SCHEDA FILM a cura di Cinematografo.it
Al di lą della vita
Anno: 1963 Durata: 98 Origine: USA Colore: B/N
Genere:DRAMMATICO
Regia:Alex Segal
Specifiche tecniche:VISTAVISION, 35 MM (1:1.66)
Tratto da:romanzo autobiografico "A Death in the Family" (Premio Piltzer 1957, postumo) di James Agee e adattamento teatrale ("All the Way Home") di Tad Mosel
Produzione:DAVID SUSSKIND PER PARAMOUNT PICTURES, TALENT ASSOCIATES
Distribuzione:PARAMOUNT (1964)
ATTORI
| Jean Simmons | nel ruolo di | Mary Follet |
| Robert Preston | nel ruolo di | Jay Follett |
| Pat Hingle | nel ruolo di | Ralph Follet |
| Aline MacMahon | nel ruolo di | Zia Hannah |
| Thomas Chalmers | nel ruolo di | Joel |
| John Cullum | nel ruolo di | Andrew |
| Helen Carew | nel ruolo di | Madre di Mary |
| Ronnie Claire Edwards | nel ruolo di | Sally |
| John Henry Faulk | nel ruolo di | Walter Starr |
| Mary Perry | nel ruolo di | Prozia Sadie |
| Georgia Simmons | nel ruolo di | Jessie |
| Edwin Wolfe | nel ruolo di | John Henry, padre di Jay |
| Michael Kearney | nel ruolo di | Rufus Follet |
SCENEGGIATORE
Reisman Jr., Philip H.MUSICHE
Green, BernardMONTAGGIO
Lerner, CarlSCENOGRAFIA
Sylbert, RichardCOSTUMISTA
Anthony, SalTRAMA
Il piccolo Rufus vive con il padre Jay e con la madre Mary. La tranquilla esistenza della famiglia viene di colpo sconvolta quando una sera Jay - mentre corre al capezzale del padre ammalato - muore in un incidente automobilistico. Sconvolto dal trambusto, Rufus sembra non capire cosa stia accadendo. Poi, di fronte alla solitudine che prova sotto l'albero che era il rifugio prediletto suo e di suo padre, il bambino sente la disperazione crescergli dentro. Ci penserą la madre, con la notizia che presto una nuova vita animerą la casa, a rendere meno amaro il distacco.
CRITICA
"Tratto da un'opera nota e premiata, il film intende descrivere i problemi di una famiglia della provincia americana di cinquant'anni fa. Grazie ad una precisa e minuziosa analisi psicologica dei personaggi (sorretta da un'ottima interpretazione) ed alla sensibilitą dell'autore per certi gravi problemi che investono la condizione umana, il film offre motivi che superano talvolta i limiti di un semplice racconto di costume e di caratteri. ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 56, 1964)
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