D'Artagnan2001

SCHEDA FILM

D'Artagnan

Anno: 2001 Durata: 105 Origine: GERMANIA Colore: C

Genere:AZIONE, DRAMMATICO

Regia:Peter Hyams

Specifiche tecniche:-

Tratto da:ispirato ai personaggi del romanzo "I tre moschettieri" di Alexandre Dumas padre

Produzione:APOLLO MEDIA, BEHAVIOUR WORLWIDE, CAROUSEL, COHEN PRODUCTIONS, CRYSTAL SKY, DIAMANT, Q&Q MEDIEN GMBH, UNIVERSAL PICTURES

Distribuzione:MEDIA FILM

ATTORI

Justin Chambers nel ruolo di D'Artagnan
Catherine Deneuve nel ruolo di Regina di Francia
Tim Roth nel ruolo di Febre
Nick Moran nel ruolo di Aramis
Jan Gregor Kremp nel ruolo di Athos
Stephen Speirs nel ruolo di Porthos
Jean-Pierre Castaldi nel ruolo di Planchet
Jeremy Clyde nel ruolo di Lord Buckingham
Stephen Rea nel ruolo di Richelieu
Mena Suvari nel ruolo di Francesca Bonacieux
Bill Treacher nel ruolo di Bonacieux
David Schofield nel ruolo di Rochefort
Stefan Jürgens nel ruolo di Darcy
 

SCENEGGIATORE

Quintano, Gene
 

MUSICHE

Arnold, David
 

MONTAGGIO

Rawlings, Terry
 

SCENOGRAFIA

Harrison, Philip

TRAMA

TRAMA BREVE Ambientato nel XVII secolo, è la storia di D'Artagnan che lascia la natia Guascogna per andare a Parigi alla ricerca di chi ha ucciso suo padre dieci anni prima. Istruito da Planchet, che è stato moschettiere, quando arriva a conoscere i tre moschettieri li trova troppo tracotanti e rissosi. Si innamora a prima vista della nipote del locandiere Bonacieux, Francesca, che si rivelerà molto utile per lui perchè sua madre era la sarta prediletta dalla Regina. Con i tre Moschettieri, divenuti suoi sodali, D'Artagnan, al termine di molte avventure, sarà condotto da Bonacieux attraverso i sotterranei di Parigi al Palazzo Reale. Potranno così sventare una rivolta popolare sobillata da Richelieu ai danni del Re Luigi XIII, ma Febre riconosce in D'Artagnan il figlio del Guascone ucciso dieci anni prima. E non può rischiare di lasciarlo vivo proprio quando sta per realizzare il suo sogno di gettare nel caos la Francia..... TRAMA LUNGA Il piccolo D'Artagnan assiste alla uccisione violenta dei genitori da parte del perfido Febre, capitano mercenario al soldo del cardinale Richelieu. Cresciuto, avendo a fianco il fido e prezioso Planchet, D'Artagnan arriva a Parigi, incontra Aramis e Porthos e, dopo qualche diffidenza, riesce ad accreditarsi come figlio di un vecchio moschettiere del Re brutalmente ucciso anni prima. Intanto il messo spagnolo che sta arrivando per recarsi dal Re viene eliminato dagli scagnozzi di Febre, ma i moschettieri sono fermi per disposizione di Richelieu. Quando Lord Buckingam è segnalato in arrivo da Londra per evitare la possibile guerra tra Francia e Inghilterra, Richelieu ritiene opportuno eliminarlo e lo dice a Febre. Quest'ultimo però mette in atto misure di follia estrema, di fronte alle quali il cardinale ha dei timori e ordina di fermarlo. Troppo tardi però, perché quando l'inglese arriva viene deviato in altra sede, dopoché Francesca, damigella della regina e innamorata di D'Artagnan, è stata fatta prigioniera. D'Artagnan si dirige da solo verso il castello dei prigionieri, ma quando è sotto le mura anche gli altri tre lo raggiungono insieme a molti uomini. Alla resa dei conti, Febre spara per uccidere la regina ma Francesca si oppone e riceve il colpo. Febre e D'Artagnan ingaggiano allora un duello serrato, al termine del quale Febre muore. Il re e la regina ricevono con tutti gli onori i quattro moschettieri, e Francesca sorride felice.

CRITICA

"D'Artagnan, il moschettiere di Dumas, ha battezzato il cinema (...) questa volta è un attore qualsiasi, giovane e bello, secondo l'aria del tempo che non prevede e non ama troppo i divi unici. D'Artagnan è impegnato, al servizio della regina Catherine Deneuve, in innumerevoli duelli e scontri atletici coreografati da Xin Xin Xiong di Hong Kong e dai suoi specializzati cascatori asiatici. Stephen Rea è Richelieu. Mena Suvari è l'innamorata del moschettiere, i più bravi sono gli stuntmen". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 8 febbraio 2002) "E' l'ennesima trasposizione cinematografica della saga dei tre moschettieri, 'D'Artagnan' di Peter Hyams regista che cura nei suoi lavori anche la fotografia. Ma nonostante i duelli spettacolari dal sapore orientale (le coreografie sono del cinese Xin Xin Xiong, 'Time and tide') che ricordano atmosfere di 'La tigre e il dragone' di Ang Lee, il film non trasmette il fascino che rende immortale il romanzo di Alexandre Dumas". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 8 febbraio 2002) "Questa è un pelandrona rivisitazione del romanzo di Dumas padre, progetto europeo con un cast internazionale, e regista d'azione americano che tenta di perseguire la moda del funambolismo di Hong Kong. La fiera dei luoghi comuni sull'intrigo alla corte di Luigi XIV protetto dai moschettieri che sono involontariamente comici. Quello finale, sulle scale sospese, grida vendetta. Perfino Deneuve sfigura, imbalsamata in un costume regale infeltrito". (Silvio Danese, 'Il Giorno', 8 febbraio 2002) "Spettacolare, rozzo e insulso fumetto avventuroso, ennesima rivisitazione del celebre romanzo di Dumas padre (con un cattivo inventato), zeppo di duelli e sparatorie stile western con un'accentuata propensione alle sequenze da saltimbanchi. L'inespressivo Justin Chambers e l'incredibilmente goffa Catherine Deneuve si fanno rubare la scena dal luciferino Tim Roth." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 20 maggio 2004)

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