Anno: 1990 Durata: 99 Origine: USA Colore: C
Genere:DRAMMATICO
Regia:Norman René
Specifiche tecniche:NORMALE A COLORI
Tratto da:testo teatrale di Craig Lucas
Produzione:STAN WLODKOWSKI
Distribuzione:LIFE INTERNATIONAL (1990)
Campbell Scott | nel ruolo di | Willy |
Patrick Cassidy | nel ruolo di | Howard |
Mary-Louise Parker | nel ruolo di | Lisa |
John Dossett | nel ruolo di | Paul |
Stephen Caffrey | nel ruolo di | "Spino" |
Brian Cousins | nel ruolo di | Bob |
Bruce Davison | nel ruolo di | David |
Dermot Mulroney | nel ruolo di | John |
Mark Lamos | nel ruolo di | Sean |
Tony Shalhoub | nel ruolo di | Medico di Paul |
Otto giovani omosessuali, Alan (fratello di Lisa, una ragazza già fidanzata), soprannominato "Spino" per la folta barba, Willy, Howard, David, Sean, John, Paul e Bob hanno successo nel lavoro, e appartengono in gran parte al mondo degli scrittori, sceneggiatori e attori dei teleromanzi, mentre Spino è un avvocato. Essi vivono agiatamente e sereni, e fra alcuni di loro ci sono legami amorosi, come fra Willy e Spino, David e Sean, Howard e Paul. Ma nel luglio del 1981 il New York Times parla per la prima volta di una malattia totalmente sconosciuta, che comincia a far vittime, specialmente fra i gay e i drogati: l'AIDS. Rapidamente i vaghi allarmi si tramutano in terrore; il primo del gruppo ad ammalarsi è il giovane John, che in poco tempo peggiora e muore, presto seguito dal suo compagno Bob. Ora gli amici superstiti sono spaventati; temono il contagio anche fra loro mentre vengono emarginati dalla società. Perciò cominciano a vivere in un incubo, e anche i loro incontri ne risentono. Intanto Paul è ricoverato in ospedale per una grave lesione al cervello, causata dall'AIDS. Poi è la volta di Sean, brillante sceneggiatore, cui la malattia devasta presto il corpo e la mente: il suo compagno David lo assiste con dedizione e in seguito lo cura in casa propria, nonostante i medici gli abbiano sconsigliato di farlo per timore del contagio. Sean spira serenamente, confortato dal fedele David, che l'anno seguente muore anch'egli. Ancora una volta i superstiti si riuniscono per il funerale, ricordando il coraggio dimostrato dall'amico morto e il suo brillante senso dell'umorismo. Intanto Spino cerca di far valere i diritti di Howard, che, come molti altri gay, è stato privato della casa e del suo lavoro di attore, mentre Willy aiuta gli ammalati soli, facendo per loro anche i lavori domestici. Dopo 9 anni dal primo allarme, di quel gruppo di amici sono rimasti in vita solo Willy e Spino, che si trovano su una spiaggia deserta con Lisa: sono tristi e amareggiati, ma sperano sempre che la terribile malattia sia sconfitta, e, mentre rivedono come in sogno gli amici scomparsi, si augurano un futuro più sereno.
"Attesissimo il primo film sull'AIDS esibisce una sostanza da "soapopera", un andatura televisiva e una regia di servizio." (Valerio Caprara, 'Il Mattino') "E' il vento dell'ideologia, ciò che raggela le verità umane osservate, facendo scadere la distaccata, nei momenti migliori mesta e compunta, partecipazione proposta allo spettatore non di rado ad imbarazzata monotonia. Anche perchè i temi affrontati, vale a dire la malattia e la morte, sono i più refrattari a visioni di parte." (Armando Papa, 'Roma')
Incasso in euro