Anno: 1952 Durata: 118 Origine: ITALIA Colore: B/N
Genere:DRAMMATICO
Regia:Raffaello Matarazzo
Specifiche tecniche:-
Tratto da:romanzo "Geneviève, memoire d'une servante" di Alphonse Lamartine
Produzione:LABOR FILM, TITANUS
Distribuzione:TITANUS
Amedeo Nazzari | nel ruolo di | Stefano Brunot |
Yvonne Sanson | nel ruolo di | Maria Dermoz |
Françoise Rosay | nel ruolo di | Contessa Lamieri |
Enrica Dyrell | nel ruolo di | Laura Morresi |
Enrico Olivieri | nel ruolo di | Nino |
Anna Maria Sandri | nel ruolo di | Lisetta |
Mario Ferrari | nel ruolo di | John Morresi |
Aldo Nicodemi | nel ruolo di | L'avvocato |
Gianni Glori | nel ruolo di | Dario |
Gualtiero Tumiati | nel ruolo di | Sacerdote |
Teresa Franchini | nel ruolo di | Adele |
Liliana Gerace | nel ruolo di | Agnese |
Giovanni Dolfini | nel ruolo di | Direttore del carcere |
Antonio Basurto | nel ruolo di | Mastrelli |
Amina Pirani Maggi | nel ruolo di | Sorvegliante del carcere |
Nino Marchesini | nel ruolo di | Maresciallo |
Giorgio Capecchi | nel ruolo di | Console |
Michele Malaspina | nel ruolo di | Avvocato dell'accusa |
Dina Perbellini | nel ruolo di | Madre superiora |
Enrico Glori | ||
Gianfranco Megalotti | ||
Lina Rissoni | ||
Rita Livesi | ||
Rossanna Zinghellini |
Stefano s'innamora di Maria, graziosa merciaia di un paesello d'alta montagna, che una notte l'ha salvato dalle guardie. Rimesso sulla buona strada, Stefano emigra nel Canada e dopo qualche tempo, avendo trovato un lavoro ben retribuito, decide di sposare per procura Maria. Il giorno stesso in cui s'è celebrato il matrimonio, Maria apprende che sua sorella minore, Lisetta, è stata sedotta e attende un bambino. Nel suo imbarazzo, Maria si rivolge ad una vecchia contessa, che crede sua protettrice. Maria non sa che il seduttore di sua sorella è proprio il nipote della contessa. Quest'ultima fa partire il nipote per il Brasile ed affida Lisetta ad una megera, che, per suo ordine, abbandona il neonato in un confessionale. Informatane, Maria si precipita nella lontana chiesetta dove, creduta la madre dell'innocente, viene arrestata e condannata ad un anno di carcere per abbandono d'infante. Avendo appreso la sua condanna, Stefano domanda ed ottiene l'annullamento del matrimonio. Intanto Lisetta è morta: quand'esce di pigione, Maria prende con sé l'orfano della sorella, Nino, al quale ella provvede col suo lavoro. Passano dodici anni, Stefano che nel frattempo è arricchito, torna in Italia. Egli cerca Maria, la trova ammalata e apprende tutta la verità. In un rinnovamento di amore i due si riuniscono: Nino sarà il loro caro figliolo.
"E' un drammone romantico-sentimentale che, malgrado la sua intrinseca debolezza, potrà interessare pubblici non molto esigenti." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 32, 1952)
Incasso in euro