Anno: 1995 Durata: 130 Origine: GRAN BRETAGNA Colore: C
Genere:AVVENTURA, AZIONE, POLIZIESCO, THRILLER
Regia:Martin Campbell
Specifiche tecniche:PANAVISION, 35MM (1:2.35)
Tratto da:personaggi creati da Ian Fleming
Produzione:BARBARA BROCCOLI, MICHAEL G. WILSON PER UNITED ARTISTS, DANJAQ PRODUCTIONS, EON PRODUCTIONS, METRO-GOLDWYN-MAYER
Distribuzione:UIP (1996) - MGM HOME ENTERTAINMENT (GLI SCUDI) - DVD: MGM HOME ENTERTAINMENT, DVD: 20TH CENTURY FOX HOME ENTERTAINMENT (2008)
Pierce Brosnan | nel ruolo di | James Bond |
Sean Bean | nel ruolo di | Alec Trevelyan |
Izabella Scorupco | nel ruolo di | Natalya Simonova |
Famke Janssen | nel ruolo di | Xenia Onatopp |
Joe Don Baker | nel ruolo di | Agente Cia Jack Wade |
Judi Dench | nel ruolo di | M |
Robbie Coltrane | nel ruolo di | Valentin Zukovsky |
Tchéky Karyo | nel ruolo di | Ministro della difesa Mishkin |
Gottfried John | nel ruolo di | Generale Ourumov |
Alan Cumming | nel ruolo di | Boris Grishenko |
Desmond Llewelyn | nel ruolo di | Q |
Samantha Bond | nel ruolo di | Miss Moneypenny |
Michael Kitchen | nel ruolo di | Bill Tanner |
Serena Gordon | nel ruolo di | Caroline |
Minnie Driver | nel ruolo di | Irina |
Michelle Arthur | nel ruolo di | Anna |
Simon Kunz | nel ruolo di | Ufficiale alla Severnaya |
Dopo aver fatto esplodere una fabbrica chimica russa (dove muore il collega Alec Trevelyan) James Bond si reca a Montecarlo, dove la bella e letale Xenia Onatopp, alle dipendenze della mafia russa, ruba un prototipo di elicottero sostituendosi al pilota e contribuendo, con la complicità del generale russo Ourumov, al furto del sistema satellitare 'Goldeneye', capace di lanciare missili orbitali sul pianeta. La base missilistica di Severnaya viene espugnata, ma alla strage del personale scampa la programmatrice Natalya Simonova che, giunta a Pietroburgo, ritrova con il computer Boris Grishenko, il programmatore della base, anch'esso scampato. Incaricato di rintracciare il sistema rubato, Bond entra in contatto con Janos attraverso un vecchio rivale, Valentin Zukovsky, e scopre che questi è il redivivo Alec, in combutta col generale Ourumov. Legato sull'elicottero insieme a Natalya, a sua volta catturata, Bond scampa all'esplosione del mezzo e viene arrestato, ma fugge di nuovo e insegue Ourumov con un carro armato col quale ferma il treno blindato su cui fugge Janos. Subito dopo Bond si reca nei Caraibi alla ricerca del secondo 'Goldeneye', celato in un lago.
"Quel che ha capito Spielberg tanti anni fa tuffando Indiana Jones in un libero e glorioso passato (che è anche il passato del cinema e dei fumetti a cui il personaggio si rifà) non lo hanno ancora capito gli autori di James Bond. Forse perché troppo legati alla merce (nessuno è mai stato più 'griffato', scusate la parolaccia, di Bond), e anziché lanciare nuove mode, si contentano di cavalcare quelle esistenti, armi da guerra incluse (pare che il governo francese sia molto contento dello 'spot' per il suo mirabolante elicottero, anche se i cattivi lo rubano in quattro e quattro otto). Così però si gioca di rimessa anziché creare il mito. E forse proprio questo capita all'ultimo Bond: non è più un mito in un mondo di merci, una merce fra le tante. Gli manca solo il codice a barre." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 10 gennaio 1996) "Il film, ancorché troppo lungo, si mantiene tonico ed autoironico in vista del fragoroso, incalzante clou, quando il nostro si piazza 'come ai vecchi tempi' ai comandi di un monumentale carrarmato e decide di fare la guerra coi cattivi su e giù per le strade di San Pietroburgo in un'apocalisse di gimkane, crolli, demolizioni, incendi e spari. Del vecchio e glorioso cast è rimasto solo il veterano Desmond Llewelyn, alias il geniale armiere 'Q' che si esibisce nell'attesissima, grottesca dimostrazione dei soliti diabolici trucchi di difesa-offesa. Il divertimento vale la spesa del biglietto anche se, decisamente, la nostalgia non è più quella d'un tempo." (Valerio Caprara, 'Il Mattino', 4 gennaio 1996)
Incasso in euro