Harry Potter e la pietra filosofale2001

SCHEDA FILM

Harry Potter e la pietra filosofale

Anno: 2001 Durata: 152 Origine: GRAN BRETAGNA Colore: C

Genere:AVVENTURA, FAMILY, FANTASY

Regia:Chris Columbus

Specifiche tecniche:PANAVISION, SUPER 35 STAMPATO A 35 MM (1:2.35) - TECHNICOLOR

Tratto da:omonimo romanzo per ragazzi di J.K. Rowling

Produzione:HEYDAY FILMS, WARNER BROS., 1492 PICTURES

Distribuzione:WARNER BROS. - WARNER HOME VIDEO (2002), DVD E BLU-RAY: WARNER BROS. HOME VIDEO (2007, 2009, 2011)

ATTORI

Daniel Radcliffe nel ruolo di Harry Potter
Rupert Grint nel ruolo di Ronald 'Ron' Weasley
Emma Watson nel ruolo di Hermione Granger
Richard Harris nel ruolo di Prof. Albus Silente
Maggie Smith nel ruolo di Prof. Minerva McGranitt
Alan Rickman nel ruolo di Professor Severus Piton
Ian Hart nel ruolo di Prof. Raptor
Robbie Coltrane nel ruolo di Hagrid
Richard Griffiths nel ruolo di Zio Vernon Dursley
Fiona Shaw nel ruolo di Zia Petunia Dursley
David Bradley nel ruolo di Argus Gazza
Warwick Davis nel ruolo di Prof. Vitious
John Cleese nel ruolo di Nick-Quasi-Senza-Testa
John Hurt nel ruolo di Sig. Olivander
Julie Walters nel ruolo di Sig.ra Weasley
Zoë Wanamaker nel ruolo di Madame Hooch
Tom Felton nel ruolo di Draco Malfoy
Harry Melling nel ruolo di Dudley Dursley
 

SOGGETTO

Rowling, J.K.
 

SCENEGGIATORE

Kloves, Steve
 

MUSICHE

Williams, John
 
 

SCENOGRAFIA

Craig, Stuart
 

COSTUMISTA

Makovsky, Judianna

TRAMA

Harry Potter ha passato i primi dieci anni della sua vita abitando nel sottoscala della casa dei suoi zii, Petunia e Vernon Dursley. Nei giorni che precedono il suo undicesimo compleanno iniziano ad arrivare in casa Dursley delle strane lettere indirizzate a Harry scritte con inchiostro verde e accompagnate da un gufo. I suoi zii però fanno di tutto per impedirgli di leggerle e per sfuggire al continuo recapito delle missive, decidono di portare Harry in un posto molto remoto dove nessuno li può trovare. Qui invece incontrano il gigante Hagrid, furioso con i Dursley perché hanno impedito a Harry di leggere le lettere e che non gli hanno rivelato la vera identità dei suoi genitori. Harry infatti è figlio di due potenti maghi che sono stati uccisi non in un incidente stradale, come gli è stato sempre raccontato, ma in uno scontro con un mago malvagio che è anche l'artefice della cicatrice a forma di fulmine che Harry ha sulla fronte. Hagrid rivela al ragazzo che le misteriose lettere erano l'invito ad andare a studiare alla Hogwarts School, dove invece delle materie classiche si insegnano l'arte della magia e della stregoneria. Felice per aver scoperto la sua vera natura, Harry accetta di frequentare la scuola, e si avvia a prendere il misterioso Hogwarts Express, il treno che parte dalla piattaforma 9 e 3/4 della stazione di King's Cross a Londra. Sul treno incontra dei nuovi amici, Hermione Granger e Ron Weasley, e insieme a loro si imbarca nella nuova avventura a Hogwarts, dove finalmente trova il calore e l'affetto che finora non ha mai avuto. All'età di undici anni, Harry Potter riceve dalle mani dell'imponente ma sentimentale Hagrid, guardiacaccia della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, una lettera che gli cambia la vita. Fino a quel momento ha vissuto nel sottoscala degli zii, che gli hanno sempre tenuto nascoste le sue origini: i suoi genitori erano potenti maghi e non sono morti in un incidente, come gli è stato fatto credere, bensì sono stati uccisi dal malvagio Voldemort, perché rifiutatisi di passare dalla sua parte. Questi, nel tentativo di eliminare Harry ancora in fasce, si vide prosciugata tutta la sua energia e ottenne soltanto di imprimere sulla fronte del neonato una cicatrice a forma di saetta. Da allora, di Voldemort non si è saputo più niente. Per questo motivo Harry è famoso fra tutti i maghi, e ora è ammesso al primo anno della loro scuola speciale. Sul treno che lo conduce ad Hogwarts stringe amicizia con Ron e Hermione, e tutti e tre vengono assegnati, a giudizio insindacabile del Cappello Parlante, alla Casa del Grifondoro. Alla fine dell'anno, viene assegnata una coppa alla Casa che si è distinta per meriti. Nonostante i tentativi di Draco Malfoy, appartenente ai Serpeverde, di mettere Harry in cattiva luce, questi viene immediatamente reclutato nella squadra di Quidditch, sport molto spettacolare giocato su manici di scopa, e fa vincere il campionato grazie alla sua abilità di 'cercatore', ruolo che era stato ricoperto anche dal padre. Riesce inoltre, con l'indispensabile aiuto di Ron e Hermione, che vincono una partita a scacchi magica, a sventare il furto della pietra filosofale, custodita nelle segrete della scuola. Tale pietra ha il potere di dare l'immortalità, e Voldemort, usando l'insospettabile professor Raptor, voleva impadronirsene per recuperare le energie e il potere perduto. In virtù dei punti ottenuti grazie al coraggio di Harry e alla sua vittoria nel Quidditch, all'abilità scacchistica di Ron e alla ferrea logica di Hermione nelle situazioni più difficili, è il Grifondoro a vincere la Coppa delle Case, che era stata per molti anni appannaggio dei Serpeverde.

