Anno: 1999 Durata: 138 Origine: USA Colore: C
Genere:DRAMMATICO
Regia:Ang Lee
Specifiche tecniche:-
Tratto da:romanzo "Woe to Live On" di Daniel Woodrell
Produzione:UNIVERSAL PICTURES, GOOD MACHINE
Distribuzione:FILMAURO (2000)
Tobey Maguire | nel ruolo di | Jake Roedel |
Skeet Ulrich | nel ruolo di | Jack Bull Chiles |
Jeffrey Wright | nel ruolo di | Daniel Holt |
Jewel Kilcher | nel ruolo di | Sue Lee Shelley |
James Caviezel | nel ruolo di | Black John |
Jonathan Brandis | nel ruolo di | Cave Wyatt |
Jonathan Rhys Meyers | nel ruolo di | Pitt Mackeson |
Michael W. Nash | nel ruolo di | Horton Lee Sr. |
Simon Baker | nel ruolo di | George Clyde |
Tom Guiry | nel ruolo di | Riley Crawford |
Tom Wilkinson | nel ruolo di | Orton Brown |
Durante la Guerra Civile del 1861, Jake Roedel, figlio di un povero immigrante tedesco e Jack Bull Chiles, figlio di un proprietario terriero, insieme a uno schiavo affrancato, un gentiluomo del sud e un ragazzo violento, si uniscono a un gruppo di guerriglieri che combatte i Nordisti lungo il confine fra il Missouri e il Kansas. Mentre gli scontri diventano sempre più brutali, il gruppo comincia a perdere di vista il motivo per cui combattono. La guerra di secessione americana viene raccontata come se fosse un conflitto etnico attuale. TRAMA LUNGA Negli Stati Uniti nel 1861 nasce la Confederazione degli Stati del Sud, ed esplode la guerra civile americana. Mentre al fronte si combatte accanitamente, alcuni simpatizzanti dei Confederati sudisti all'interno dei territori dell'Unione partecipano ad una operazione di guerra nelle retrovie nordiste sul confine tra il Kansas e il Missouri. Da questo Stato Jacob detto Jake, figlio di un emigrante tedesco, e Jack, figlio di un proprietario di piantagioni, decidono di muoversi per organizzare incursioni fulminee e attacchi a sorpresa. L'anno dopo ai due si aggiungono Black, Pitt, un ragazzo emotivamente instabile, e George, un gentiluomo del sud con Daniel, fedele schiavo, al seguito. Sganciato dall'esercito regolare confederato, il gruppo mette in atto feroci azioni personali. Un giorno al campo dove si sono fermati arriva Sally, accolta con qualche disappunto. La carovana, dopo aver incontrato il vecchio plotone di irregolari, arriva a Lawrence che viene incendiata e devastata. Dopo uno scontro con i nordisti, George muore, e Daniel è ferito. La lotta solitaria ormai appare sempre più difficile. In una casa di contadini, Jake e Sully si sposano. Lui, lei e il bambino si rimettono in cammino. Daniel, guarito, ora non è più schiavo e, da uomo libero, va per la propria strada.
"Epico ma anche anemico, ricco di lunghi dialoghi più che di avventure, 'Cavalcando con il diavolo' è forse il meno riuscito dei film di Lee. Ma la sua guerra d'eroi sbandati nasconde, molto apertamente, i temi a lui cari: i conflitti famigliari, etnici, classisti sono anche conflitti del cuore. Nel cast Tobey Maguire e Skeet Ulrich si confermano grandi promesse e Jewel, la cantante pop, esordisce nel cinema". (Fabio Bo, 'Il Messaggero', 20 ottobre 2000) "Come tutte le altre opere di Ang Lee, questa si presenta come un film elegante. Peccato che i personaggi, più che delle figure di un film d'azione, siano delle figurine da collezione". ('Entertainment Weekly'). "La realtà che Ang Lee ci racconta è complessa e contraddittoria, e la ferocia assoluta: l'occupazione del Missouri da parte dell'Unione fu durissima, e la reazione, che portò alla formazione di bande criminali, inevitabile. La catena delle violenze fa pensare a tratti alla Bosnia o al Vietnam. E forse per contraddire chi ha sempre visto in lui un fine 'minimalista', Lee, in un film che resta comunque originale e strano ci dà dentro con il sangue, si concede un tono avventuroso da western pesante". (Irene Bignardi, 'la Repubblica', 23 ottobre 2000) "Cavalcando col diavolo' costituisce un incentivo a rileggere il passato fuori dei preconcetti e, nel contempo, a capire perché tanti ragazzi nelle parti calde del mondo, da Belfast al Medio Oriente, partecipano alla lotta armata. Tuttavia riesce anche ad essere un film emozionato ed emozionante, splendidamente risolto fra galoppate a perdifiato, tragici incidenti di percorso ed inattesi momenti di contemplazione. E la condanna che ne emerge di qualsiasi guerra è assoluta e senza riserve". (Alessandra Levantesi, 'La Stampa', 22 ottobre 2001)
Incasso in euro