Anno: 1950 Durata: 90 Origine: ITALIA Colore: B/N
Genere:DRAMMATICO, POLITICO
Regia:Luigi Zampa
Specifiche tecniche:-
Tratto da:-
Produzione:CARLO PONTI PER LUX FILM
Distribuzione:LUX FILM - RCS FILMS & tv
Gina Lollobrigida | nel ruolo di | Donata |
Raf Vallone | nel ruolo di | Domenico |
Cesco Baseggio | nel ruolo di | Giovanni |
Erno Crisa | nel ruolo di | Stefano |
Enzo Staiola | nel ruolo di | Pasqualino |
Ernesto Almirante | nel ruolo di | Il nonno |
Gino Cavalieri | nel ruolo di | Il sacerdote |
Callisto Cosulich | nel ruolo di | Ufficiale sovietico |
Tullio Kezich | nel ruolo di | Tenente jugoslavo |
Piero Grego | nel ruolo di | Sergente statunitense |
Giordano Cesini | nel ruolo di | Ragazzo triestino |
Costantino Smaniotto | nel ruolo di | Ragazzo triestino |
Aurora Trampus | nel ruolo di | Ragazza triestina |
Gianni Cavalieri | nel ruolo di | Ragazzo triestino |
Silvia Curetti | nel ruolo di | Ragazza triestina |
Fabio Neri | nel ruolo di | Ragazzo triestino |
Mario Sestan | nel ruolo di | Ragazzo triestino |
Antonio Catania (II) | nel ruolo di | Ragazzo triestino |
In un paesetto italiano vicino al confine con la Jugoslavia, arriva un giorno la Commissione internazionale per la delimitazione dei territori confinanti. La Commissione traccia la nuova linea di confine che taglia in due il paese. Entro la mezzanotte gli abitanti devono scegliere: o con l'Italia o con la Jugoslavia. La famiglia Sebastian ha la propria casa nel territorio assegnato all'Italia, ma l'unico campicello è dall'altra parte. Il capo della famiglia, ex combattente della prima guerra mondiale, decide di rimanere con l'Italia, ma poi si lascia persuadere a passare dall'altra parte nella speranza di ricevere le sue terre e i buoi. Chi è passato subito alla Jugoslavia è Stefano, un meccanico progressista, innamorato di Donata Sebastian. Ma la ragazza nel frattempo s'è innamorata di Domenico, reduce italiano, al quale s'è segretamente promessa. Il tracciamento del nuovo confine ha portato lo scompiglio anche tra i ragazzini del villaggio che ad un certo punto fanno sparire uno dei paletti. Tra gli adulti è aperto conflitto...
"Il film, di carattere polemico, mette in evidenza le due diverse ideologie che dividono spiritualmente gli abitanti del villaggio, ma esalta i valori positivi e condanna la menzogna, l'odio, la falsità. (...) Il lavoro non manca di pregi, ma è discontinuo. Buona la fotografia, efficace la recitazione di alcuni interpreti." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 28, 1950) "Zampa non era il regista più indicato per svolgere problemi tanto importanti. Il suo mestiere e le sue possibilità sono piuttosto rivolti verso un genere leggero, di commedia di costume, in cui talvolta consegue risultati apprezzabili. E infatti in 'Cuori senza frontiere', le sole parti convincenti sono quelle atteggiate a una bonaria presa in giro di talune istituzioni tradizionali." (Vice, "Cinema", 49, 1 novembre 1950)
Incasso in euro