CRITICA

"Il film risulta impeccabile, con le sue magie ma soprattutto con le ambientazioni neogotiche: la scuola di magia e stregoneria Hogwarts, le immense scalinate Tudor con gli antichi ritratti in cui i personaggi si muovono, i fantasmi che svolazzano elegantissimi nei loro costumi, la fantastica partita di Quiddich, la partita a scacchi giganti in cui le pedine si fanno fuori fra loro. I grandi attori che hanno accettato con ironia di appiccicarsi immense barbe lisce o ricciute, di indossare mantelli svolazzanti e di dire molte sciocchezze, sono fantastici (...) Sono loro a far pensare che un mondo di maghi, buoni e cattivi, potrebbe essere più impressionante ma anche molto più bon ton". (Maria Pia Fusco, 'la Repubblica', 5 novembre 2001) "Dei tre giovani studenti di magia l'Harry Potter di Daniel Radcliffe, scelto tra 16mila aspiranti, è forse un po' troppo carino, in ordine, pettinato, incapace d'esprimere altro sentimento che stupore. Davanti allo specchio magico che riflette l'immagine dei genitori morti e mai conosciuti resta lì con gli occhioni spalancati dietro gli occhialini, mentre nel libro ci fa piangere: "Dentro di sé provava un dolore acuto fatto per metà di gioia e per metà di una terribile tristezza". (...) Il risultato è impeccabile, gli effetti speciali non volgari, le scenografie imponenti. Manca solo, nella storia del piccolo mago tra maghi, il tocco magico che avrebbe potuto renderlo indimenticabile." (Natalia Aspesi, 'D di Repubblica', 4 dicembre 2001) "Il regista, lo sceneggiatore e gli attori sono un tramite tra lo spazio romanzesco e i lettori - spettatori. Cuscinetti oleati di una travolgente macchina delle meraviglie e dei balocchi. Verosimili interpreti di una fantasticheria che percorre la vecchia strada dall'infanzia alla maturità. Romanzo di formazione emozionante anche per i babbani condannati a restare con i piedi per terra e incapaci di sorvolare, a cavallo di una scopa, il senso magico della vita". (Enrico Magrelli, 'Film tv', 16 dicembre 2001) "Non sparate su 'Harry Potter e la pietra filosofale'. Facile fare gli incontentabili quando dietro al film c'è un best-seller mondiale, ed è vero che si poteva sperare in più coraggio. Ma la regia super rispettosa di Chris Columbus funziona benone. E per una metà abbondante le avventure del maghetto creato da J. K. Rowling e dei suoi amici fra scope volanti, 'babbani', Troll, mondi paralleli, partite a Quidditch, mastini a tre teste, si vedono con grande piacere. A tutte le età". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 7 dicembre 2001) "Il film fenomeno per bambini, tratto dal primo dei libri per l'infanzia della trentaquattrenne gallese Joanna Kathleen Rowling dedicati al piccolo mago Harry Potter di undici anni, collegiale alla Scuola di Magia e Stregoneria, ha poco incanto ma è carino, divertente e ben fatto. Lunghezza, due ore e ½". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 7 dicembre 2001)

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