La foresta di ghiaccio2014

SCHEDA FILM

La foresta di ghiaccio

Anno: 2014 Durata: 100 Origine: ITALIA Colore: C

Genere:NOIR, THRILLER

Regia:Claudio Noce

Specifiche tecniche:-

Tratto da:-

Produzione:ANDREA PARIS, MATTEO ROVERE PER ASCENT FILM CON RAI CINEMA

Distribuzione:FANDANGO

ATTORI

Emir Kusturica nel ruolo di Secondo
Ksenia Rappoport nel ruolo di Lana
Domenico Diele nel ruolo di Pietro
Adriano Giannini nel ruolo di Lorenzo
Giovanni Vettorazzo nel ruolo di Stanislao
Maria Roveran nel ruolo di Sandra
Rinat Khismatouline nel ruolo di Lazlo
Danilo Panzeri nel ruolo di Attilio
Marco Tenti nel ruolo di Manlio
Adriano Mosca nel ruolo di Davide
Diego Ribon nel ruolo di Dario
Stefano Pellizzari nel ruolo di Drago
Nusret Salija nel ruolo di Vladan
Armend Salija nel ruolo di Mirolslav
Bambara Aboubacar nel ruolo di Bambino immigrato
Franco Paissan nel ruolo di Guardia Forestale
 

SCENOGRAFIA

Frabetti, Daniele
 

COSTUMISTA

La Parola, Cristina

TRAMA

Pietro, un giovane tecnico specializzato arriva in un piccolo paese alpino, apparentemente tranquillo, per riparare un guasto alla centrale elettrica in alta quota, ma si trova improvvisamente di fronte a una strana sparizione. Quando il ragazzo comprende l'origine dei segreti nascosti nel cuore della valle, le tensioni esplodono e comincia un gioco di specchi deformanti in cui nessuno è immune dal sospetto...

CRITICA

"È un thriller noir. Costruzione suggestiva, di atmosfera; fiato sospeso sui personaggi, tutti sfuggenti, le cui vere identità si annidano minacciose nell'ombra. Ma il bravo Claudio Noce di 'Good Morning, Aman' non crede fino in fondo nella forza del racconto 'di genere' disseminandolo di ammiccamenti metaforici. Comunque un bel film, da raccomandare." (Paolo D'Agostini, 'la Repubblica', 13 novembre 2014) "Fa molto piacere che con il suo secondo titolo, «La foresta di ghiaccio», Noce imbocchi una strada su cui tanti pretenziosi coetanei usano storcere il naso. (...) I difetti (...) non mancano (sembrano per esempio davvero troppi e troppo ridondanti i ralenti e i flashback), ma il film regge dignitosamente la non facile sfida, impegna attori di buona resa, non sbanda nelle acmi d'azione che non sono certo familiari ai cineasti di casa nostra e sfrutta sino in fondo i suggestivi esterni innevati e gli interni sempre brancolanti in un metaforico buio che non può riferirsi solo al fatidico blackout subito dai valligiani." (Valerio Caprara, 'Il Mattino', 13 novembre 2014) "Dopo 'Good Morning, Aman', Claudio Noce firma l'opera seconda, puntando sul genere, anzi, i generi: thriller, giallo, dramma. Riprese in Trentino, neve e ghiaccio nel cast, ha il merito di accoppiare temi pesanti (il traffico di esseri umani, la guerra) e drammaturgia d'acchiappo, con interpreti solidi (Diele ha futuro) e ben diretti e regia che osa. Purtroppo, non basta: la sceneggiatura non è all'altezza del soggetto, e si perde tra le nevi." (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 13 novembre 2014) "Al secondo film, Claudio Noce conferma il suo talento alla regia. Il thriller coinvolge, grazie anche a un montaggio riuscito e a una fotografia perfetta. Unico neo, una sceneggiatura con troppa carne al fuoco, a volte cotta male." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 13 novembre 2014) "Thriller innevato e raggelato, con intreccio che mescola legami di sangue e tragedie d'immigrazione, 'La foresta di ghiaccio' di Claudio Noce (...) vuol essere un Fargo in versione trentina, con meno ironia e più , come direbbe Franco Battiato, «sintomatico mistero». Tra i ghiacci della Valle del Chiese, tra i 200 e gli oltre 3400 metri di quota, si aggirano, quasi occultati da cappotti, sciarpe e cappelli, personaggi alla resa dei conti. (...) Nella storia (...) qualche indizio in più sui protagonisti e sulle loro motivazioni non avrebbe guastato. (...) Rivendicata esplicitamente dal regista, la scelta del film è proprio quella di lasciare che i protagonisti si aggirino, un po' spaesati, nelle temperature polari della vicenda: «La natura vince sempre, ed è più forte dei personaggi». Questo è certo, ma il cinema ha le sue leggi, che in qualche modo vanno rispettate. Per agganciare il pubblico ci vuole una ragione, anche piccola, anche esile, però più forte di un paesaggio odi un costume di scena." (Fulvia Caprara, 'La Stampa', 24 ottobre 2014) "Brividi horror sul red carpet. All'ottavo giorno, un festival finora incerto punta, senza esitare, sul cinema di genere. E manda in competizione il terzo film italiano, 'La foresta di ghiaccio' di Claudio Noce, regista e sceneggiatore classe 1975 (...). Paura e sgomento a volontà (...) nell'opera seconda di Noce, che nel 2009 si segnalò con 'Good Morning Aman' e che ora racconta l'apparente normalità d'un paese alpino. (...) un gioco al massacro, dove tutti sono carnefici, sullo sfondo d'un traffico di clandestini, tra Italia e Slovenia." (Cinzia Romani, 'Il Giornale', 24 ottobre 2014)

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