corsa, sembra in procinto di conquistare un'altra, prestigiosa vittoria, ma Pintubi, incalza alle sue spalle, lo supera negli ultimissimi metri e taglia vittorioso il traguardo.
"Descrivendo quattro diversi modi di concepire l'agonismo sportivo, il film tende a esaltare l'unico conforme al celebre motto di De Coubertin, fondatore delle Olimpiadi moderne: ciò che conta non è vincere, ma gareggiare. Un insieme di osservazioni scontate, l'ambientazione banalmente turistica, i trucchi evidenti e la stessa inefficacia spettacolare con cui sono presentate alcune gare rendono il lavoro alquanto mediocre." ('Segnalni cinematografiche', vol. 69, 1970)
Incasso in euro