Anno: 2008 Durata: 90 Origine: FRANCIA Colore: C
Genere:DRAMMATICO
Regia:Davide Barletti|Lorenzo Conte
Specifiche tecniche:35 MM (1:1.85)
Tratto da:liberamente tratto dal romanzo "Vista d'interni. Diario di carcere, di "scuri" e seghe, di trip e di sventure" di Antonio Perrone (ed. Manni, 2003)
Produzione:AMEDEO PAGANI E DANIELE MAZZOCCA PER CLASSIC SRL, VERDEORO SRL, PARADIS FILMS
Distribuzione:MIKADO
Claudio Santamaria | nel ruolo di | Antonio Perrone |
Valentina Cervi | nel ruolo di | Daniela Perrone |
Daniele Pilli | nel ruolo di | Gianfranco |
Giorgio Careccia | nel ruolo di | Daniele |
Ippolito Chiarello | nel ruolo di | Nasino |
Giancarlo Luce | nel ruolo di | L'Africano |
Ugo Lops | nel ruolo di | Il Bello |
Danilo De Summa | nel ruolo di | Brindisino |
Giuseppe Ciciriello | nel ruolo di | Brindisino |
Lea Barletti | nel ruolo di | Moglie di Nasino |
Fabrizio Parenti | nel ruolo di | Tenente |
Simone Franco | nel ruolo di | Pescatore |
Fabrizio Pugliese | nel ruolo di | Ristoratore |
Antonio Perrone è il rampollo di una famiglia benestante dell'Italia del Sud. Insieme alla moglie Daniela, il giovane sogna un'esistenza agiata. Per raggiungere il loro scopo, i due non esitano a darsi alla piccola criminalità. Con il passare degli anni però, le rapine e lo spaccio di droga non si rivelano sufficienti per la sete di potere di Antonio, che, quando si presenta l'occasione, non esita ad entrare nella Sacra Corona Unita. Tuttavia, l'abuso di droga lo porterà a pagare un caro prezzo alla giustizia e all'età di 49 anni Antonio viene arrestato per mafia e messo in isolamento.
"Tratto dal romanzo autobiografico di Antonio Perrone, il film lo ripercorre in flash back partendo dagli anni di prigione di massima sicurezza scoprendo a ritroso come, quanto, perché amici, parenti e società abbiano corrotto le radici morali. Il film di Barletti e Conte è veloce, ben fatto, si adagia sul classico gangster all'italiana, curioso nel raccontare la buona fede di un ignorante dall'ingombrante e delittuosa doppia vita. Cui il bravo Santamaria offre una espressiva assenza di espressività, affiancato da un'ispirata Valentina Cervi e da un clan di amici da retata all'alba in cui si riconoscono molti peccati attuali. Il vero peccato mortale narrativo è che si sta dalla parte del cattivo." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 29 febbraio 2008) "Poco ispirata la caratterizzazione di Valentina Cervi la quale, dapprima moglie in ambasce, si trasforma in una Bonnie a mano armata poi diventa una dark lady in peplo nero e parrucca alla Cleopatra. Invece Claudio Santamaria, che con i baffi pare un Modugno giovane e dall'aria impunita, ha la faccia giusta per Tonio ."(Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 29 febbraio 2008)
Incasso in euro