Anno: 2001 Durata: 91 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:COMMEDIA
Regia:Francesco Nuti
Specifiche tecniche:-
Tratto da:-
Produzione:ANDREA GIROMBELLI, MASSIMO ROVIGLIONI, FRANCESCO NUTI PER MEDUSA FILM/FRANCESCANDREA
Distribuzione:MEDUSA
Francesco Nuti | nel ruolo di | Lorenzo Caruso |
Cecilia Dazzi | nel ruolo di | Olga |
Platinette | nel ruolo di | Suora |
Andrea Costa | nel ruolo di | Christian |
Andrea Scerbo | nel ruolo di | Sesto |
Anna Maria Malipiero | nel ruolo di | Donna del passato |
Antonio Petrocelli | nel ruolo di | Preside |
Carlo Monni | nel ruolo di | Contadino |
Carlotta Natoli | nel ruolo di | Donna del passato |
Elisabette Lohandjola Apamato Cafua | nel ruolo di | Mary |
Francesco Gabriele | nel ruolo di | Contadino |
Giulia Serafini | nel ruolo di | Giulia |
Lorenzo De Angelis | nel ruolo di | Diego |
Mario Patanè | nel ruolo di | Magistrato |
Massimo Salvianti | nel ruolo di | Capitano |
Matteo Stilo | nel ruolo di | Alessandro |
Patrizia Corti | nel ruolo di | Donna del passato |
Remo Remotti | nel ruolo di | Stefano |
Lorenzo Caruso è uno psicologo in una città di provincia, vedovo con una figlia. La sua vita scorre tranquilla fino a quando non scopre che sua figlia fa parte di una baby gang che rapina negozi e supermercati, con varie denunce all'attivo. Il mondo gli crolla addosso: lui, uno psicologo, non si è reso conto del cambiamento della persona per la quale ha sacrificato tutto pur di allevarla senza traumi... Per capire di nuovo sua figlia e capire soprattutto cosa fare, dovrà mettere in discussione tutto quello che aveva imparato come psicologo fino a quel momento.
"Nel film, impacciato e non riuscito, un'apparizione, una paziente del dottor Nuti: Platinette, nella parte d'una monaca (vera, falsa?) che vuol diventare Papa e alla fine lo diventa". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 9 marzo 2001) "Lo stanzino della figlia. Nuti come Moretti è uno psicoterapeuta di provincia che ha problemi con la figlia, dedita al furto e seguace d'una baby gang. Ma le coincidenze finiscono qui. Perché 'Caruso, zero in condotta' è ancora peggiore dei suoi ultimi, irrisolti lavori. Scriteriato, mal scritto, pieno di luoghi comuni, pasticciato nella narrazione, stilisticamente confuso, 'Caruso' naufraga dopo pochi minuti. Spiace dirlo ma Nuti s'è smarrito, è irriconoscibile, come attore addirittura espressivamente pietrificato". (Fabio Bo, 'Il Messaggero', 9 marzo 2001) "Non bisogna credere che 'Caruso zero in condotta' sia un film drammatico. La sua aspirazione è piuttosto quella di risultare comico, senza riuscire ad azzeccare quasi mai una scena. Nuti inzeppa la storia di incongrue visioni oniriche; fantasie persecutorie di sua figlia con un pedofilo; visioni infantili dove ruba la frutta ed è punito dal padre; apparizioni delle donne che ha lasciato e che gli rimproverano il suo egoismo mascherato da sollecitudine paterna; sketch comici sparsi. Tra le immancabili faccine di Nuti e i soliti toscaneggiamenti, il film procede in ordine sparso fino a una conclusione che il regista vorrebbe 'aperta' e che, invece, ha lo stesso aspetto causale di tutto il resto". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 18 marzo 2001)
Incasso in euro