Stai lontana da me2013

SCHEDA FILM

Stai lontana da me

Anno: 2013 Durata: 82 Origine: ITALIA Colore: C

Genere:COMMEDIA

Regia:Alessio Maria Federici

Specifiche tecniche:-

Tratto da:-

Produzione:RICCARDO TOZZI, MARCO CHIMENZ, GIOVANNI STABILINI PER CATTLEYA CON RAI CINEMA

Distribuzione:01 DISTRIBUTION

ATTORI

Enrico Brignano nel ruolo di Jacopo
Ambra Angiolini nel ruolo di Sara
Anna Galiena nel ruolo di Lorenza Bra
Fabio Troiano nel ruolo di Fabrizio
Giampaolo Morelli nel ruolo di Mirko
Giorgia Cardaci nel ruolo di Sofia
Giorgio Colangeli nel ruolo di Padre di Jacopo
Gianna Paola Scaffidi nel ruolo di Madre di Jacopo
Fabrizia Sacchi nel ruolo di Simona
Carol Visconti nel ruolo di Donna in ospedale
Max Paiella nel ruolo di tassista
 

MONTAGGIO

Zanuso, Cecilia
 

SCENOGRAFIA

Merlini, Luca
 

COSTUMISTA

Chiocchi, Roberto

TRAMA

Jacopo è il miglior consulente matrimoniale sul mercato: riesce a risolvere tutte le tensioni matrimoniali e ad aiutare tutte le coppie in crisi. Non riesce però a fare niente per avere una vita sentimentale felice: tutte le donne di cui si innamora, ricambiato, iniziano a subire una serie sfortunatissima di sciagure. C'è chi finisce al pronto soccorso e chi vede rovinata la propria carriera. Jacopo ha perciò imparato a fuggire dalle donne, fino al giorno in cui incontra una bella architetta, Sara. I due si innamorano, ma inevitabilmente Sara deve affrontare le molteplici sventure che le iniziano a piovere addosso: potrà l'amore trionfare anche sulla sfortuna?

CRITICA

"Remake di una commedia francese passata inosservata ('Per sfortuna che ci sei', alla base c'è 'La patente' pirandelliana), dove il bravo Brignano è un simpatico piacione che però porta sfortuna alle donne, specie all'architetto Angiolini. Giocando con una coppia inedita e brillante, l'autore Federici va in automatico: dopo l'inizio spiritoso, la storia perde quota. Ma almeno non ci sono volgarità, se mai banalità." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 14 novembre 2013) "Una commedia romantica garbata, un po' britannica, percorsa da un filo di umore nero. Piacevole sorpresa l'assortimento tra Ambra e Brignano. (...) Insomma una minestra risaputa e molto in voga al cinema. Ma va giù piacevolmente. Secondo film di Alessio Maria Federici, 37enne romano con esperienza di aiutoregia nel cinema e di campagne pubblicitarie." (Paolo D'Agostini, 'la Repubblica', 14 novembre 2013) "Il cinema (...) si rifà sempre a formule già collaudate e Brignano non fa la differenza, anche se in questo 'Stai lontana da me' c'è sulla carta il tentativo di fare un passo al lato della comicità romanesca. A parte il lavoro sugli attori, che coinvolge anche la performance di Ambra Angiolini (anche lei sempre pronta a smarcarsi dagli stereotipi), il film non gode di grande originalità e tenta, come fu per 'Benvenuti a Sud', di replicare la via francese, visto che qui si tratta del remake sputato di 'La chance de ma vie' diretto da Nicolas Cuche, campione d'incassi in Francia, trascurato in Italia. La storia è quella di un consulente matrimoniale dotato di una sfiga mostruosa quando si tratta della sua storia. Alla donna che gli piace capita di tutto. Si rassegna alla solitudine fino a quando arriva la lei giusta. Meccanismo semplice, regia convenzionale e patinata, qualche pezzo di bravura del Brignano mattatore. L'operazione commerciale è fin troppo evidente. Si tenta la botta di fortuna, ma nel mese in cui è uscito Checco Zalone non c'è spazio per due comici da televisione." (Dario Zonta, 'L'Unità', 14 novembre 2013) "La lezione di Zalone non è servita proprio a niente? Invece di copiare da chi rastrella più di 80 milioni di euro con i suoi due ultimi film, cosa facciamo noi? Andiamo a fare i remake di commedie francesi, oltretutto neanche così esaltanti. Forse, con 'Stai lontana da me', si pensava di ripetere il fortunato successo di 'Benvenuti al Sud', nato dalla costola del transalpino 'Giù al Nord'. Così, prendendo ben più di uno spunto da 'Per sfortuna che ci sei', da noi passato quasi sotto silenzio tre anni fa, proviamo ad ambientare, in casa nostra (...). Insomma, amore e jella ai giorni nostri. Un bel tema, che si prestava a una rilettura italiana ricca di spunti. Invece, a parte qualche leggera variazione rispetto all'originale (il lavoro di lei), questa riproposizione smarrisce il coraggio di osare, puntando tutto sulla verve dei suoi protagonisti, il convincente Enrico Brignano (finalmente, al cinema, ha trovato un ruolo adatto a lui) e, soprattutto, l'ottima Ambra Angiolini (sempre più a suo agio nelle commedie). Dai loro duetti, anche fisici vista la peculiarità della trama, si cava fuori il meglio di un film leggero e senza pretese. Godibile per chi non ha visto l'originale. Cioè, la maggior parte del pubblico italiano, visto l'incasso di 'Per sfortuna che ci sei'." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 14 novembre 2013)

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