Harry Potter e il prigioniero di Azkaban2004

SCHEDA FILM

Harry Potter e il prigioniero di Azkaban

Anno: 2004 Durata: 141 Origine: USA Colore: C

Genere:FANTASY

Regia:Alfonso Cuarón

Specifiche tecniche:ARRICAM LT, COOKE S4 LENSES, ARRIFLEX 435 ADVANCED, SUPER 35 STAMPATO A 35 MM (1:2.35) - TECHNICOLOR

Tratto da:omonimo romanzo per ragazzi di J.K. Rowling

Produzione:DAVID HEYMAN, CHRIS COLUMBUS, MARK RADCLIFFE PER HEYDAY FILMS/1492 PICTURES, WARNER BROS.

Distribuzione:WARNER BROS. ITALIA - DVD E BLU-RAY: WARNER BROS. HOME VIDEO (2009, 2011)

ATTORI

Daniel Radcliffe nel ruolo di Harry Potter
Rupert Grint nel ruolo di Ron Weasley
Emma Watson nel ruolo di Hermione Granger
Robbie Coltrane nel ruolo di Hagrid
Gary Oldman nel ruolo di Sirius Black
Alan Rickman nel ruolo di Prof. Severus Piton
David Bradley nel ruolo di Argus Gazza
Julie Christie nel ruolo di Madam Rosmerta
Michael Gambon nel ruolo di Prof. Albus Silente
Maggie Smith nel ruolo di Prof. Minerva McGranitt
David Thewlis nel ruolo di Prof. Remus J. Lupin
Emma Thompson nel ruolo di Prof. Sibilla Cooman
Harry Melling nel ruolo di Dudley Dursley
Richard Griffiths nel ruolo di Zio Vernon Dursley
Pam Ferris nel ruolo di Zia Marge
Robert Hardy nel ruolo di Cornelius Caramell
Fiona Shaw nel ruolo di Zia Petunia Dursley
Timothy Spall nel ruolo di Peter Pettigrew
Julie Walters nel ruolo di Molly Weasley
Mark Williams nel ruolo di Arthur Weasley
Adrian Rawlins nel ruolo di James Potter
Geraldine Somerville nel ruolo di Lily Potter
Alfie Enoch nel ruolo di Dean Thomas Alfred Enoch
Bonnie Wright nel ruolo di Ginny Weasley
Chris Rankin nel ruolo di Percy Weasley
Danielle Tabor nel ruolo di Angelina Johnson
Danielle Tayler nel ruolo di Angelina Johnson
Devon Murray nel ruolo di Seamus Finnigan
Emily Dale nel ruolo di Katie Bell
Genevieve Gaunt nel ruolo di Pansy Parkinson
James Phelps nel ruolo di Fred Weasley
Jamie Waylett nel ruolo di Vincent Tiger
Jennifer Smith nel ruolo di Lavanda Brown
Jim Tavare' nel ruolo di Tom
Jimmy Gardner nel ruolo di Ernie, autista dell'autobus
Joshua Herdman nel ruolo di Gregory Goyle
Lee Ingleby nel ruolo di Stan Picchetto
Leilah Sutherland nel ruolo di Alicia Spinnet
Luke Youngblood nel ruolo di Lee Jordan
Matthew Lewis nel ruolo di Neville Paciock
Miriam Margolyes nel ruolo di Prof. Sprite
Oliver Phelps nel ruolo di George Weasley
Paul Whitehouse nel ruolo di Sir Cadogan
Peter Best nel ruolo di Il Boia
Sitara Shah nel ruolo di Calì Patil
Tom Felton nel ruolo di Draco Malfoy
 

SOGGETTO

Rowling, J.K.
 

