Divergent2014

SCHEDA FILM

Divergent

Anno: 2014 Durata: 140 Origine: USA Colore: C

Genere:AVVENTURA, FANTASCIENZA

Regia:Neil Burger

Specifiche tecniche:(1:2.35)

Tratto da:romanzo omonimo di Veronica Roth (ed. De Agostini, coll. Le gemme)

Produzione:RED WAGON ENTERTAINMENT

Distribuzione:EAGLE PICTURES

ATTORI

Shailene Woodley nel ruolo di Beatrice 'Tris' Prior
Theo James nel ruolo di Quattro
Ashley Judd nel ruolo di Natalie Prior
Jai Courtney nel ruolo di Eric
Ray Stevenson nel ruolo di Marcus Eaton
Zoë Kravitz nel ruolo di Christina
Miles Teller nel ruolo di Peter
Tony Goldwyn nel ruolo di Andrew Prior
Ansel Elgort nel ruolo di Caleb Prior
Maggie Q nel ruolo di Tori
Mekhi Phifer nel ruolo di Max
Kate Winslet nel ruolo di Jeanine Matthews
Christian Madsen nel ruolo di Al
Ben Lloyd-Hughes nel ruolo di Will
Ben Lamb nel ruolo di Edward
Justine Wachsberger nel ruolo di Lauren
Amy C. Newbold nel ruolo di Molly Atwood
Casimere Jollette nel ruolo di Claire Sutron
Parker Mack nel ruolo di Sam Robertson
Blythe Baird nel ruolo di Erin Quinn
 

SOGGETTO

Roth, Veronica
 
 

MUSICHE


Zimmer, Hans
 

SCENOGRAFIA

Nicholson, Andy
 

COSTUMISTA

Poggioli, Carlo

TRAMA

In un futuro distopico, la società di Chicago è stata divisa in cinque fazioni consacrate ognuna a un valore: la sapienza per gli Eruditi, il coraggio per gli Intrepidi, l'amicizia per i Pacifici, l'altruismo per gli Abneganti e l'onestà per i Candidi. I ragazzi che raggiungono i sedici anni di età sono chiamati a decidere se rimanere nella loro fazione o se passare a un'altra; tale scelta determinerà tutta la loro vita, con il rischio di dover rinunciare alla propria famiglia. Tra i nuovi giovani chiamati a scegliere c'è Beatrice 'Tris' Prior, ma il difficile e competitivo processo di iniziazione che dovrebbe indirizzarla verso l'unica strada a lei adatta - escludendo tutte le altre - si rivela inconcludente. Infatti, in lei non c'è un solo tratto dominante, ma addirittura tre: Beatrice è una Divergente, e il suo segreto - se reso pubblico - le costerebbe la vita...

CRITICA

"Ispirata ai romanzi della Roth per teenager succubi di fantasy, ecco la Chicago di domani, incubo con l'umanità divisa in fazioni mentre la giovane Tris è divergent, diversa, pericolosa. Come in 'Hunger Games' partono intrighi, lotte con la cattiva Kate Winslet e sogni di paura che sono la parte divertente del kolossal (dura 140 minuti di cui molti inutili) di Neil Burger. La morale? Bisogna difendere l'originalità. S'annuncia trilogia." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 3 aprile 2014) "Solito mondo futuro postapocalittico e neomedievale dove le differenze sono paurosamente amplificate e il potere è superconcentrato e le garanzie democratiche hanno fatto un salto indietro di secoli. Eppure la suggestione resta, per la solita ragione: l'eroe solitario che si batte contro la deriva è la metafora del concetto americano di libertà e di individualismo che risulta intramontabile. (...) Non è consentito collocarsi fuori dagli schemi, pensare con la propria testa. Ovvio e spettacolare." (Paolo D'Agostini, 'la Repubblica', 3 aprile 2014) "Tratto dal bestseller di Vanessa Roth, 'Divergent' propone (sulla scia di 'Hunger Games') una protagonista femminile al centro dello scenario post-apocalittico di una Chicago, ultimo baluardo della civiltà, dove la popolazione sopravvive suddivisa in 5 fazioni. (...) La macchina narrativa è analitica e lenta e Shailene Woodley, pur cavandosela benino, non ha la personalità di Jennifer Lawrence. Però 'Divergent' è un prodotto ben pensato e ben girato." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 3 aprile 2014) "Sci-fi distopica tratta da una trilogia di libri 'per ragazzi', con un'eroina guerriera e la minaccia di un governo totalitario. Il progetto di 'Divergent', adattato dal primo volume del ciclo di romanzi di Veronica Roth, è quello di un secondo 'Hunger Games', e il film di Neil Burger non prova nemmeno a nasconderlo. (...) La fantapolitica di Veronica Roth è molto più rozza e meno immaginifica di quella di Suzanne Collins. È anche molto meno in sync con e interessata al rapporto tra adolescenza e fantasia. La sua visione riduttiva dell'intelletto (un pericolo, gli eruditi si rivelano cattivissimi), del pacifismo (carne da macello), della legge (un branco di petulanti) e della guerra (un gioco da ragazzi, e un buon modo di caricare un fidanzato cool) ricordano un comizio di Sarah Palin più che uno squarcio alla Philip K. Dick. Nel 2002, in 'Interview with the Assassin', Neil Burger aveva immaginato un'intervista con 'il vero' assassino di John Kennedy. Nel suo 'Limitless' (2011), grazie a una droga misteriosa, Bradley Cooper diventava troppo intelligente per il suo bene e vendeva l'anima a Robert De Niro. Rispetto a quei due film, la paranoia di 'Divergent' sembra molto più 'di commissione'. E un visionario dell'azione Burger certamente non è, 'Divergent' sarebbe un film molto migliore se esibisse con orgoglio il suo lato di serie B, camp. Uscito il 21 marzo in Usa, ha finora incassato più di 96 milioni. Ma la rivoluzione di Katniss non ha nulla da temere da quella di Tris. Non solo Collins è una scrittrice molto migliore di Roth, rispetto a Jennifer Lawrence, Shailene Woodley è una guerriera abbastanza esangue." (Giulia D'Agnolo Vallan, 'Il Manifesto', 3 aprile 2014) "Piacerà a chi ha già affollato le platee per 'Hunger Games' e seguito. Tuttavia 'Divergent' è preferibile per almeno tre motivi. Ha più azione (nel secondo 'Hunger' non accadeva quasi nulla). Ha una formidabile dark Lady in Kate Winslet. Ed è articolato su sottintesi politici più intriganti (al posto della solita dittatura una falsa democrazia)." (Giorgio Carbone, 'Libero', 3 aprile 2014) "Dopo 'Twilight' e 'Hunger Games' continua l'interessante moda della letteratura fantastica per signorine in vista delle scelte sentimentali e politiche che dovranno fare da donne. 'Divergent' è il primo capitolo di una trilogia e la Woodley, già ammirata come figlia maggiore di Clooney in 'Paradiso amaro', è perfetta nel restituire quel senso di realistico disorientamento di fronte al futuro distopico in cui la sua eroina agisce. Il regista Burger, proveniente dal cinema indipendente, è bravo a citare 'Fight Club'. Anche i non fan dei libri di Veronica Roth possono divertirsi." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 3 aprile 2014) "Che bella questa risposta a 'Hunger Games', primo capitolo di una trilogia che promette ottimi e meritati incassi." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 3 aprile 2014)

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