Alamo - Gli ultimi eroi2004

SCHEDA FILM

Alamo - Gli ultimi eroi

Anno: 2004 Durata: 136 Origine: USA Colore: C

Genere:AVVENTURA, AZIONE, DRAMMATICO, GUERRA

Regia:-

Specifiche tecniche:35 MM, PANAVISION - TECHNICOLOR

Tratto da:-

Produzione:MARK JOHNSON E RON HOWARD PER IMAGINE ENTERTAINMENT, TOUCHSTONE PICTURES

Distribuzione:BUENA VISTA INTERNATIONAL ITALIA

TRAMA

Dramma storico che ripercorre la storia della rivoluzione texana del 1835-36 con particolare riferimento al famoso assedio di Fort Alamo - in cui un gruppo di circa duecento uomini del Texas, tra cui numerosi Tejanos (messicani nati nello stato del Texas), guidati dal colonnello Travis insieme a Jim Bowie e al leggendario Davy Crockett, per tredici giorni hanno tenuto testa al numeroso esercito del generale Santa Anna - e alla successiva battaglia di San Jacinto che ha sancito l'indipendenza dello stato.

CRITICA

"Ci sono film che attirano i luoghi comuni come le mosche. 'Alamo' è uno di questi, tanto più che è il 14° titolo dedicato da Hollywood a uno dei miti fondanti della storia Usa, cucinato in chiavi diverse a seconda delle epoche. Il sottotitolo italiano, 'Gli ultimi eroi', rinforza un cliché poco adatto all'Europa scettica ed antibellicista, ma soprattutto mette fuori strada gli spettatori. La prima qualità del film di John Lee Hancock (già sceneggiatore di Clint Eastwood) è infatti l'assenza di retorica. Chi cerca eroi a una dimensione riveda 'La battaglia di Alamo', 1960, prima regia di John Wayne che si cucì addosso un roccioso Davy Crockett. Mentre il texano Hancock, malgrado incertezze e squilibri narrativi, sfuma, chiaroscura, problematizza la sua accurata ricostruzione storica (ricordando ad esempio che i texani erano accaniti schiavisti). E soprattutto distribuisce torti e ragioni da ambo le parti. (...) Prima che l'eroismo, Hancock sottolinea le divisioni interne (volontari contro regolari) e le motivazioni personali, non sempre nobili. Come non nobili ma tutte politiche erano le mire di Houston (Dennis Quaid), il generale che anziché impedire il massacro temporeggiò per cogliere di sorpresa Santa Anna e sgominarlo sei settimane dopo. Emblema di questo atteggiamento che qualcuno in America ha definito revisionista è la figura di Davy Crockett (un ottimo B.B. Thornton). Non il divo che lui stesso sapeva di essere, ma un personaggio dolente e contraddittorio. Metà guascone, metà demolitore del proprio mito. Si capisce che l'America affamata di certezze del dopo l'11 settembre, abbia recitato questo Alamo. Si capisce meno perché dovremmo farlo anche noi." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 25 giugno 2004) "Va bene il revisionismo, ma ci sono dei limiti. Presentare Davy Crockett senza il berretto con la coda di tasso è come togliere le piume sul cappello del bersagliere. Va contro il precetto di John Ford: 'Fra la storia e la leggenda, stampate la leggenda'. L'austera scelta di John Lee Hancock, regista di 'Alamo - Gli ultimi eroi', avrà magari fondamento e tuttavia non è stata premiata dal pubblico americano. Anche perché questo Crockett di Billy Bob Thornton risulta privo, oltre che del tradizionale copricapo, di tutti i popolari crockettismi (racconti, barzellette, vanterie) legati al personaggio. Tra i film sulla battaglia di Alamo, conclusa all'alba del 6 marzo 1836 con il massacro dei 183 difensori texani da parte degli oltre 5000 messicani del generale Santa Anna, questo di Hancock è senza dubbio il più documentato. E tuttavia, nel contesto di una realizzazione impeccabile per coerenza stilistica e figurativa, è anche quello meno avvincente sul piano spettacolare. (...) Per non parlare delle divergenze fra i tre eroi al centro dell'azione (Crockett, Jim Bowie e William Barret Travis), assunti da bravi attori poco dotati di carisma. Il tutto spiegabile con il fatto che il film lo doveva dirigere Ron Howard, con Russell Crowe come protagonista, quando sopravvennero difficoltà sui costi e l' impresa passò in altre mani. Donde un risultato che si può definire nobile, da tipico western adulto, purtroppo rimasto a metà del guado fra la cronaca e l'epopea." (Tullio Kezich, 'Corriere della Sera', 26 giugno 2004) "Lungo due ore e un quarto, il film contiene anche un'appendice all'episodio principale, ovvero la riscossa comandata dall'ambizioso generale Sam Houston e la sconfitta del dittatore messicano. Se affiora qualche timido tentativo di rilettura della Storia, la versione definitiva resta quella mitica, secondo il precetto di Crockett (e di Ford). Tuttavia, 'Alamo - Gli ultimi eroi' è stato un flop disastroso in patria: costato 95 milioni di dollari, nei primi due mesi ne ha ripresi meno di un quarto. Eppure non è peggiore di tanti kolossal in costume, antico e futuristico che sia. Bisogna, con tutta probabilità, riconoscere che il pubblico americano ha un rigetto totale per il western (vedi anche l'insuccesso

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