Anno: 1942 Durata: 88 Origine: ITALIA Colore: B/N
Genere:DRAMMATICO
Regia:Ferdinando Maria Poggioli
Specifiche tecniche:-
Tratto da:romanzo "Il marchese di Roccaverdina" di Luigi Capuana
Produzione:SANDRO GHENZI PER CINES-UNIVERSALCINE.
Distribuzione:ENIC
Luisa Ferida | nel ruolo di | Agrippina Solmo |
Roldano Lupi | nel ruolo di | Marchese di Roccaverdina |
Ruggero Ruggeri | nel ruolo di | Don Silvio, il parroco |
Elena Zareschi | nel ruolo di | Zosima Munoz |
Elvira Betrone | nel ruolo di | Carmelina Munoz |
Wanda Capodaglio | nel ruolo di | Baronessa Santina di Lagomorto |
Franco Coop | nel ruolo di | Avv. don Aquilante Guzzardi |
Bella Starace Sainati | nel ruolo di | Mamma Grazia |
Angelo Dessy | nel ruolo di | Neli Casaccio |
Anna Arena | nel ruolo di | Agata, moglie di Neli |
Massimo Turci | nel ruolo di | Michele, figlio di Neli |
Pio Campa | nel ruolo di | Il giudice |
Andrea D'Amaniera | nel ruolo di | Dottor Meccio |
Umberto Spadaro | nel ruolo di | Sante di Mauro, il testimone |
Renato Navarrini | nel ruolo di | Avvocato dell'accusa |
Amalia Pellegrini | nel ruolo di | Amica del marchese |
Peppino Spadaro | nel ruolo di | Amico del marchese |
Il marchese di Roccaverdina è innamorato della contadina Agrippina, ma non può sposarla per ragioni di ceto sociale. Per non rinunciare a lei, decide di darla in moglie a un suo fattore, facendo però giurare ad entrambi che il matrimonio non sarà mai consumato. Pochi mesi dopo il fattore viene ucciso da un colpo di fucile e i sospetti ricadono su un altro contadino, che viene condannato all'ergastolo. L'autore del delitto è in realtà il marchese, che, divorato dalla gelosia, sospettava che i due non avessero tenuto fede al giuramento. Sconvolto dal rimorso, confessa al parroco la sua colpa e questi gli promette l'assoluzione a patto che si costituisca e faccia liberare l'innocente. Ma il marchese, accecato dall'orgoglio, rifiuta il consiglio e spera di dimenticare e di redimersi sposando un'altra donna. Il rimorso, però, a volte è incancellabile...
"[...] un film pieno di vibrazioni, lento e suggestivo, sorretto da una ambientazione precisa e sentita. La Sicilia di questo film, i paesaggi, gli interni, le strade, i balconi, le processioni, sono immersi in un'aura evocativa e poetica che illumina liricamente l'irrimediabile tristezza degli avvenimenti. L'interpretazione è chiara ed intonatissima [...]". (Ercole Patti, "Il Popolo di Roma", 9 gennaio 1943).
Incasso in euro