SCHEDA FILM

Donne in amore

Anno: 1969 Durata: 133 Origine: GRAN BRETAGNA Colore: C

Genere:DRAMMATICO

Regia:Ken Russell

Specifiche tecniche:35 MM PANORAMICA (1.85 : 1) TECHNICOLOR

Tratto da:romanzo omonimo di D.H. Lawrence

Produzione:LARRY KRAMER, MARTIN ROSE PER UNITED ARTISTS

Distribuzione:UNITED ARTISTS EUROPA - WARNER HOME VIDEO (GLI SCUDI)

ATTORI

Alan Bates nel ruolo di Rupert Birikin
Oliver Reed nel ruolo di Gerald Crich
Glenda Jackson nel ruolo di Gudrun Brangwen
Jennie Linden nel ruolo di Ursula Brangwen
Eleanor Bron nel ruolo di Hermione Roddice
Alan Webb nel ruolo di Signor Crich
Vladek Sheybal nel ruolo di Loerke
Catherine Wilmer nel ruolo di Signora Crich
Christopher Gable nel ruolo di Tibby Lupton
James Laurenson nel ruolo di Ministro
Michael Garratt nel ruolo di Maestro
Michael Gough nel ruolo di Signor Brangwen
Michael Graham Cox nel ruolo di Palmer
Nike Arrighi nel ruolo di Contessa
Norma Shebeare nel ruolo di Signora Brangwen
Phoebe Nicholls nel ruolo di Winiferd Crich Sarah Nicholls
Richard Heffer nel ruolo di Amico di Loerke
Sharon Gurnery nel ruolo di Laura Crich
 

SOGGETTO

Lawrence, D.H.
 

SCENEGGIATORE

Kramer, Larry
 
 

MONTAGGIO

Bradsell, Michael
 

SCENOGRAFIA

Jones (II), Kenneth
 

COSTUMISTA

Russell, Shirley

TRAMA

Il matrimonio di Laura, figlia di un ricco industriale inglese, è l'occasione per l'incontro casuale di quattro personaggi destinati a vivere promiscuamente una complessa relazione: Gerald, fratello di Laura, è il rude assertore di una concezione assai romantica della vita; Rupert, ispettore scolastico, sposato da tempo con la ricca Elmione di cui non condivide l'arcadico senso dell'amore, si sofferma volentieri nell'aula ove insegna Ursula, una nubile maestrina di scuola elementare che non disdegna le attenzioni di Rupert, mentre sua sorella Gudrun, scultrice, anche lei non sposata, non è insensibile alle attenzioni di Gerald. Rupert conquista Ursula, e vive con lei un amore piuttosto tradizionale mentre Gerald diventa l'anticonformista amante di Gudrum. Dopo la tragica morte di Laura e del giovane marito, Rupert salva la vita a Gerald che si è incautamente buttato nelle acque ove è scomparsa la sorella. I due uomini, ormai rispettivamente legati alle due sorelle, si giurano una fedeltà e un amore totale, frutto della fusione mentale e spirituale che hanno raggiunto. Divorziato da Elmione, Rupert sposa Ursula e parte per Zermatt insieme con Gerald e Gudrum. Nella località di montagna coperta dalla neve i rapporti delle due coppie vengono turbati dallo strano rapporto tra Rubert e Gerald, nonché dall'intrusione di un artista tedesco che trascura un amico particolare per avvicinare Gudrun e invitarla a Dresda. Mentre Rupert e Ursula si recano a Verona, Gerald sente crollare i suoi sogni e i si lascia morire in mezzo alle nevi.

CRITICA

"Il paradosso di Lawrence è che la sua omosessualità latente è stata da lui rigorosamente controllata in una maglia vittoriana, che egli ha preferito trasferire su un tema generale (la riconquista del sesso) la sua liberazione individuale, che la sua lotta contro i vittoriani trova forza - ed egli ne era certo cosciente - solo in una sua volontaria castrazione. Se togliamo a Lawrence questa spinta sublimante, crollano le faticate impalcature dei suoi libri, crolla il suo senso. Ora, dovendo per forza esplicitare quello che in Lawrence è latente, Russell non sa bene come cavarsela. Un po' avanza e un po' indietreggia, senza mai ritrovare il livello di D.H.L.; per non voler spingere in direzioni precise, finisce conseguentemente col nascondersi die-tro la lettera dei personaggi e dell'intreccio." (Goffredo Fofi, 'Quaderni piacentini', n. 50, 1972) "Il film si mantiene abbastanza fedele alla narrazione e al contesto sociale di "Women in Love". Le tematiche di D.H. Lawrence - oggi piuttosto scontate e da ridimensionarsi abbondantemente - tende a renderle con ricerche tecniche leziose che, provocando lentezze e preziosismi intellettualistici, conducono a un insieme più irritante che cattivante, più pretenzioso ceh convincente." ('Segnalazioni cineamtografiche', vol. 73, 1972)

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