Anno: 1991 Durata: 112 Origine: DANIMARCA Colore: B/N
Genere:DRAMMATICO
Regia:Lars von Trier
Specifiche tecniche:PANAVISION, 35MM (1:2.35)
Tratto da:-
Produzione:PETER AALBAEK JENSEN, BO CHRISTENSEN
Distribuzione:WARNER BROS ITALIA (1991) - VIVIVIDEO, PANARECORD, DVD: MEDUSA HOME ENTERTAINMENT (2007)
Jean-Marc Barr | nel ruolo di | Leopold Kessler |
Barbara Sukowa | nel ruolo di | Katharina Hartmann |
Udo Kier | nel ruolo di | Lawrence Hartmann |
Ernst-Hugo Jaregard | nel ruolo di | Zio Kessler |
Erik Mørk | nel ruolo di | Pater |
Eddie Costantine | nel ruolo di | Colonnello Harris |
Benny Poulsen | nel ruolo di | Steleman |
Claus Flygare | nel ruolo di | Prete |
Leif Magnusson | nel ruolo di | Dottor Magnus |
Henning Jensen | nel ruolo di | Siggy |
Anne Warner Thomsen | nel ruolo di | Signora Ravenstein |
Bård Owe | nel ruolo di | Uomo Con Le Carte |
Ben Zimet | nel ruolo di | Primo Uomo Anziano |
Caecilia Holbek Trier | nel ruolo di | Governante |
Dietrich Kuhlbroot | nel ruolo di | Ispettore |
Else Petersen | nel ruolo di | Infermiera Anziana |
Erno Muller | nel ruolo di | Seifert |
Hardy Rafn | nel ruolo di | Uomo In Vestaglia |
Holger Perfort | nel ruolo di | Signor Ravenstein |
Janos Hersko | nel ruolo di | Uomo Ebreo |
Jon Ledin | nel ruolo di | Soldato Americano |
Jorgen Reenberg | nel ruolo di | Max Hartmann |
Lars von Trier | nel ruolo di | Ebreo |
Max von Sydow | nel ruolo di | Voce Narrante |
Michael Phillip Simpson | nel ruolo di | Robins |
Peter Haugstrup | nel ruolo di | Piccolo |
Talila | nel ruolo di | Donna Ebrea |
Thaddee Lockcinski | nel ruolo di | Secondo Uomo Anziano |
Vera Gebuhr | nel ruolo di | Infermiera |
Di famiglia originariamente tedesca, il giovane e un po' semplice americano Leopold Kessler arriva in Germania alla fine del '45. Vuol conoscere il paese di suo padre e lavorare lì: in questo lo aiuta suo zio, un vecchio e pignolo conduttore di vagoni letto, dipendente della società ferroviaria Zentropa, diretta da Max Hartmann. Leopold, mentre per lavoro viaggia con il burbero congiunto, scopre l'attuale volto della Germania; ne vede le distruzioni e le ferite terribili; conosce un compatriota - il colonnello Harris della Forze di occupazione, il quale ha molti ed interessati rapporti con gli ex nemici - ed infine frequenta la casa di Hartmann, che lo ha preso a ben volere. Innamoratosi di Katharina, sua figlia, che tempo prima era stata molto vicina alle irriducibili idee naziste ed ora si dichiara pentita, la sposa. Poi Max Hartmann si suicida (è stato sospettato e poi assolto grazie alla falsa testimonianza a suo favore di un giovane ebreo d'accordo con Harris). Leopold, pregato da uno sconosciuto alla stazione di sorvegliare durante un viaggio due ragazzi, si trova anche coinvolto in un delitto, poichè essi sparano (è stato un ordine di nazisti clandestini) contro innocenti viaggiatori. L'americano assiste a funerali notturni (vietati perchè sono proibiti gli assembramenti); ad una Messa natalizia celebrata in una grande Chiesa semidiroccata davanti ad una folla stracciona e grigia, mentre la sua vita quotidiana è diventata un incubo perfino per quanto concerne gli esami, cui sul treno in corsa deve sottostare ad opera di una commissione di conduttori di vagoni letto, estremamente ligi ai regolamenti. Poichè Katharina viene sequestrata da un gruppo di fanatici, Leopold, per liberarsi, dovrà far saltare una notte un treno ad Hurmitz su di un ponte, gettandosi giù all'ultimo minuto. Come in trance, ossessionato dai suoi imperterriti esaminatori e spinto alla strage dai nazisti, che nell'ombra già stanno tramando per una futura Germania possente e vendicatrice, il candido giovanotto americano compie la missione impostagli. Caduto in un fiume, annega ed il suo corpo è trascinato verso l'Oceano.
"Un bel film del danese Lars Von Trier". (Tullio Kezich, Il Corriere della Sera, 9/10/91). "Un film diverso da tutti. Affascinante, molto nuovo". (Lietta Tornabuoni, La Stampa, 18/10/91). "Tutto il film è racchiuso in questa atmosfera da incubo e il suo svolgimento "delirante" vi trova piena giustificazione". (Ermanno Comuzio, La Rivista del Cinematografo, n° 12/91).
Incasso in euro