Ant-Man2015

SCHEDA FILM

Ant-Man

Anno: 2015 Durata: 117 Origine: USA Colore: C

Genere:AZIONE, FANTASCIENZA

Regia:Edgar Wright|Peyton Reed

Specifiche tecniche:ARRI ALEXA XT, ARRIRAW (1:1.85)

Tratto da:-

Produzione:BIG TALK PRODUCTIONS, MARVEL ENTERPRISES, MARVEL STUDIOS

Distribuzione:THE WALT DISNEY COMPANY ITALIA

ATTORI

Paul Rudd nel ruolo di Scott Lang/Ant-Man
Michael Douglas nel ruolo di Dott. Hank Pym
Evangeline Lilly nel ruolo di Hope van Dyne
Corey Stoll nel ruolo di Darren Cross/Calabrone
Bobby Cannavale nel ruolo di Paxton
Michael Peña nel ruolo di Luis
Tip 'T.I'. Harris nel ruolo di Dave
Wood Harris nel ruolo di Gale
Judy Greer nel ruolo di Maggie
David Dastmalchian nel ruolo di Kurt
Hayley Atwell nel ruolo di Peggy Carter
Jordi Mollà nel ruolo di Castillo
John Slattery nel ruolo di Howard Stark
Abby Ryder Fortson nel ruolo di Cassie Lang
Carlos Aviles nel ruolo di Carlos
Danny Vasquez nel ruolo di Ignacio
Gregg Turkington nel ruolo di Dale
Hayley Lovitt nel ruolo di Janet Van Dyne/The Wasp
Joe Chrest nel ruolo di Frank
Lyndsi LaRose nel ruolo di Emily
Martin Donovan nel ruolo di Mitchell Carson
Matt Gerald
Nicholas Barrera nel ruolo di Ernesto
Patrick Wilson
Robert Crayton nel ruolo di Peachy
 

COSTUMISTA

Sheldon, Sammy

TRAMA

Il dottor Hank Pym diventa Ant-Man dopo aver scoperto un composto chimico - la Particella Pym - che gli permette di alterare le dimensioni del proprio corpo e possedere una forza sovrumana. Inoltre, grazie allo sviluppo di un'altra tecnologia, Ant-Man possiede l'abilità di controllare eserciti di formiche. Il dottor Pym, però, viene cacciato dalla sua stessa compagnia, la Pym Technologies, per mano dell'amministratore delegato Darren Cross, un suo ex-allievo che ha preso il controllo della società. Da quel momento la massima priorità dello scienziato diventa trovare qualcuno che possa usare la sua invenzione per il bene dell'umanità. La scelta cade sull'abile ladro Scott Lang, cui il dottor Pym fornisce l'incredibile capacità di rimpicciolirsi e al contempo accrescere la propria forza. Lang, addestrato dalla brillante scienziata ed esperta di arti marziali Hope van Dyne, la figlia del dottor Pym, ricorre quindi alle sue eroiche doti nascoste per proteggere lo spettacolare costume di Ant-Man da nuove, terribili minacce. Esposti a ostacoli apparentemente insormontabili, Pym e Lang dovranno pianificare e portare a termine un colpo che salverà il mondo.

CRITICA

"Piccolo è bello? Chissà, ma la Marvel ci ha creduto: da un mazzo accreditato di ben ottomila personaggi, ha pescato Ant-Man, non certo la più celebre delle creature partorite dall'immaginifico Stan Lee (qui in cammeo). (...) di certo in 'Ant-Man' le dimensioni contano, ma 'al contrario': l'elogio della piccolezza non è solo poetico, ma diremmo stilistico, di 'formato', perché di fronte alla magniloquenza CGI di 'Avengers' e compagni questi 117 minuti paiono piuttosto quelli di un 'family movie' con i superpoteri. Insomma, se proprio dobbiamo scegliere un 'gemello' quello è 'Spider-Man', anche al di là delle analogie più immediate. (...) Paul Rudd, bene (...) Michael Peña, da applausi (...)... Pensare che con Wright al timone avremmo potuto assistere a una rivoluzione del 'superhero movie' paragonabile su scala diversa a quella di 'The Dark Knight', non è follia pura: un azzardo, s'intende, ma in quel che resta del nostro Edgar si avverte un'ironia nonsense, una scorrettezza politica e un ricerca del sorriso a mezza bocca che 'Iron Man e Co.' non hanno mai frequentato. Si direbbe, 'Ant-Man', un film non 'middlebrow', consapevolmente di nicchia e, rispetto a 'Guardians of the Galaxy', per un pubblico anagraficamente più maturo: dalla (non) storia tra Scott e Hope al villain moscio Darren, le debolezze più esibite e, crediamo, posticce non scalfiscono la sensazione che qui il primo sinonimo di 'piccolo' sia 'diverso', addirittura, 'innovativo' rispetto al gigantismo muscolare e tonitruante degli abituali film Marvel. Senza spellarsi le mani, dunque, 'Ant-Man' è da raccomandare, e non solo per la penuria estiva in sala. Anzi, cara Marvel, ti chiediamo di più: perché non ci fai un bello spin-off del Luis di Michael Peña e i suoi fratelli?" (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 6 agosto 2015) "(...) una scatenata commedia d'azione con pirotecnici furti e piani di evasione (...). Nel film di Peyton Reed il mondo subatomico in cui Scott Lang si lancia (...) è un caleidoscopico tunnel di colori psichedelici e immagini subliminali da mozzare il fiato dello spettatore. Sono i momenti più belli e realmente visionari del film, quando la vertigine prende il posto della commedia con ladri simpatici. Sequenze completamente assenti nella prima sceneggiatura di Ant-Man affidata agli inglesi Edward Wright e Joe Cornish, poi brutalmente estromessi dal progetto (...). Ora sappiamo che Reed è stato un valido sostituto in grado di imporre dentro il film l'essenziale mondo subatomico. Attori? perfetto nella parte del guascone Rudd e autorevole il veterano Michael Douglas come Hank Pym, l'originale Ant-Man dei fumetti di Stan Lee, qui presente in uno dei suoi soliti esilaranti cammei nonostante i 93 anni di età." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 9 agosto 2015) "Nell'ottica della quasi-parodia rimane sicuramente il casting del film, che affida il ruolo dell'uomo insetto protagonista all'amabile Paul Rudd, più antieroe che un supereroe, con la sua filmografia di commedie demenzialromantiche di marchio Judd Apatow, il fisico mingherlino, l'altezza poco imponente e i modi tra il timido e il 'passive aggressive'. (...) Secondo una tradizione che dall'abbinamento Richard Matheson/Jack Arnold ('Radiazioni BX: distruzione uomo', del 1952) passa per 'L'esperimento del dottor K' (del 1958, con Vincent Price, poi sublimemente ripreso da Cronemberg) arrivando fino ai più recenti 'Cara, mi si sono ristretti i ragazz', 'Ant-man' trae il massimo vantaggio dalla miniaturizzazione del suo personaggio." (Giulia D'Agnolo Vallan, 'Il Manifesto', 12 agosto 2015) "I duetti dispettosi tra Lang e Hope sono tra le cose migliori del film, che gioca le sue carte più sul piano del divertimento che sull'avventura fracassona, specialità dei marvelliani precedenti." (Giorgio Carbone, 'Libero', 12 agosto 2015) "Simpatica, ma banale, puntata dell'universo Marvel, puerile e, allo stesso tempo, anarchica. Padri che cercano di riconquistare figlie e tanti effetti speciali, senza mai incantare." (A.S., 'Il Giornale', 21 agosto 2015)

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