Anno: 1972 Durata: 96 Origine: USA Colore: C
Genere:DRAMMATICO
Regia:John Huston
Specifiche tecniche:35 MM (1:1.85), PANAVISION, TECHNICOLOR
Tratto da:romanzo "Fat City" di Leonard Gardner
Produzione:ARDEN RAY STARK PER RASTAR PICTURES, COLUMBIA PICTURES CORPORATION
Distribuzione:ARDEN COLUMBIA - GOLDEN VIDEO, COLUMBIA TRI STAR HOME VIDEO
Stacy Keach | nel ruolo di | Tully |
Jeff Bridges | nel ruolo di | Ernie Munger |
Susan Tyrrell | nel ruolo di | Oma |
Candy Clark | nel ruolo di | Faye |
Nicholas Colasanto | nel ruolo di | Ruben |
Art Aragon | nel ruolo di | Babe |
Curtis Cokes | nel ruolo di | Earl |
Sixto Rodriguez | nel ruolo di | Lucero |
Billy Walker | nel ruolo di | Wes |
Wayne Mahan | nel ruolo di | Bufford |
Ruben Navarro | nel ruolo di | Fuentes |
A Stockton, piccola città della California, la popolazione vive in condizioni miserabili ed è composta per la maggior parte di neri e messicani. Nella palestra di pugilato, luogo di aggregazione per eccellenza, si incontrano due giovani. Billy, ventinovenne, vive nei ricordi delle sue vittorie passate e di una sconfitta che non ha mai accettato; mentre Ernie, molto più giovane, crede di avere davanti a sé una splendida carriera, ma due o tre combattimenti disastrosi basteranno a distruggere i suoi sogni. Infatti entrambi si trovano ben presto uniti dalla stessa condizione di falliti e, malgrado i loro sentimenti di orgoglio e di speranza, ne sono entrambi perfettamente coscienti. Mentre Ernie si trova quasi obbligato a sposare un'amica, Billy va a vivere con un'alcolizzata, compagna di un uomo di colore che, una volta uscito di prigione, farà valere i suoi diritti.
"E' la descrizione delle difficoltà della carriera pugilistica, del drammatico e tragico destino dei mediocri, tra un insuccesso e l'altro. Il disegno accurato degli ambienti e dei personaggi (resi con perfezione dagli interpreti principali), la scelta dei toni, il realismo temperato di tutto il quadro, sono qualità che pongono il lavoro tra i più pregevoli dei numerosi dedicati all'ambiente pugilistico. Il film, immerso in un clima pessimista ma non privo di slanci lirici, è una dolorosa meditazione sulla tragedia dell'uomo che non riesce a realizzare un proprio ideale che si trova a servire senza contropartita. La meditazione, assai lucida e istruttiva, comprende anche un toccante quadro degli amori tragici di questi personaggi". ('Segnalazioni cinematografiche', vol 76, 1974)
Incasso in euro