Barry Lyndon1975

SCHEDA FILM

Barry Lyndon

Anno: 1975 Durata: 184 Origine: GRAN BRETAGNA Colore: C

Genere:DRAMMATICO, GUERRA, ROMANTICO

Regia:Stanley Kubrick

Specifiche tecniche:PANORAMICA - EASTMANCOLOR

Tratto da:romanzo "Le Memorie di Barry Lyndon" di William Makepeace Thackeray

Produzione:HAWK FILMS, PEREGRINE (PER LA WARNER BROS)

Distribuzione:COLUMBIA/WARNER (1976), PIC; IL CINEMA RITROVATO-CINETECA DI BOLOGNA (2015) - SAN PAOLO AUDIOVISIVI (GLI SCUDI) - BLU-RAY: WARNER HOME VIDEO (2011)

ATTORI

Ryan O'Neal nel ruolo di Barry Lyndon
Marisa Berenson nel ruolo di Lady Lyndon
Patrick Magee nel ruolo di Cavalier di Balibar
Hardy Krüger nel ruolo di Capitano Potzdorf
Steven Berkoff nel ruolo di Lord Ludd
Gay Hamilton nel ruolo di Nora Brady
Marie Kean nel ruolo di Belle, madre di Barry
Wolf Kahler nel ruolo di Principe di Tubinga
Diana Koerner nel ruolo di Ragazza tedesca
Murray Melvin nel ruolo di Reverendo Samuel
Frank Middlemass nel ruolo di Sir Charles Lyndon
André Morell nel ruolo di Lord Wendover
Godfrey Quigley nel ruolo di Capitano Grogan
Dominic Savage nel ruolo di Lord Bullingdon
David Morley nel ruolo di Il piccolo Brian
Ferdy Maine nel ruolo di Arbitro del duello
Anthony Sharp nel ruolo di Lord Harlan
Leon Vitali nel ruolo di Lord Bullingdon
Leonard Rossiter nel ruolo di Capitano Quin
Philip Stone nel ruolo di Graham
Arthur O'Sullivan nel ruolo di Il bandito
Anthony Herric
Anthony Wawes
Barry Jackson
Bernard Hepton
Billy Boyle
Geoffrey Chater
Hans Meyer
John Bindon
Jonathan Cecil
Patrick Dawson
Patrick Laffan
Peter Cellier
Roger Booth
 

SCENEGGIATORE

Kubrick, Stanley
 

MONTAGGIO

Lawson, Tony
 

SCENOGRAFIA

Adam, Ken

TRAMA

Redmond Barry, un giovane irlandese di modeste condizioni, sfida a duello, per amore di sua cugina Nora, un capitano inglese che l'ha chiesta in moglie. Convinto d'aver ucciso il rivale, parte per Dublino, ma lungo la strada viene derubato, per cui è costretto ad arruolarsi nell'esercito inglese, in lotta contro i francesi. La morte di un capitano suo amico, e le atrocità della guerra, lo inducono a disertare, ma è scoperto e per cavarsela non gli resta che militare con i prussiani, alleati degli inglesi. Essendosi fatto onore sul campo di battaglia, si vede affidare, dal ministro della polizia prussiana, l'incarico di sorvegliare uno straniero, giocatore professionista, che si suppone sia una spia. Diventato suo amico, invece, Barry lascia la Prussia per seguirlo nei suoi pellegrinaggi fra la buona società' di mezza Europa. Gli capita, così, d'incontrare la bella Lady Lyndon, moglie di un uomo anziano e malandato, alla cui morte Barry succede nel talamo. Dovrebbe, questo matrimonio, essere il culmine della sua fortuna: lo condurrà, invece, alla rovina.

CRITICA

"(...) torna in sala, restaurato, il capolavoro di Stanley Kubrick 'Barry Lyndon', forse IL FILM per antonomasia, almeno nella capacità di ricreare, codificare, perfezionare un universo. (...) Kubrick sceneggia e 'traccia una parabola che conduce al nulla' (Michel Ciment) (...) tragedia al lume di candela e ai Lumi d'epoca, è un must see della storia del cinema. Accanto al genio di Kubrick, spiccano la fotografia di John Alcott e le scenografie di Ken Adam: la geometria delle idee, la sospensione dell'incredibile, il Settecento come non l'avevamo mai visto, e che ora possiamo rivedere grazie all'iniziativa II Cinema Ritrovato, promossa dalla Cineteca di Bologna." (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 8 gennaio 2015) "Tra le novità della settimana, un film che novità non è (anno 1975) ma che moltissimi non hanno mai visto (poche e sparpagliate le riproposte televisive). (...) i pregi dell'opera sono soprattutto formali (un 700 inglese restituito coi toni caldi e preziosi dei quadri di Gainsborough). Anzi sottolineerei il 'soprattutto'. Lyndon è solo un'opera decorativa. Non lasciatevi incantare da chi parla di capolavoro. È senz'altro tra gli esiti minori nella filmografia del grande Stanley un genio che ha affrontato tanti generi, ma sempre lasciando la sua impronta. La fantascienza ('2001 Odissea nello spazio') la satira ('Stranamore') il guerresco ('Full Metal Jacket') diventavano nelle sue mani qualcosa di speciale. Lyndon no. Tratto da un romanzo di Thackeray ne ripete pedissequamente la struttura narrativa, non rinunciando al più ovvio degli espedienti (la voce fuori campo). Pur zeppo di avvenimenti da romanzone di cappa e spada (i duelli, gli amori aristocratici e quelli ancillari, le taverne e le bische della merry England) Barry non avvince neanche per un minuto su 180. E come potrebbe con quella patata lessa di Ryan O'Neal che riesce a non mutare espressione per tre ore filate?" (Giacomo Ferrari, 'Libero', 8 gennaio 2015) "In tv ogni tanto lo trasmettono, ma in tarda serata e sommerso dagli spot. Una ragione di più quindi per (ri)vederlo sul grande schermo, dove riacquista tutto il suo splendore. (...) fotografia, scenografie e musiche non originali (suonano Bach, Mozart e Haendel) da Oscar." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 15 gennaio 2015)

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