Anno: 1956 Durata: 93 Origine: ITALIA Colore: -
Genere:COMMEDIA
Regia:Mauro Bolognini
Specifiche tecniche:CINEPANORAMIC
Tratto da:-
Produzione:ENIC, LUIGI ROVERE PER LA IMPERIALFILM
Distribuzione:ENIC
Alberto Sordi | nel ruolo di | Il Vigile Urbano Alberto Randolfi |
Aldo Fabrizi | nel ruolo di | Brigadiere Pietro Spazziali |
Alessandra Panaro | nel ruolo di | Charlotte |
Alvaro Strina | ||
Anita Durante | ||
Ciccio Barbi | ||
Edoardo Nevola | nel ruolo di | Tonino |
Gina Amendola | ||
Gino Cervi | nel ruolo di | Il Maresciallo |
Livia Venturini | ||
Lydia Johnson | ||
Maria Rita Pasanisi | ||
Memmo Carotenuto | ||
Mino Doro | ||
Nino Manfredi | nel ruolo di | Paolo Un Vigile |
Oscar Blando | ||
Peppino De Filippo | nel ruolo di | Vigile Scelto Giuseppe Manganiello |
Riccardo Garrone | ||
Tiberio Mitri | nel ruolo di | Sandro |
Valeria Moriconi | nel ruolo di | Maria Figlia Di Pietro |
E' la storia di quattro uomini, che vegliano all'ordinato svolgimento della vita cittadina. Alberto è il vigile zelante, scrupoloso, pignolo, che nel comminare contravvenzioni raggiunge giornalmente le più alte percentuali. Peppino, guardia scelta, è addetto all'ufficio contravvenzioni; ma le sue preoccupazioni sono di natura più elevata, giacché ha composto un nuovo inno per i vigili e sogna di vederlo adottato in luogo dell'attuale. Il brigadiere Pietro è un tipo bonario, un pacioccone: ha una figliola ed un ragazzino. Il maresciallo è un uomo comprensivo ed umano: dirigere i metropolitani sarebbe per lui un compito abbastanza semplice, se non ci fossero, a complicarlo, le manie di due suoi dipendenti. Alberto vorrebbe diventare interprete e studia accanitamente il francese, servendosi degli appositi dischi; Peppino non fa che pensare al suo inno e nella speranza di spuntarla ricorre alla protezione di un Monsignore, suo lontano parente. Ma Alberto viene bocciato all'esame di francese e il sogno di Peppino resta tale. La figlia di Pietro sposa un giovane pugile e Peppino e Alberto si fanno in quattro per aiutare Pietro nei preparativi. Alla fine Alberto verrà trasferito a Milano: il maresciallo ha voluto punirlo per le troppe contravvenzioni elevate.
"(...) Si ride soprattutto con l'impagabile Sordi, ma a tirare le somme il respiro dell'opera è corto, i personaggi sono semplici macchiette, i suoi motivi risultano quasi sempre angustamente comunali, come se il film si rivolgesse esclusivamente al pubblico dell'Urbe". (G. Cattivelli, "Libertà", 28/4/1956). "Commedia bonarie e finta ingenua dell'acuto Mauro Bolognini, che toglie le unghie an neorealismo di Zavattini e compagni in un gradevole quadretto di borgata in cui si può perdonare qualche eccesso caricaturale. Le ingenue parentesi sentimentali e familiari danno ancor più risalto ai duetti incrociati tra i quattro simpatici protagonisti in divisa e soprattutto allo strepitoso e divertentissimo assolo di Alberto Sordi davanti all'esaminatore di francese". (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 15 dicembre 2000)
Incasso in euro