SCHEDA FILM

DOCTOR M

Anno: 1990 Durata: 92 Origine: FRANCIA Colore: C

Genere:DRAMMATICO

Regia:-

Specifiche tecniche:PANORAMICA A COLORI

Tratto da:LIBERAMENTE ISPIRATO AL ROMANZO "IL DOTTOR MABUSE" DI NOBERT JACQUES

Produzione:CLEA PRODUCTIONS, PARIS - ELLEPI FILMS, IIF, ROMA - NEF FILM PRODUCTION, MENCHEN

Distribuzione:IIF - PANARECORD

TRAMA

A Berlino una catena di morti per suicidio allarma la polizia. Per i Servizi Segreti potrebbe trattarsi di una azione destabilizzante, altri pensano ad un virus sconosciuto. Qui agisce il Dottor Marsfeldt che, gravemente malato di cuore, è proprietario di un network televisivo e di vari club, i Tlieratos, vere residenze di lusso per vacanzien vogliosi di riposo. Dagli schenni la sua graziosa modella Sonja Vogler, bombarda l'opinione pubblica, incitando non solo a partire per tali club ma "a lasciare e lasciarsi andare". L'agente Klaus Hartmann, indagando, incontra la ragazza dal suadente sorriso in una discoteca che appartiene a Marsfeldt (perennemente occupata da giovani in delirio) e ne diviene l'amante. Intanto i suicidi inesplicabili aumentano (artisti noti, padri di famiglia che non lasciano messaggi ai propri cari, anche un collega di Klaus), mentre alcuni hanno inviato la propria foto alla modella che dal video pubblicizza lo strano invito. Il panico si diffonde a Berlino per la presunta epidemia e Marsfeldt decide di inviare Klaus e Sonja a fare una vacanza presso uno dei "Club Theratos. Ma di là la coppia riesce a fuggire e torna in città. Nella perversa e folle mente di Marsfeldt, gli inviti della incosciente Sonja e le crescenti partenze turistiche per gli svaghi nei club non sono che il preludio ad un suicidio di massa per gente delusa e terrorizzata. Klaus però riesce a mandare in trasmissione la ragazza per spezzare il lugubre sortilegio ed incoraggiare invece con il suo bel volto i Berlinesi ad amare la vita, affrontandone responsabilinente le avversità. Il sogno di morte di Marsfeldt si conclude nel fallimento ed egli, per decisione dei due giovani, resta attaccato all'apparee chio cui è affidata la sua sopravvivenza, condannato a vivere fino all'ultimo.

CRITICA

La storia è delirante ed il film un condensato di tetraggine. L'allusione alla nefasta e seduttrice influenza dei media e messaggi pubblicitari in televisione su menti fragili e personalità labili è più che evidente, Sul sogno del Doctor M. e sui suoi programmi di turismo funerario come preludio alla auto-eliminazione collettiva aleggia il fetore della morte. Poliziotto e ragazza lei inconsapevole veicolo di disperazione e insania - reagiscono e, pur lasciando in vita quella specie di Mabuse dei nostri tempi attaccato al suo tubo, cambiano lo spot televisivo, contenente un inno alla Vita. Parabola pasticciata e sgradevole assai di uno Charol pretenzioso nelle intenzioni per niente gaio, anzi farneticante. (Segnalazioni Cinematografiche) "Il film è fra i meno riusciti di Claude Chabrol, un regista che da tempo ha rinunciato a difendere a spada tratta il proprio antico prestigio. Nonostante la musica di Hindemith e certe soluzioni scenografiche in cui si riconosce la mano del nostro Dante Ferretti, l'intrigo si avviluppa e si srotola senza trasmetterci emozioni". ( Giovanni Grazzini, Il Messaggero, 23/7/91).

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