Anno: 2007 Durata: 130 Origine: USA Colore: C
Genere:AZIONE, THRILLER
Regia:Len Wiseman
Specifiche tecniche:ARRIFLEX, 35 MM (1:2.35) ARRISCOPE
Tratto da:ispirato all'articolo "A Farewell to Arms" di John Carlin apparso sulla rivista 'Wired' (Maggio, 1997)
Produzione:BRUCE WILLIS, JOHN MCTIERNAN, ARNOLD RIFKIN, MICHAEL FOTTRELL, STEPHEN J. EADS PER CHEYENNE ENTERPRISES, DUNE ENTERTAINMENT, TWENTIETH CENTURY-FOX FILM CORPORATION
Distribuzione:20TH CENTURY FOX ITALIA
Bruce Willis | nel ruolo di | John McClane |
Timothy Olyphant | nel ruolo di | Thomas Gabriel |
Justin Long | nel ruolo di | Matt Farrell |
Maggie Q | nel ruolo di | Mai Lihn |
Cliff Curtis | nel ruolo di | Bowman |
Jonathan Sadowski | nel ruolo di | Trey |
Andrew Friedman | nel ruolo di | Casper |
Kevin Smith | nel ruolo di | Warlock |
Yorgo Constantine | nel ruolo di | Russo |
Cyril Raffaelli | nel ruolo di | Rand |
Chris Palermo | nel ruolo di | Del |
Mary Elizabeth Winstead | nel ruolo di | Lucy McClane |
Sung Kang | nel ruolo di | Raj |
Zeljko Ivanek | nel ruolo di | Molina |
Christina Chang | nel ruolo di | Taylor |
Chris Ellis | nel ruolo di | Scalvino |
Edoardo Costa | nel ruolo di | Emerson |
Jake McDorman | nel ruolo di | Jim |
Joe Gerety | nel ruolo di | Jack Parry |
Kurt David Anderson | nel ruolo di | Miller |
Matt O'Leary | nel ruolo di | Clay |
Rick Cramer | nel ruolo di | Rodriguez |
Rosemary Knower | nel ruolo di | Sig.ra Kaludis |
Tim Russ | nel ruolo di | Chuck Summer |
Yancey Arias | nel ruolo di | Agente Johnson |
Il sistema informatico degli Stati Uniti subisce un grave attacco di pirateria rivelandosi gravemente vulnerabile, catapultando il Paese nel caos più totale. Il direttore dell'FBI, essendo a corto di agenti a causa della festività del 4 luglio, per condurre le indagini chiede aiuto alla polizia di New York che assegna l'incarico al detective John McClane. Il poliziotto dovrà scortare presso la sede dell'FBI di Washington un hacker esperto di nome Matt Farrell, ma l'impresa si rivelerà molto ardua anche perché la mente che si nasconde dietro al piano criminale, non ha tralasciato alcun dettaglio ed è determinata ad eliminare chiunque tenti di ostacolarne la riuscita.
"Questa quarta avventura ha l'aria di essere la migliore, se si esclude il capitolo iniziale. Sono passati 20 anni da allora e l'inaffondabile McClane dispensa la sua ironia che il bravissimo Bruce Willis esalta con solerte improntitudine. (...) Si direbbe che il film contenga un messaggio ben preciso: vale a dire che il vero e autentico antivirus è l'uomo. Ed allora, invecchiato ma bene in forma, Willis- McClane usa muscoli e cervello in una miscela di esplosioni, corpo a corpo e una forza di volontà tipica degli eroi di tutti i giorni. Durante una colluttazione con un'asiatica, maestra di kungfu, McClane ha una reazione da applausi, mettendo alla berlina tutte le religioni corporee provenienti dall'Oriente. Ad una prima parte forse troppo spinta nel linguaggio tecnologico, fa riscontro una seconda, trascinante e funambolica, nella quale il nostro eroe si oppone a quella che viene definita 'liquidazione totale'. Assieme al taciturno Bourne, McClane è quello che ci resta nel cinema di intrattenimento, non poco." (Adriano De Carlo, 'Il Giornale', 26 ottobre 2007) "Qualche anno fa aveva giurato che non avrebbe più incarnato personaggi violenti impegnati a salvare il mondo; e invece eccolo qua, in 'Die Hard - Vivere o morire', per la quarta volta dal 1988 nei panni dell' ispettore John McClane. Bruce Willis è il più espressivo cranio del cinema dopo quello teutonico di Erich von Stroheim. L'accostamento non è improprio perché Willis è nato nel '55 da madre tedesca, Marlene, in una base militare Usa presso Kassel. Nella tradizione 'hard boiled', ineffabile e sarcastico, questo paladino della giustizia è una possente macchina da combattimento alleggerita da un costante ricorso all' ironia. I toni leggeri sono tuttavia contraddetti da momenti di furia improvvisa, quando il nostro parte all'attacco a testa bassa, senza badare al rischio. Stavolta però la novità è che l'eroe si prende un sacco di botte, gronda sangue e ogni tanto negli scontri è messo kappaò addirittura da una terribile femmina esperta di karaté. Il dubbio che l'ormai stagionato McClane potrebbe non farcela a sconfiggere i nemici di turno rende più emozionanti i 138 minuti (troppi, ma si reggono senza noia) del film di Len Wiseman." Repubblicano convinto, fra i pochi divi sostenitori della guerra in Iraq e amico di Bush, «Bruno» aspira alla successione del superfalco John Wayne e invoca metodi sbrigativi per far fuori i terroristi e i presunti antiamericani in generale. Ogni tanto però, sullo schermo come nella vita, il nostro si rivela troppo intelligente per credere che i problemi mondiali si risolveranno con il «grosso bastone» di cui parlava Teddy Roosevelt." (Tullio Kezich, 'Corriere della Sera', 26 ottobre 2007)
Incasso in euro