Anno: 1970 Durata: 87 Origine: USA Colore: B/N
Genere:COMMEDIA
Regia:Brian De Palma
Specifiche tecniche:35 MM (1:1.85), EASTMANCOLOR
Tratto da:-
Produzione:CHARLES HIRSCH PER WEST END PRODUCTIONS
Distribuzione:REAK (1978) - DVD: RAROVIDEO (2012)
Charles Durning | nel ruolo di | Portiere Charles Durnham |
Robert De Niro | nel ruolo di | Jon Rubin |
Allen Garfield | nel ruolo di | Joe Banner |
Abraham Goren | nel ruolo di | Pervertito al cinema |
Lara Parker | nel ruolo di | Jeannie Mitchell |
Bruce Price | nel ruolo di | Jimmy Mitchell |
Ricky Parker | nel ruolo di | Ricky Mitchell |
Andy Parker | nel ruolo di | Andy Mitchell |
Jennifer Salt | nel ruolo di | Judy Bishop |
Paul Bartel | nel ruolo di | Zio Tom Wood |
Gerrit Graham | nel ruolo di | Gerritt Wood |
Joseph King | nel ruolo di | Dott. Joe King |
Nelson Peltz | nel ruolo di | Playboy |
Paul Hirsch | nel ruolo di | Avery Gunnz |
Robbie Heywood | nel ruolo di | Affittuario di una delle stanze |
Rutanya Alda | nel ruolo di | Ragazza alle audizioni Ruth Alda |
Reduce dal Vietnam, Jon Rubin intende reinserirsi nella vita civile della New York del 1967. Trovata una modestissima camera, scopre che dalla finestra si possono tenere d'occhio tutti gli interni del grattacielo che sta di fronte. Pensa allora di realizzare un film di "pura arte guardona" in 8 mm e convince il signor Banner, un produttore di filmetti porno, a finanziarlo. Per essere più realista, non si accontenta di quanto riesce a rubare dalla "privacy" altrui e decide di sedurre Judy Bishop, una graziosa dirimpettaia. Il film però fallisce poiché la cinepresa, predisposta ad orologeria affinché si metta in moto al momento opportuno, si affloscia riprendendo quanto accade in un altro appartamento. Abbandonata la vocazione di "regista-voyeur", Jon si improvvisa attore per una compagnia "underground" in lotta per i diritti degli afroamericani. Anche questo impegno non dura. Legato ormai a Judy che è in procinto di renderlo padre, Jon diviene assicuratore e cede momentaneamente al borghesismo degli elettrodomestici e dei prodotti di consumo. Incapace di resistere anche a questa condizione di vita, decide di compiere un gesto eclatante...
"(...) Il film appare stravagante, anticonformista, persino rozzo nel suo evidente rifiuto delle cromature da prodotto di grande consumo nell'ambito di una cinematografia e di un pubblico integrati nel sistema. Però il rifiuto è fatto con molta fantasia, con molte intuizioni, con viva aderenza sia al singolare personaggio sia a certi deteriori aspetti della società su cui ampiamente ironizza. La figura del reduce, vero o finto che sia, è altamente emblematica e terrificante per il misto di attraenza esteriore, di vuoto interiore, di disinvolta disposizione all'affettuosità, al losco mercato del porno, allo spietato terrorismo. Lo sguardo che viene dato in questa sorta di 'finestra sul cortile' è a sua volta impietoso e istruttivo." ('Segnalazioni Cinematografiche', vol. 85, 1978)
Incasso in euro