Anno: 2009 Durata: 80 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:DRAMMATICO
Regia:Jean Sarto
Specifiche tecniche:35 MM
Tratto da:-
Produzione:DREAM FILM, CARO FILM
Distribuzione:CARO FILM
Galatea Ranzi | nel ruolo di | Clara |
Vitaliano Trevisan | nel ruolo di | Abele |
Gordana De Santis | nel ruolo di | Tosca |
Gordana Miletic | nel ruolo di | Tosca |
Fulvio Falzarano | nel ruolo di | Claudio |
Viviana Di Bert | nel ruolo di | Gigliola |
Alessandra Battisti | nel ruolo di | Franca |
Tony Allotta | nel ruolo di | Filippo |
Paolo Summaria | nel ruolo di | Fabrizio |
Dino Castelli | nel ruolo di | Padre di Clara |
Una compagnia teatrale, guidata da Abele in collaborazione con Clara, vuole portare in scena un testo sul dramma della Shoah partendo dalle testimonianze impresse sulla carta da Ka-Tzetnik 135633 - un sopravvissuto di Auschwitz che dopo 30 anni ha accettato di rivivere l'esperienza del campo di concentramento con una terapia a base di LSD - e sullo schermo da Tosca Marmor, sopravvissuta ebreo-polacca protagonista di un documentario girato a Parigi, anni prima, da Clara. Abele e Clara cercano di impostare insieme i personaggi, ma ben presto tra loro sorgono dei contrasti sul modo di fare la rappresentazione. Nel frattempo, Clara si mette anche sulle tracce di suo padre, sparito quando lei aveva solo otto anni.
"Ancora un piccolo, fiero, film italiano sull'eterno dramma d'amore tra arte, vita, teatro e cinema dopo 'L'ultimo Pulcinella' di Scaparro. 'Dall'altra parte del mare' di Jean Sarto (nome d'arte di Gianluca Sartoretto, anche distributore e produttore con la Caro Film) mescola i linguaggi, crea contrasti troppo teatrali (sembra che Abele e Clara recitino il loro conflitto) e si lascia andare a qualche datato vezzo metacinematografico quando fa discutere gli attori del film sul film. Ma c'è personalità." (Francesco Alò, Il Messaggero', 3 aprile 2009) "Il film è di estremo interesse ideologico-tematico-cinefiliaco e giustamente non risolve l'enigma tra neutralità ed emozione: Galatea Ranzi (sensibile interprete ronconiana) pensa che si possa raccontare il Male, come in teatro ha fatto Ottavia Piccolo. Un confronto di testa tra mezzi d'espressione-comunicazione che sollecita un momento pilotato di riflessione nel finale open in cui il grigio uccide lo spasmo morale di un teatro che ha perso il diktat epico, ma cerca altrove, tra la Risiera e Basaglia." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 3 aprile 2009)
Incasso in euro