Anno: 2000 Durata: 100 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:DRAMMATICO
Regia:-
Specifiche tecniche:35 MM. (1:2,35)
Tratto da:ROMANZO OMONIMO DI DOMENICO STARNONE
Produzione:CECCHI GORI GROUP - FIN. MA. VI - COLORADO FILM
Distribuzione:CECCHI GORI DISTRIBUZIONE
Antonio ha sempre avuto problemi con i suoi denti incisivi: troppo grandi, impossibili da nascondere, perenne fonte di preoccupazione e vergogna. La sua vita cambia quando la sua donna, Mara, per la quale ha lasciato la moglie e i due figli, gli rompe i denti con un posacenere durante una lite provocata dalla gelosia. Antonio, infatti, è convinto che Mara lo tradisca con un dentista. Vagando da un dentista all'altro per farsi sostituire i denti perduti Antonio, a causa degli antidolorifici e della sua condizione psicologica alterata, si immerge sempre più in una sorta di viaggio nel tempo dove fantasia e realtà si confondono. TRAMA LUNGA Fin dall'adolescenza Antonio ha avuto grossi problemi con i propri incisivi: denti di dimensione fuori dalla norma, impossibili da nascondere e per lui molto imbarazzanti. Più volte ha provato a spezzarli ma li ha solo scheggiati. Da adulto fa il professore, si è sposato, ha avuto due figli, si è separato. Ora vive con Mara ma la convivenza non è facile. Insicuro, Antonio si lascia andare a frequenti scenate di gelosia, convinto che lei abbia una storia proprio con il suo dentista. Dopo un'ulteriore lite, Mara esplode, prende un posacenere di cristallo e lo lancia contro Antonio, rompendogli i denti davanti. Antonio ha bisogno di cure e comincia ad andare da un dentista all'altro per farsi sostituire gli incisivi. Scopre così che le sue gengive nascondono qualcosa di strano: quando passa la punta della lingua sugli alveoli vuoti affiorano in lui ricordi, fantasmi, pezzi di un passato che aveva rimosso e nel quale assume un ruolo importante la figura della madre. Ogni visita dal dentista diventa una sorta di viaggio nel passato tra nevrosi e allucinazioni visive. Dopo aver cambiato tanti dentisti, Antonio torna dal primo, quello amico/nemico che aveva originato tutto. Questi finalmente gli toglie i denti guasti, e sotto riappaiono quelli sani cosiddetti di 'terza generazione'. Antonio ha vinto la propria battaglia e urla dalla felicità.
"Come è noto, i dentisti sono secondi per impopolarità solo agli agenti delle tasse. Il coraggio di fare un film incentrato su deformazioni dentarie e su continui interventi nell'area gengivale è certamente notevole. Se poi si aggiunge che Gabriele Salvatores ha concepito "Denti" come un film sperimentale, coadiuvato in questo dall'ottimo lavoro di Italo Petriccione (fotografia) e di Massimo Fiocchi (montaggio), possiamo concludere che Salvatores è fino a questo momento il regista che ha osato di più tra coloro che si sono presentati al concorso di Venezia 57 con un consistente curriculum alle spalle." (Stefano Della Casa, ' Film Tv', 03/09/2000) "Difficile definire quella di 'Denti' un'avventura di tutto riposo e metà degli spettatori si coprivano gli occhi durante le scene dentistiche. Se tuttavia il cuore profondo di questo film è più fragile e meno denso della sua visionaria cornice, se il rapporto sentimentale di Antonio e Mara non ha un attimo di normalità che ci costringa a credergli, e la matrice letteraria è troppo percepibile, bisogna riconoscere a Salvatores il suo coraggio nello sperimentare, tentare nuove strade, trapiantare le piccole storie italiane in una cornice visionaria di ben maggiore ambientazione". (Irene Bignardi, 'la Repubblica', 3 settembre 2000) "Un noir dell'inconscio che ci porta fino alla mutazione del corpo. Anche qui, come in 'Sesto senso' e 'American Beauty' si annunciano fantasmi e legami tra vivi e scomparsi. Un cast da commedia all'italiana per arrivare a Cronenberg. Biomeccanico". ('Panorama', 24 agosto 2000)
Incasso in euro