Anno: 1972 Durata: 115 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:COMICO, COMMEDIA
Regia:Roman Polanski
Specifiche tecniche:CINESCOPE TECHNICOLOR
Tratto da:-
Produzione:CHAMPION (ROMA) CONCORDIA (PARIS) DIETER GEISSLER (MONACO)
Distribuzione:PAC
Marcello Mastroianni | nel ruolo di | Alex |
Sydne Rome | nel ruolo di | Nancy |
Hugh Griffith | nel ruolo di | Noblart |
Romolo Valli | nel ruolo di | Giovanni |
Gianfranco Piacentini | nel ruolo di | Tony |
Guido Alberti | nel ruolo di | Il prete |
Henning Schluter | nel ruolo di | Catone |
Christine Barry | nel ruolo di | Assistente |
Carlo Delle Piane | nel ruolo di | Uomo in auto |
Mario Bussolino | nel ruolo di | Uomo in auto |
Roman Polanski | nel ruolo di | Mosquito ( non accreditato) |
Nancy, una ragazza statunitense che gira il mondo facendo l'autostop, aggredita da alcuni giovinastri, si rifugia in una villa della costa amalfitana. Qui abitano: Noblart, miliardario vecchio e paralitico, i suoi numerosi nipoti, fra cui lo stravagante Alex e i non meno bizzarri Toni e Jimmy, taluni ospiti inglesi e francesi, Giovanni, l'amministratore. La ragazza vaga per la villa sempre più nuda, poiché le vengono rubati i suoi vestiti, appetita come femmina ma inascoltata anche nelle sue più elementari esigenze. Osserva con occhio ingenuo e annota tutto nel proprio diario che Giovanni leggerà fra l'ilarità generale. Si avvicina a tutti con evidente intenzione di comunicare e di aiutare. Alex la seduce due volte, Giovanni la importuna, alcuni la rimproverano, Noblart le chiede di mostrargli le sue intimità. Una volta accontentato, il vecchio muore e Nancy, spaventata, forse inorridita, allora fugge.
"Il film è, nel suo impianto globale, una favola surrealistica abbastanza leggibile: una serie di disastrose esperienze di una ragazza che prende contatto con la vita e con la società. Comprensibili sono anche gli umori neri del regista quando, d'improvviso, con un episodio o con una battuta o con una raffigurazione grottesca graffia ferocemente situazioni e istituzioni. Ben percepibile, infine, è pure il radicale giudizio pessimistico sugli uomini (dai quali, per liberarsene, la protagonista è costretta a chiedere protezione ai porci). Dove il discorso filmico diviene astruso, immotivato, inaccettabile, é nel suo significato più profondo di domanda esistenziale: Che cos'è la vita? oppure: Che cos'é il rapporto fra una persona e l'altra e fra persona e società? . Qui, il regista manca per aver elencato, con manifesta parzialità, soltanto fenomeni abnormi; scade per aver dimostrato un gusto troppo corrivo riguardo al marciume denunciato; delude per non aver saputo recepire dall'esistenza altro che orrore e vizio." ('Segnalazioni cinematograficeh', vol.74, 1973)
Incasso in euro