Anno: 2010 Durata: 103 Origine: FRANCIA Colore: C
Genere:ROMANTICO
Regia:Antony Cordier
Specifiche tecniche:(1:1.85)
Tratto da:-
Produzione:FRANCE 2 CINÉMA, WHY NOT PRODUCTIONS
Distribuzione:-
Marina Foïs | nel ruolo di | Rachel |
Élodie Bouchez | nel ruolo di | Teri |
Roschdy Zem | nel ruolo di | Franck |
Nicolas Duvauchelle | nel ruolo di | Vincent |
Jean-François Stévenin | nel ruolo di | Padre di Rachel |
Alexia Stresi | nel ruolo di | Diane |
Geneviève Mnich | nel ruolo di | Madre di Franck |
Philippe Paimblanc | nel ruolo di | Padre di Franck |
Blanche Gardin | nel ruolo di | Sorella di Rachel |
Ilona Caly | nel ruolo di | Thelma |
Naomi Ferreira | nel ruolo di | Margot |
Ferdinand Ledoux | nel ruolo di | Tim |
Rachel e Vincent si conoscono per caso e si trovano tanto in sintonia da organizzare una cena insieme ai rispettivi compagni, Franck e Teri. Le due coppie spontaneamente e inaspettatamente si innamorano, fino a decidere di tentare un bizzarro esperimento: dormire insieme, passare il tempo insieme, senza regole e senza menzogne. Tuttavia, in amore il caos può generare una drammatica confusione.
"Per i personaggi come per l'autore, che ha un bel da fare a coordinare i punti di vista, le psicologie, le voci narranti intrecciate in questo film che aggiorna i romanzi libertini settecenteschi all'epoca del virtuale e delle moltiplicazione indefinita delle opportunità se non dei piaceri. Perché accontentarsi di una vita (di un partner) quando possiamo averne due? E' ciò che succede alle due coppie del film. (...) Uno di quei film che in Italia suscita resistenze e risatine, forse perché non lo sapremmo fare e nemmeno immaginare. Ma che segnala un regista e un quartetto di interpreti (Marina Fois, Elodie Bouchez, Roschdy Zem, Nicholas Duvauchelle) di prima categoria." (Fabio Ferzetti, ''Il Messaggero", 4 settembre 2010) "Si può girare un film stracolmo di scene di sesso senza risultare volgari né stufare gli spettatori? Certo, e lo dimostra 'Happy Few' del francese Antony Cordier, presentato ieri a Venezia. Qualcuno ha scritto che si tratta di una storia di scambio di coppia. In realtà è la storia, ben più raffinata di due coppie che si innamorano l'una dell'altra. (...) Non manca niente, dall'amore multiplo a quello saffico (assente solo quello gay fra i due bellocci). Ma tra un letto e l'altro emergono le difficili conseguenze di questo rapporto allargato, sui figli messi a dura prova ad esempio. Ed emerge la colossale domanda: si può amare due persone assieme? E nel caso si possa, conviene? La risposta è sfuggente. Amare due persone si può, sembra dire il film, ma bisogna spendere sé stessi al limite, stare attenti alle menzogne, ai segretucci, alle bugie. (...) Per il regista francese, tra l'altro, il tema trattato, quello dell''amore al plurale', come lo chiama lui, non è una novità. Ne aveva parlato anche nel suo film precedente, 'Douche Froide' , passato a Cannes qualche anno fa. (...) 'Happy Few' è un film duro, a volte disturbante, ma lieve e bellissimo." (Francesco Borgonovo, 'Libero', 4 settembre 2010) "Il 'ricambio di coppia', prolungato e consenziente, con appendici vacanziere, qualche prova di quartetto orgiastico (semi parodia di 'Zabriskie Point'?) e perfino vaghe appendici lesbiche (mai gay), finirà quando i quattro esploratori si sentiranno sfiniti, esausti dal gioco di setta, coi suoi riti e le sue regole. Il matrimonio in fondo è il riposo del guerriero. E quella continuata esposizione all'estraneo, invece, esibendo lati dark o fascini segreti, rischierebbe di sbriciolare la centralità della famiglia nucleare. Il perno della nostra società. Che sopporta fino a un certo punto di avere addosso troppi sguardi indiscreti." (Roberto Silvestri, 'Il Manifesto', 4 settembre 2010)
Incasso in euro