Anno: 2008 Durata: 88 Origine: FRANCIA Colore: C
Genere:FANTASCIENZA, THRILLER
Regia:Marc Caro
Specifiche tecniche:16 MM STAMPATO A 35 MM (1:2.35)
Tratto da:-
Produzione:ESKWAD, WILD BUNCH
Distribuzione:VIDEA-CDE
Lambert Wilson | nel ruolo di | Saint Georges |
Linh-Dan Pham | nel ruolo di | Elisa |
Simona Maicanescu | nel ruolo di | Persephone |
Dominique Pinon | nel ruolo di | César |
Bruno Lochet | nel ruolo di | Bouddha |
François Levantal | nel ruolo di | Lazare |
Gérald Laroche | nel ruolo di | Charon |
François Hadji-Lazaro | nel ruolo di | Moloch |
Lofti Yahya-Jedidi | nel ruolo di | Raspoutine |
Yann Collette | nel ruolo di | Attila |
Dominique Bettenfeld | nel ruolo di | BR |
Antonin Maurel | nel ruolo di | CR |
Una prigione spaziale che custodisce sei tra i più pericolosi malviventi interplanetari, orbita nell'atmosfera soffocante e ostile del pianeta Dante. All'interno del carcere, i prigionieri vengono usati per testare nuovi esperimenti scientifici, finché uno di loro, lo psicopatico César, decide di organizzare una rivolta per tentare l'evasione. Tuttavia, per riuscire nell'impresa, César dovrà vedersela con un suo compagno di prigione, il misterioso e potente Saint-George.
"Succederà di tutto e di tutti i colori, in una spirale da apocalisse da camera in cui convengono senza paura religione e scienza, mito e filosofia, tecnologia e spirito. Insomma, Marc Caro punta in alto ma c'è qualcosa di misterioso che tiene in piedi questa baracca orbitante, se non altro lo spirito sperimentale di un regista visionario, più vicino al fumetto che alla fanta filosofia." (Dario Zonta, 'L'Unità', 25 luglio 2008) "Il film è confuso, noioso e un po' misero; quel che da maggiormente fastidio, però, sono le pillole di pessimismo cosmico seminate qua e là, da cui apprendiamo che il mondo è del tutto disumanizzato, e fa schifo."(Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 25 luglio 2008) "Torna al cinema, dopo tredici anni di totale astinenza, il regista francese Marc Caro. Anzi: esordisce nel lungometraggio da solo dietro la macchina da presa alla veneranda età di cinquantadue anni, visto che sia 'Delicatessen' (1991) che 'La città dei bambini perduti' (1995) furono una co-regia con Jean-Pierre Jeunet. Rimane comunque intatto, anche in questo 'Dante 01', il principio ispiratore del cinema di Caro: la science fiction, come dicono in Francia, è un genere dove si possono esprimere, senza catene commerciali di sistema, sia creatività poetica che sperimentazione formale. Produzione francese da otto milioni di euro per mettere in piedi un universo visivo che è spazio ultraterreno, infinito interno notte (o giorno?) dentro la navicella spaziale omonima, anticamera metaforica dell'inferno. (...) E' un cinema diverso, lampeggiante, con tratti di brillanti deja-vù (la chiosa alla 2001 per dirne uno) e zeppo di eleganti genialità assortite come l'artigianale preparazione della tuta con cui Cesar tenta la disperata fuga." (Davide Turrini, 'Liberazione', 25 luglio 2008)
Incasso in euro