Cars 22011

SCHEDA FILM

Cars 2

Anno: 2011 Durata: 120 Origine: USA Colore: C

Genere:ANIMAZIONE

Regia:Brad Lewis|John Lasseter

Specifiche tecniche:DISNEY DIGITAL 3D

Tratto da:-

Produzione:PIXAR ANIMATION STUDIOS, WALT DISNEY PICTURES

Distribuzione:WALT DISNEY STUDIOS MOTION PICTURES, ITALIA

TRAMA

La squadra di motori più celebre del mondo dell'animazione deve partecipare alla più importante competizione automobilistica internazionale che toccherà Giappone, Regno Unito, Francia e Italia. Tra spionaggio internazionale e inseguimenti esplosivi, la strada verso la gara si rivelerà disseminata di buche, deviazioni e divertentissime sorprese.

CRITICA

"Diciamolo subito: le automobili da corsa sono l'ossessione di Lasseter. Va da sé che la regia del sequel dell'omonimo del 2006 sia un fatto personale di 'mister' Pixar. Quindi prendere o lasciare, e questo oltre l'indiscussa genialità della premiata factory, che sceglie di trainare Saetta McQueen dalla desertica Radiator Springs a una world cup tra Giappone, Francia, Inghilterra e il Belpaese. II tutto avvolto in trame e personaggi da James Bond con la comica mediazione dell'inseparabile Cricchetto, il carro attrezzi arrugginito della porta accanto. Immancabile la critica socio-politica, stavolta ficcante sul business dei finti carburanti ecologici: il monito è il più hot del nuovo millennio, ma la crisi energetica, ahinoi, sembra più colpire ritmo e tenuta di strada del film che non gli agguerriti concorrenti. In un 3D che non penetra le attese. Siamo anni luce dai miracoli di 'Wall-E', 'Up' e 'Toy Story 3': anche i campioni ogni tanto stoppano un giro." (Anna Maria Pasetti, 'Il Fatto Quotidiano', 23 giugno 2011) "Sono passati cinque anni da quando John Lasseter ha fatto scoprire il mondo di 'Cars'. (...) 'Cars' è stato sin da subito un enorme successo, un film poetico sulla provincia americana e sui valori della frontiera raccontato da un manipolo buffo di macchine, capitanate da Saetta McQueen, rossa macchina da corsa persa in un paesino, Radiator Spring, fuori dalla mappe stradali. 'Cars' in poco tempo si fa leggenda, praticata quotidianamente da un esercito di bambini che, in attesa di un seguito, hanno inventato con le macchinine dei gadget mille altre storie e corse, dentro e fuori casa. Chi ha piccoli figli maschi sa di cosa parliamo. (...) L'originale era talmente lapalissiano e perfetto che sembrava sinceramente non suggerire un seguito. Non si poteva insistere troppo sulle corse (perché a lungo andare sono noiose) e non si poteva replicare la dinamica della frontiera. Pensa che ti ripensa sono passati cinque anni (...). La storia di 'Cars 2', nonostante l'impegno dei nostri, è di gran lunga meno poetica della prima, e molto più pretenziosa. A fianco al tema delle corse (...), c'è una trama alternativa di spy story degna del miglior 007. (...) I bambini perdono del tutto la trama spy e gli rimane la pista delle corse, senza più la fantasia della frontiera. Un po' troppo e un po' troppo poco. Dopo 5 anni ci saremmo aspettati qualcosa di più. Peccato!" (Dario Zonta, 'L'Unità', 24 giugno 2011) "Si potevano avanzare fondati dubbi sul successo di un cartone animato interpretato da sole automobili. E invece... Vinta la scommessa con il primo 'Cars', il patron della Pixar John Lasseter ritenta la rischiosa carta in 3D e fa centro: 'Cars 2' non è 'Wall-', non è 'Up', però nell'insieme è assai godibile e, a livello visivo, straordinario. (...) Nell'immaginaria cornice nostrana di Porto Corsa, divertente presenza Fiat, con l'apparizione di due vecchie Topolino, zio e zia della 500 Luigi." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 24 giugno 2011) "Tornano le macchine parlanti della Pixar, questa volta impegnate in un'avventura internazionale. (...) L'impatto visivo vale il prezzo del biglietto (ma non il rincaro per il 3D) mentre la storia appare meno interessante del primo episodio. Divertitevi a riconoscere le voci italiane che doppiano le macchine; su tutte, quella di Sophia Loren." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 24 giugno 2011) "Piacerà a chi ha già apprezzato il 'Cars' numero uno e qui troverà anche un maggior numero di invenzioni. Attorno alla macchinetta è stata architettata una indiavolata parodia delle trame alla James Bond (c'è persino Aston Martin che fa la spia)." (Giorgio Carbone, 'Libero', 24 giugno 2011)

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