Anno: 1951 Durata: - Origine: ITALIA Colore: B/N
Genere:COMMEDIA
Regia:Giulio Morelli|Léonide Moguy
Specifiche tecniche:-
Tratto da:-
Produzione:ITALIAN INTERNATIONAL FILM PRODUCTION
Distribuzione:CEIAD
William Tubbs | nel ruolo di | Prof. Martino Prosperi |
Lia Amanda | nel ruolo di | Anna, la mamma del bambino |
Clelia Matania | nel ruolo di | Direttrice Sampieri |
Augusto Pennella | nel ruolo di | Il bambino trovato |
Checco Durante | nel ruolo di | Il commissario |
Juan de Landa | nel ruolo di | Don Michele |
Ada Mari | ||
Anna Casini | ||
Attilio Torelli | ||
Beatrice Mancini | ||
Bianca Maria Ferrari | ||
Claudio Ermelli | ||
Eva Vanicek | ||
Felicita Busi | ||
Gina Mascetti | ||
Gino Lenzoni | ||
Gioia Lombardini | ||
Giorgio Piemonte | ||
Isa Querio | ||
Jeanine Devigne' | ||
Lilly Marchi | ||
Maria Pia Bernardini | ||
Nadina Guiffredi | ||
Patricia Deren | ||
Pearl D'Ormay | ||
Renata Campanati | ||
Sonia Marinelli | ||
Tony Lenzoni | ||
Ugo D'Alessio | ||
Vittoria Crispo | ||
Vittoria Febbi |
Una giovane donna si introduce di nascosto in una pensione e deposita nella stanza dell'uomo che l'ha sedotta e abbandonata un bimbo di pochi mesi. Lui però non ha alcuna intenzione di occuparsi del bambino e per questo lo lascia nella stanza dell'anziano professor Vitoli che, superato l'imbarazzo iniziale, decide di adottarlo e portarlo con sé di nascosto nel collegio femminile in cui fa l'insegnante. Dopo qualche tempo, però, le allieve scoprono il bambino e, entusiaste, si alternano per fargli da improvvisate babysitter. Quando la direttrice lo viene a sapere, licenzia il professore, scatenando la rivellione delle ragazze. La giovane mamma, però, si è pentita, e sta cercando il suo bambino.
"Si tratta d'un intreccio convenzionale, svolto piuttosto mediocremente." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 31, 1952). "Pur portando la firma di Giuseppe Morelli è senz'altro un prodotto moguyano, e come tale, presenta tutti i difetti insiti in questo regista (...). Certa ipocrisia, quel tono scopertamente pedagogico che è l'indispensabile pressuposto di ogni suo film (...) si nota una ricerca forzata di motivi patetici (...) di 'commozione ad oltranza' che (...) ci infastidisce parecchio. Non mancano alcune caratterizzazione riuscite ed alcune situazioni garbate, ma il lavoro è mediocre e assolutamente inutile (...) dal momento che lo stesso Moguy anni fa ne aveva già ricavato un film (...) 'Le mioche' ('Raggio di sole', 1936)." (M. Scaglione, 'Hollywood', 1952).
Incasso in euro