Anno: 1991 Durata: 104 Origine: USA Colore: C
Genere:DRAMMATICO
Regia:Gus Van Sant
Specifiche tecniche:35 MM (1:1.78)
Tratto da:pièce teatrale "Enrico IV" di William Shakespeare
Produzione:NEW LINE CINEMA
Distribuzione:PENTA DISTRIBUZIONE (1992) - VIVIVDEO - PANARECORD
River Phoenix | nel ruolo di | Mike Waters |
Keanu Reeves | nel ruolo di | Scott Favor |
James Russo | nel ruolo di | Richard Waters |
William Richert | nel ruolo di | Bob Pigeon |
Rodney Harvey | nel ruolo di | Gary |
Chiara Caselli | nel ruolo di | Carmela |
Mike Parker | nel ruolo di | Digger |
Jessie Thomas | nel ruolo di | Denise |
Flea | nel ruolo di | Budd |
Grace Zabriskie | nel ruolo di | Alena |
Tom Troupe | nel ruolo di | Jack Favor |
Udo Kier | nel ruolo di | Hans |
Sally Curtice | nel ruolo di | Jane Lightwork |
Robert Lee Pitchlynn | nel ruolo di | Walt |
Mickey Cottrell | nel ruolo di | Daddy Carroll |
James Caviezel | nel ruolo di | Impiegato della compagnia aerea |
L'amicizia tra i giovani Mike Waters e Scott Favor che vivono ai margini a Portland, in Oregon. Abitano in strada insieme ai loro amici, che come loro fanno uso di droghe e si guadagnano da vivere prostituendosi con uomini e donne. Mike è un ragazzo tranquillo che soffre di una grave forma di narcolessia, probabilmente acuita dall'abbandono subito dalla madre di cui possiede frammentari ricordi, di cui sono pieni i suoi sogni e le sue allucinazioni. Scott è il figlio ribelle del sindaco della città, che ha scelto questo tipo di vita solo per mettere in imbarazzo il padre, al quale rimprovera la propria condizione sociale. Quando Mike decide di andare a cercare la propria madre in Italia, Scott si offre di accompagnarlo su una moto 'presa in prestito', ma durante il loro viaggio incontrano Carmela...
"Il film ha un suo fascino spudorato e disumano, è veloce e sporco, include una serie di riferimenti scespiriani, che fanno capo alle due parti di "Enrico IV" e, come prima intenzione, al "Falstaff" di Orson Welles. Il film risulta abborracciato e disordinato nella struttura, a tratti pretestuoso e ripetitivo, e ha anche il torto di cedere al dubbio gusto di alcuni accoppiamenti fermati nell'estetismo delle immagini fisse." (Irene Bignardi, "La Repubblica") "Il tema del film sarebbe di amara attualità, e non solo nell'Oregon o negli Stati Uniti, ma in ogni bassifondo di grande città. Ma il regista perde l'occasione di affrontarlo con animo riflessivo e umana partecipazione, per abbandonarsi ad effetti scenografici violenti, ispirandosi a Van Gogh - come asseriscono scenografo e direttore dellla fotografia - e insistendo sui toni del rosso, del giallo e del blu fino a dare l'impressione che suo interesse non sia tanto la squallida storia che intende raccontare, quanto gli effetti cromatici di cui la riveste. " ("Segnalazioni cinematografiche", vol. 114, 1992)
Incasso in euro