Ferie d'agosto1996

SCHEDA FILM

Ferie d'agosto

Anno: 1996 Durata: 108 Origine: ITALIA Colore: C

Genere:GROTTESCO

Regia:Paolo Virzì

Specifiche tecniche:(1,85:1) ANAMORFICO

Tratto da:-

Produzione:VITTORIO E RITA CECCHI GORI PER CECCHI GORI GROUP, TIGER CINEMATOGRAFICA

Distribuzione:CECCHI GORI DISTRIBUZIONE 1996 - CECCHI GORI HOME VIDEO

ATTORI

Silvio Orlando nel ruolo di Sandro
Sabrina Ferilli nel ruolo di Marisa
Ennio Fantastichini nel ruolo di Ruggero
Laura Morante nel ruolo di Cecilia
Luigi Alberti nel ruolo di Roberto
Agnese Claisse nel ruolo di Martina
Paola Tiziana Cruciani nel ruolo di Luciana
Claudia Della Seta nel ruolo di Graziella
Raffaella Lebboroni nel ruolo di Betta
Piero Natoli nel ruolo di Marcello
Rocco Papaleo nel ruolo di Brigadiere
Antonella Ponziani nel ruolo di Francesca
Mario Scarpetta nel ruolo di Vitiello
Silvio Vannucci nel ruolo di Mauro
Claudia Esercizio nel ruolo di Mariarosa
Cristina Aranci nel ruolo di Presentatrice cruciverbone
Daniele Barchiesi nel ruolo di Massimo
Davide Clemente nel ruolo di Fabio
Emiliano Bianchi nel ruolo di Ivan
Evelina Gori nel ruolo di Nonna Gina
Oumar Mamadou Ba nel ruolo di Tewil
Raffaele Vannoli nel ruolo di Appuntato
Renato Carucic nel ruolo di D.J.Peppino
Teresa Saponangelo nel ruolo di Irene
Vanessa Marini nel ruolo di Sabrina
 

SOGGETTO

Virzì, Paolo
 
 

MUSICHE

Lena, Battista
 

MONTAGGIO

Zanuso, Cecilia
 

SCENOGRAFIA

Peng, Sonia
 

COSTUMISTA

Cordaro, Claudio

TRAMA

A Ventotene, piccola isola pontina, d'estate si trovano in vacanza, vicini di casa, due gruppi di persone: il primo formato da Sandro Molino (con la convivente Cecilia Sarcoli ed una bambina, Martina, figlia di lei), un attore (Mauro), l'amica di lui Francesca (a suo tempo fidanzata di Sandro), Betta e Graziella (conoscenti di Cecilia) e infine Roberto, che vaga dall'Africa a Cuba ed altri lidi, con incarichi (a suo dire) ufficiali; il secondo formato da un romano, Ruggero Mazzalupi (proprietario di negozi, tipo irruente e un po' rozzo, peraltro generoso) padre dell'adolescente Sabrina e marito di Luciana, ma segretamente innamorato della cognata Marisa, donna provocante e bella, accasata con Marcello, un ex cantante di night ora gestore di una profumeria e debitore con Ruggero di 50 milioni. Sfortunatamente un extracomunitario viene colpito da un proiettile sparato per uno stupido scherzo da Ruggero, che viene chiamato a risponderne ai Carabinieri. Ammettendo di aver fatto una rischiosa cattiva azione e nell'intento di farsi perdonare dagli adirati vicini, Ruggero promuove una specie di assemblea notturna: l'occasione dà luogo ad accuse e interventi su piani differenti ivi compresi quelli politici. Fra accuse e difese, ma in sostanza nel generale e confuso disorientamento, tutto si dipana in una congerie di argomentazioni presto appiattite ed inerti. Sotto le stelle, sembra che ciascuno abbia ceduto, più che a motivazioni e vampate di ordine politico, ai sentimenti e alla vicende personali. Al termine della vacanza estiva Cecilia confessa a Sandro che da alcuni mesi è incinta di lui: l'uomo ne è felice ed assicura alla donna che amerà il nascituro come ama Martina (la quale egli sa benissimo essere la figlia di Mauro). Roberto se ne va in Africa e gli altri tornano a casa. L'unica che resta sul molo e che in lacrime, ma speranzosa, grida "ti amo" è l'adolescente che si è innamorata di un coetaneo in vacanza nell'isola.

CRITICA

"In 'Ferie d'agosto' contano la sceneggiatura e gli attori più che la regia, con qualche goffaggine sentimentale: la notte delle stelle cadenti, la sbornia di Vannucci. Una commedia con un apprezzabile gioco di squadra, qua e là limitato dagli stereotipi (Orlando, Fantastichini) o dagli inconvenienti della presa diretta (la non eccelsa dizione della Morante), che mette in valore anche le figure di secondo piano: la piccola Agnese Claisse, il misurato Gigio Alberti e, più in generale, il reparto femminile." (Morando Morandini, 'Il Giorno', 7 aprile 1996) "A tratti schematico nella prima parte, che contrappone usi e costumi delle due tribù, poi via via più sciolto, apertamente sentimentale e improvvisamente toccante, 'Ferie d'agosto' è un film curioso, animato da una folla di personaggi tutti ben tratteggiati (che bello un cast curato fino all'ultimo caratterista), traboccante di battute sorrette da osservazioni precise e pungenti; non tutto è perfetto, intendiamoci. Ma Virzì, alla seconda regia dopo 'La bella vita', è così bravo che essere esigenti è un dovere. Ed è significativo che il film salga di tono appena mette in campo non la contrapposizione fra queste due Italie ma l'attrazione che ancora e nonostante tutto le lega. Pensiamo al seduttore giramondo (Luigi Alberti) che tenta a lungo di conquistare la Ferilli. Ma soprattutto all'adolescente Sabrina (sì, proprio come la Cenerentola di Billy Wilder, anche se avrà meno fortuna) che va a incapricciarsi del suo coetaneo di sinistra. Tenero e intelligente, ma anche voltagabbana e molto legato al suo ambiente "bene" (e il film sembra spesso guardare con più simpatia alla vitalità bottegaia, malgrado rozzezza e arroganza, che alla spocchia di sinistra). In un cinema spesso esangue o abborracciato, un film tanto vitale e generoso è un segnale prezioso. non sprechiamolo." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 5 aprile 1996)

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