I baci mai dati2009

SCHEDA FILM

I baci mai dati

Anno: 2009 Durata: 80 Origine: ITALIA Colore: C

Genere:COMMEDIA, DRAMMATICO

Regia:Roberta Torre

Specifiche tecniche:35 MM

Tratto da:-

Produzione:AMEDEO BACIGALUPO E ROBERTA TORRE PER NUVOLA FILM, ROSETTAFILM

Distribuzione:VIDEA - CDE (2011)

ATTORI

Donatella Finocchiaro nel ruolo di Rita
Pino Micol nel ruolo di Don Livio
Beppe Fiorello nel ruolo di Giulio Giuseppe Fiorello
Carla Marchese nel ruolo di Manuela
Martina Galletta nel ruolo di Ersilia
Alessio Vassallo nel ruolo di Gulisano
Tony Palazzo nel ruolo di Onorevole
Valentina Giordanella nel ruolo di Marianna
Piera Degli Esposti nel ruolo di Parrucchiera/Fattucchiera
Gabriella Saitta
Lucia Sardo
 

SOGGETTO

Torre, Roberta
 

SCENOGRAFIA

Fersini, Biagio
 

COSTUMISTA

Buscemi, Loredana

TRAMA

Manuela ha tredici anni e a Librino, il quartiere periferico della città di Catania dove vive, non accade mai nulla. Così un giorno, per gioco, inizia a raccontare in giro di aver un dono speciale: può compiere i miracoli. Incredibilmente viene creduta, ma da quel giorno la sua vita non è più la stessa. Dovunque vada, trova ad aspettarla una folla di persone che le chiedono di tutto: c'è chi vuole trovare un lavoro, chi l'amore e chi si accontenta che faccia vincere alla sua squadra il campionato di calcio. Mentre sua madre Rita, ex miss del quartiere, si impegna per ricavare quanto possibile da questa storia, Manuela è rosa dai rimorsi. Ma ora tornare indietro non è più così facile soprattutto dopo che è accaduto qualcosa di molto simile a un miracolo...

CRITICA

"Fedele al gusto visivo pop del suo sguardo da siciliana d'elezione e non di nascita, Roberta Torre ci introduce a 'I baci mai dati' a colpi di cromatismi eccessivi ed eccentrici. (...) Scatta la farsa. Che allude al popolo (italiano) bue bisognoso di farsi prendere per i fondelli dai venditori di miracoli. Fosse così semplice smascherarli." (Paolo D'Agostino, 'La Repubblica', 4 settembre 2010) "Il Controcampo italiano si apre a Venezia con 'I baci mai dati' della milanese naturalizzata palermitana, Roberta Torre. (...) Bel compito, dunque, quello di Roberta Torre, di aprire le visioni sulla nostra realtà nazionale. (...) Nonostante i bei nomi di Donatella Finocchiaro, Giuseppe Fiorello, Piera degli Esposti e della stessa Torre, il risultato è scarsissimo, il postmoderno, farsesco. La strada del cinema italiano è davvero impervia e 'I baci mai dati' ne è un calzante esempio." (Roberta Ronconi, 'Liberazione', 4 settembre 2010) "La Torre ha sguardo e poetica, e ora anche forza produttiva, ma questa sua nuova graphic novel (nel senso alto che noi diamo a questo termine) non ha la grazia e il tocco di un tempo." (Dario Zonta, 'L'Unità', 4 settembre 2010) "Nel mezzo è la viscerale provincia catanese grondante di umanità. La traccia inequivocabile di Roberta Torre si sposa alla perfezione con questi universi chiassosi e sensitivi. (...) Funziona la parabola socio-esistenziale ideata dall'autrice milanese ma siciliana d'adozione: la consueta ironia tendente al grottesco vibra di sensibilità, lo sguardo meta-femminile scava nel profondo e non risparmia l'autocritica, lo sfondo (il paese di Librino, new town asfittica-surreale) incide nell'immaginario lasciando i sogni in sospensione." (Anna Maria Pasetti, 'Il Fatto Quotidiano', 28 aprile 2011) "Ecco un film da prendere come esempio. Senza andare troppo per le lunghe, concentra, in 75 minuti, una vicenda divertente che racconta un pezzo d'Italia e i suoi bisogni. Roberta Torre ha ritrovato la vena estetica di 'Tano da morire'." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 29 aprile 2011) "Italia ieri, Italia oggi. A 150 anni dall'Unità nazionale, il Mezzogiorno mantiene intatto un triste privilegio: fornire spunti, sfondi, visioni destinati a illuminare l'intera scena nazionale. A volte un po' faticosamente, come capita con 'I baci mai dati' di Roberta Torre, bella idea un poco soffocata da un eccesso di intenzioni e di sottolineature (che guaio se gli autori la sanno troppo più lunga delle loro creature...). Si sono già visti infatti la piccola innocente cui vengono attribuiti poteri miracolosi (la selvatica Carla Marchese, perfetta), la mamma provvida e disonesta che salta sull'occasione (Donatella Finocchiaro in pose e vezzi da Loren), la plebe credulona che invade la casa della neomaga con offerte e denari, l'onorevole più porco e mascalzone di tutti. Più interessanti l'ambientazione, l'inedita Librino, sgargiante e inospitale periferia catanese disegnata da Kenzo Tange; la Madonna popputa e neopagana fatta scolpire dal prete Pino Micol; la parrucchiera-fattucchiera rivale (Piera Degli Esposti), che forse meritava altri sviluppi. Ma tutto resta sempre un poco arbitrario, dimostrativo. Una 'fantaitalia', un po' come il fantacalcio, che per spiegare troppo finisce per non dire abbastanza." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 29 aprile 2011) "Con 'I Baci mai dati', Roberta Torre trova un efficace equilibrio di toni: i colori forti e grotteschi della commedia di costume si intrecciano con un romanzo di crescita che sfiora con grazia motivi anche drammatici. Ottimo cast con partecipazioni di classe (Micol, Degli Esposti) e una Finocchiaro inedita e molto incisiva." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 29 aprile 2011)

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