SCENEGGIATORE

Kloves, Steve
 

MUSICHE

Williams, John
 

MONTAGGIO

Weisberg, Steven
 

SCENOGRAFIA

Craig, Stuart
 

COSTUMISTA

Temime, Jany

TRAMA

Il secondo anno alla scuola di magia è terminato e ancora una volta Harry Potter è costretto a passare le vacanze estive a casa dei terribili zii Petunia e Vernon Dursley. Dopo aver effettuato un incantesimo ai danni della prepotente zia Marge, sorella dello zio Vernon, il giovane mago decide di fuggire per non subire l'inevitabile punizione. A bordo dell'autobus Nottetempo, Harry raggiunge il Paiolo Magico, il pub che nasconde l'ingresso segreto per Diagon Alley, dove incontra Cornelius Caramell, il Ministro della Magia, che anziché punirlo per aver usato la magia al di fuori di Hogwarts gli consiglia, misteriosamente, di rimandare il suo rientro a scuola. Ben presto Harry scopre che un pericoloso mago, Sirus Black, è scappato dalla prigione per maghi di Azkaban e che questi è diretto alla scuola di magia per uccidere proprio lui...

CRITICA

"'H.P. e il prigioniero di Azkaban' si lascia vedere, sebbene le carte migliori della Rowling siano state giocate da Columbus. Cuaron può solo rimpiazzare il defunto, immenso Richard Harris con l'esiguo Michael Gambon e immettere Emma Thompson come 'visiting professor' Sibilla Cooman al posto dell'ex marito Kenneth Branagh. E poi può conservare la squadra di bambini, ora ragazzini, e seguirli nello sviluppo: i figli degli anni Novanta del ventesimo secolo si sono identificati con loro e continueranno a farlo, assicurando un largo e tenace pubblico. Quello che è più scontato nel film è il viaggio indietro nel tempo per cambiare gli eventi sfavorevoli, che è qualcosa di visto e rivisto." (Maurizio Cabona, 'Il Giornale', 4 giugno 2004) "Quando si sono riaccese le luci all'anteprima di 'Harry Potter e il prigioniero di Azkaban' sono rimasto con il dubbio se si tratta o no di un film adatto per i più piccoli. Ho chiesto il parere di mio nipote Alfonsino e lui senza esitare ha proclamato di sì. Però avevo notato che per una buona metà delle due ore e passa di proiezione il bimbo (otto anni) si era rifugiato in braccio al papà onde garantirsi adeguata protezione da mostri e fantasmi. Per cui sarei tentato di interpretare la sua risposta come una sortita di coraggio, fiera quanto tardiva; e lascerei ai genitori di decidere se far affrontare ai figlioletti questa favola sconfinata nell'horror. E' sempre brutto tempo nel film diretto dall'emergente messicano Alfonso Cuarón. (...) Più che per le sue qualità di narratore a volte confuso, il regista brilla come creatore di atmosfere gotiche. Hogwarts e dintorni non sono certo il paese del sorriso: latitante appare il dono tipicamente inglese della Rowling, quell'umorismo che scorre sotto le sue pagine a riscatto di tante agghiaccianti fantasmagorie. Com' è noto questo terzo Harry Potter viaggia con due tappe di ritardo sui romanzi, che si sono gonfiati fino a passare dalle 293 pagine del primo alle 804 del quinto. A onta di alcune solenni stroncature come quella di Harold Bloom, la fortunata J. K. Rowling si sta prendendo sul serio; e chissà quanto si espanderà il suo sesto parto letterario, mentre è in lavorazione il quarto film diretto da Mike Newell." (Tullio Kezich, 'Corriere della Sera', 1 giugno 2004) "La regola generale: i seguiti, al cinema, sono meno riusciti dei prototipi. Le eccezioni: 'Il signore degli anelli: il ritorno del re' (ma quello è un unico film, diviso in episodi) e il terzo capitolo della saga tratta dai romanzi di J. K. Rowling, il migliore realizzato finora. Ritroviamo Harry in vacanza dagli odiatissimi zii. La chiave rappresentativa della prima sequenza è il grottesco; lo resterà per tutto il film, ma assumendo sfumature sempre più dark. (...) Così lo spettatore, il cui sguardo s'identifica con il loro, è indotto a completare il senso di quel che ha appena visto, o darne interpretazioni differenti, sentendosi personalmente coinvolto negli eventi. Hermione finirà per contendere all'amichetto la parte protagonista." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 11 giugno 2004)

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