Anno: 1982 Durata: 114 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:COMMEDIA
Regia:Castellano|Pipolo
Specifiche tecniche:PANORAMICO TECHNICOLOR
Tratto da:-
Produzione:MARIO E VITTORIO CECCHI GORI PER INTERCAPITAL
Distribuzione:CIC - GENERAL VIDEO, CECCHI GORI HOME VIDEO
Adriano Celentano | nel ruolo di | Taddeus |
Enrico Montesano | nel ruolo di | Egisto Costanzi |
Carlo Verdone | nel ruolo di | Pericle Caciotta |
Diego Abatantuono | nel ruolo di | Nicolino, il mago di Segrate |
Eleonora Giorgi | nel ruolo di | Ilde Vivaldi |
Aldina Martano | nel ruolo di | Maria |
Isabella Amadeo | nel ruolo di | Ginevra |
Franco Diogene | nel ruolo di | L'ingegner Binotti |
Armando Brancia | nel ruolo di | Bertolazzi, manager di Pericle |
Andrew Omokaro | nel ruolo di | Cameriere nero |
Daniela Introini | nel ruolo di | Adelina, la fglia di Egisto |
Enzo Andronico | nel ruolo di | Il "secondo" del pugile sfidante |
Tiberio Murgia | nel ruolo di | L'imbianchino |
John Stacy | nel ruolo di | Roberto, il portiere d'albergo |
Fosco Gaspari | nel ruolo di | Amministratore |
Fernando Cerulli | ||
Gerry Bruno |
Un intreccio di vicende di ogni tipo caratterizza la vita al Grand Hotel Excelsior. Il proprietario, Taddeus, esigente con la servitù e riservato con i clienti, finirà con lo sposare Ilde Vivaldi, una bellissima ragazza che per farsi ricambiare tenterà anche il suicidio. Tra i clienti c'è anche un pugile in ritiro. Il ragazzo, Pericle Caciotta, si innamora di una cameriera, perderà l'incontro per cui si stava preparando, ma troverà un lavoro "alternativo" alla boxe. Ma nel Grand Hotel Excelsior molte altre storie si intrecciano fino a quando tutti i principali protagonisti si troveranno insieme per festeggiare i 50 anni dell'albergo.
"Un poker d'assi della comicità italiana in episodi intrecciati alla bell'e meglio. Si può vedere. (Magazine tv) Una gradevole commedia corale, di costruzione tipicamente televisiva. Ottimo quindi, per la visione nel piccolo schermo. (Teletutto) Fra i momenti migliori: le corse affanate di Montesano, gli amori ancillari di Verdone e il match in cui le prende di santa ragione, il concerto finale dove i quattro si camuffano da musicanti." (Giovanni Grazzini "Cinema '82"). "Castellano e Pipolo rispolverano e ricuciono alla bell'e meglio vecchi canovacci con relative gag, chiamando i grossi nomi dello spettacolo effimero d'oggi a stereotiparli sul grande schermo. 'Gran Hotel Excelsior' non fa eccezione se non per la mosaicità della storia raccontata. [...] Il resto è buio (leggi soggetto, sceneggiatura e regia). Le sale, però, straboccano di pubblico entusiasta: e anche questa è luce." (Mario Calderale, "Segnocinema", 6, giugno 1983).
Incasso in euro