Anno: 1971 Durata: 137 Origine: GRAN BRETAGNA Colore: B/N
Genere:DRAMMATICO, POLIZIESCO
Regia:Stanley Kubrick
Specifiche tecniche:35 MM, PANORAMICA - TECHNICOLOR, WARNERCOLOR
Tratto da:romanzo omonimo di Anthony Burgess
Produzione:STANLEY KUBRICK PER HAWK FILMS, POLARIS PRODUCTIONS, WARNER BROS.
Distribuzione:WARNER BROS. - BLU-RAY: WARNER HOME VIDEO (2011)
Malcolm McDowell | nel ruolo di | Alex |
Patrick Magee | nel ruolo di | Signor Alexander |
Michael Bates | nel ruolo di | Guardiano Capo |
Warren Clarke | nel ruolo di | Dim |
John Clive | nel ruolo di | Attore della prova |
Adrienne Corri | nel ruolo di | Signora Alexander |
Carl Duering | nel ruolo di | Dottor Brodsky |
Paul Farrell | nel ruolo di | Il vagabondo |
Clive Francis | nel ruolo di | Giovane in pensione |
Michael Gover | nel ruolo di | Direttore della prigione |
Miriam Karlin | nel ruolo di | Signora dei gatti |
James Marcus | nel ruolo di | Georgie |
Aubrey Morris | nel ruolo di | P.R. Deltoid |
Godfrey Quigley | nel ruolo di | Cappellano della prigione |
Sheila Raynor | nel ruolo di | Madre di Alex |
Madge Ryan | nel ruolo di | Dottor Branom |
John Savident | nel ruolo di | Oppositore |
Anthony Sharp | nel ruolo di | Il Ministro |
Philip Stone | nel ruolo di | Padre di Alex |
Steven Berkoff | nel ruolo di | Poliziotto Tom |
Barbara Scott | nel ruolo di | Marty |
Carol Drinkwater | nel ruolo di | Infermiera Feeley |
Cheryl Grunwald | nel ruolo di | Ragazza seviziata |
Craig Hunter | nel ruolo di | Dottore |
David Prowse | nel ruolo di | Julian |
Gaye Brown | nel ruolo di | Sophisto |
Gillian Hills | nel ruolo di | Sonietta |
Jean Adair | nel ruolo di | Odalisca del sogno |
John J. Carney | nel ruolo di | Uomo del Cid |
Katya Weith | nel ruolo di | Una ragazza |
Lee Fox | nel ruolo di | Agente al bancone del posto di Polizia |
Lindsay Campbell | nel ruolo di | Ispettore |
Margaret Tyzack | nel ruolo di | Un'oppositrice |
Michael Tarn | nel ruolo di | Pete |
Neil Wilson | nel ruolo di | Agente all'ingresso in prigione |
Pauline Taylor | nel ruolo di | La psichiatra |
Prudence Drage | nel ruolo di | Odalisca del sogno |
Richard Connaught | nel ruolo di | Billy Boy |
Shirley Jaffe | nel ruolo di | Vittima della banda di Billy Boy |
Virginia Wetherell | nel ruolo di | Attrice |
Vivienne Chandler | nel ruolo di | Odalisca del sogno |
Siamo a Londra, nel 1980. Alex è il capo di un quartetto di giovani teppisti che trascorrono le loro giornate nell'esercizio di efferate violenze e stupri, dopo essersi drogati. A farne le spese sono un mendicante selvaggiamente picchiato, una banda rivale fatta a pezzi, una ragazza di strada violentata e infine uno scrittore, massacrato di botte fino a procurargli una paralisi agli arti, mentre sua moglie, di cui abusano, morirà qualche tempo dopo. Alex, inoltre, è appassionato della musica di Beethoven, di cui si serve per immergersi in sogni innaturali. Scontenti per il suo dispotismo, i compagni, allorché uccide una ninfomane, lo colpiscono e lo lasciano nelle mani della polizia. Condannato a 14 anni di reclusione, il giovane si finge mite e ottiene, dopo due anni, di venire sottoposto ad una specie di lavaggio del cervello, un trattamento di condizionamento al bene mediante nausea per il male. Rimesso in libertà, dopo essere diventato remissivo e pacifico, sono gli altri ora ad essere violenti con lui: la famiglia lo respinge, due suoi amici - divenuti poliziotti - lo seviziano, lo scrittore sua vittima cerca di farlo impazzire. Dopo un tentativo di suicidio, viene ricoverato a spese dello Stato in una clinica, dove gli verrà restituita la sua primitiva fisionomia.
"Il ritratto che - pur avendolo già illustrato pochi istanti prima con il suo film - mi disegnava ora di nuovo con voce triste Kubrick, era soprattutto drammatico, allucinato, senza ombre di svago. E grave di presagi lugubri, di terrori (sulla stessa linea, ma più accentuata, degli incubi e dei terrori atomici de 'Il dottor Stranamore'). 'Fino a ieri la tecnica, illudendosi di edificare il mondo rischiava di distruggerlo, oggi - osservò - non le bastano più le cose, mira anche alle persone e tende addirittura a distruggerle dal di dentro, a ucciderle nell'anima'. In quegli anni in cui non si parlava ancora di ingegneria genetica e tanto meno di genoma, notai che quella parola 'anima' la adoperava di continuo, e con voce sempre più cupa, sempre più angosciata. 'Uccidono l'anima' lo udii ripetere di continuo enumerandomi tutte le cause che, in quegli anni, provocavano 'la morte dell'anima', dalla politica alla televisione, alla vita collettiva - che aborriva - ai sistemi di lavoro 'troppo concorrenziali da cannibali', al cinema: certo, anche al cinema, che dimenticava ad ogni istante che l'uomo era 'fatto anche di spirito, di idee', che era nutrito di idee, che viveva e si batteva 'anche per le idee e non solo per il pane e per il sesso'". (Gian Luigi Rondi, '"Un lungo viaggio 2", Le Monnier')
Incasso in euro